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Zecca durante Torres-Pontedera | Foto Alessandro Sanna

Serie C | Torres, la consapevolezza deve prendere il posto del rammarico

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A Sassari c’è uno sport dove la città eccelle ed è quello della ricerca dell’elemento negativo anche nell’episodio positivo. Un mix dato dalla grande voglia di sognare unito però alla paura di cadere. E non potrebbe essere altrimenti se parliamo di pallone data la storia della Torres, che da 120 anni insegue un sogno chiamato Serie B ma che al tempo stesso è stata spesso fortemente scottata da annate più che deludenti e da periodi veramente complessi. E non è questione di campanilismi, perché chi vi scrive è sassarese e conscio di avere questo lato caratteriale all’interno del proprio DNA.

Contesto

Così può capitare che dopo una delle migliori prove della Torres, forse la migliore sul piano del gioco in questo inizio da capolista del girone B di Serie C, a prevalere sia il rammarico. Sentimento più che giustificabile, dato che lo 0-0 (qui per la cronaca del match) contro il Pontedera è arrivato dopo una prestazione con almeno 5-6 palle-gol nitide non sfruttate dalla squadra di Alfonso Greco. Guardare al secondo pareggio consecutivo, dopo 7 vittorie iniziali nel torneo, e alla mancanza di cinismo negli ultimi metri però sarebbe come osservare il dito e non la luna. Come giustamente rimarcato dal tecnico dei sassaresi a fine partita: “Se continueremo a giocare su questo livello e daremo continuità a questo tipo di prestazione di partite ne vinceremo, ma ne vinceremo tante“. Ai rossoblù è mancato il dettaglio più importante nel calcio, la rete, ma per il resto contro il Pontedera è arrivata una prestazione matura, da squadra che deve dominare l’avversario per provare a sognare nelle primissime posizioni della Lega Pro. Aggiungiamoci inoltre che la prova in totale controllo, con il Pontedera pericoloso solo al 95′ in contropiede a schemi saltati, è arrivata in una domenica con tantissime problematiche alla voce assenze tra i titolari per Greco.

Singoli

Senza Idda, Liviero e Giorico e con un Diakite al rientro e ancora lontano dalla forma migliore, Greco ha sperimentato pur trovando ancora una volta risposte positive dall’emergenza. Cester sembra pronto per prendere per mano la mediana e far rimpiangere il meno possibile i titolari in mezzo al campo, Mastinu ha fatto vedere lampi di vera classe anche arretrato di qualche metro e soprattutto ha dimostrato di essere in netta crescita dal punto di vista atletico, mentre Kujabi, pur se ancora un po’ troppo frenetico nella gestione del pallone, si è adattato con spirito di sacrificio al lavoro da esterno sulla corsia mancina del campo. Contro il Pescara Giorico e Liviero potrebbero tornare in extremis in gruppo, preoccupa invece la situazione di Idda che dovrà subire un’operazione alla mano. Anche se va riconosciuto a Fabriani di aver fatto un’ottima prova da braccetto contro i ragazzi di Max Canzi e ora a Pescara lo attende forse la prova del 9 definitiva per diventare a tutti gli effetti una pedina di sicuro affidamento per questa Torres, anche quando la filastrocca perfetta Antonelli, Idda, Dametto non può essere ripetuta.

Pescara

La trasferta di mercoledì 25 contro i ragazzi di Zeman probabilmente sarà un bivio importante per questa squadra, non tanto per quanto riguarda la classifica ma soprattutto per la presa di consapevolezza definitiva da parte dello spogliatoio di Greco. In base alla prova all’Adriatico la Torres capirà quanto potrà dare fastidio fino alla fine alle realtà più accreditate per la vittoria del girone. Dopo aver più che superato a pieni voti il primo banco di prova di Perugia. Sempre con la mente focalizzata però sull’obiettivo alzare l’asticella dichiarato a inizio stagione, che tradotto significa un posto nei playoff (attualmente con 13 punti di vantaggio sull’ultimo vagone utile per centrare la fase finale a eliminazione per la B). Con un passo falso a cui quindi deve corrispondere una reazione e non una disperazione. Anche perché a questa Torres, per citare Greco, in questo momento serve tutto tranne che pensare troppo ai se e ai ma del “paradiso dei fregnoni“.

Roberto Pinna

TAG:  Serie C Torres
 
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