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Serie C | Olbia, profondo rosso con l’Ancona: ai bianchi serve una scossa

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Una sconfitta che fa male, anzi malissimo. Il 2-4 interno dell’Olbia contro un’Ancona sfavillante segue i ko subiti contro Fiorenzuola ed Entella, lasciandosi dietro una miriade di dubbi. Non sono ore semplici per Roberto Occhiuzzi: l’ex tecnico del Cosenza non è ancora riuscito a dare un’identità chiara alla sua squadra, che contro i marchigiani ha mostrato, ancora una volta, tutti i suoi limiti. Fragile in difesa, inconsistente in attacco, dove per fortuna dei bianchi si è risvegliato Daniele Ragatzu, autore di una doppietta amara quanto inutile ai fini del risultato finale. Ma la ritrovata vena del numero 10 è l’unico aspetto positivo di una serata da incubo, ricca di errori individuali a cominciare dal reparto arretrato. La lettura della difesa sull’azione che ha portato all’1-1 di Moretti non trova definizioni diverse da un “agghiacciante” di contiana memoria. Se poi si aggiungono pure gli errori individuali (Gelmi sull’1-2, Emerson sull’1-3) allora la frittata è completa. Non inganni il momentaneo 2-3 firmato da Ragatzu con l’ennesima perla della sua carriera olbiese. Se Jo Squillo cantava a inizio anni ‘90 “Siamo donne, oltre alle gambe c’è di più”, in casa Olbia non si può dire lo stesso: contro l’Ancona oltre Ragatzu c’è stato ben poco, se non addirittura niente da salvare.

Errori 

Un altro segnale della difficoltà psicologica di questa squadra sta negli errori dei suoi pilastri: da Gelmi a Emerson, passando per Bellodi e Biancu. Grave la papera del portiere scuola Atalanta sulla punizione di Petrella, altrettanto l’espulsione del numero 5 a partita quasi finita, per un parapiglia inutile e dannoso, dato che priverà Occhiuzzi di una pedina fondamentale per la sua difesa in occasione del derby di domenica contro la Torres. Il tecnico calabrese si giocherà il suo destino in un match complicato di suo, reso ancora più difficile dalle assenze plurime, tra squalifiche e infortuni, che si sommano a un morale a terra dopo l’ennesima partita vissuta a inseguire l’avversario. L’Ancona ha avuto gioco facile nell’ impadronirsi del gioco, rimontando quasi subito il gol di Ragatzu e schiacciando i galluresi per tutto il primo tempo. Incerti, alla prima da titolare nel ruolo di play, non è riuscito a lasciare il segno, non aiutato da un centrocampo più di lotta che di governo con Occhioni e Biancu occupati più a inseguire che a proporre. Ed è (anche) questo il problema dell’Olbia: la ricerca costante dell’equilibrio difensivo limita fortemente la fase di costruzione, con elementi tecnici come lo stesso Biancu, Ragatzu e Boganini costretti a una partita di sacrificio che impedisce loro di essere anche pimpanti e pericolosi nella metà campo avversaria.

Futuro

A tutto ciò, poi, si aggiunge la sterilità offensiva. Tolto Ragatzu, protagonista in almeno 5 occasioni tra gol fatti e sfiorati, l’unico tiro in porta è stato quello di Sueva al 72’. Poco, pochissimo per una squadra che deve fare di tutto per togliersi dal pantano delle ultime posizioni di classifica e che, numeri alla mano, è il secondo peggior attacco del girone insieme al San Donato Tavarnelle con 5 reti, due in più della Recanatese. Squadre neopromosse, però, con l’attenuante di doversi adattare a una categoria nuova: l’Olbia arriva dai playoff della scorsa stagione, con un reparto offensivo capace di uno score importante (13 gol a testa per la coppia Udoh-Ragatzu). Le scelte di mercato estive non stanno pagando, specialmente tra centrocampo e attacco: a questa squadra manca un bomber come l’aria alla Gloria di Umberto Tozzi, per fare un paragone musicale. Babbi, Nanni, Contini, Sueva, Boganini, König: tutte scommesse che per ora non stanno pagando la posta, con i numeri che sono sotto gli occhi di tutti. E domenica il derby del Vanni Sanna contro la Torres potrebbe già decidere il destino di Roberto Occhiuzzi. Le premesse, tra infortuni (si è fermato anche Babbi) e squalifiche (mancherà Bellodi dopo il rosso diretto del Nespoli) non sono certamente le migliori, ma si sa: il derby è sempre il derby, e quest’anno il primo atto, pur se in Coppa Italia, ha visto la vittoria dei bianchi. A questo si appiglia il tecnico di Cetraro, alla voglia di riscatto dei suoi per cercare di risollevare una situazione che, dopo i piccoli passi di inizio stagione, ora si è pericolosamente avvicinata allo stallo.

Francesco Aresu

TAG:  Olbia Serie C
 
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