Tre partite, 270 minuti più recuperi, ancora 20 giorni di pura tensione e passione. Questa la strada che manca a Olbia e Torres alla conclusione del Girone B della Serie C. Annata vissuta sulle montagne russe emozionali per entrambi i club isolani della terza serie che proveranno a chiudere prima dell’ultimo turno, che sarà come sempre di ordinaria follia, il discorso sulla salvezza diretta.
Contesto
Entrambe a 38 punti in classifica, al momento, Olbia e Torres hanno vissuto un torneo profondamente diverso ma con fantasmi simili. I galluresi sono partiti per bissare l’obiettivo playoff centrato l’anno scorso con Max Canzi in panchina, ma la rivoluzione estiva in sede di costruzione della rosa, più qualche acquisto sbagliato, non hanno permesso al neo-allenatore Roberto Occhiuzzi di avere a disposizione fin da subito una formazione competitiva e con una chiara identità. Verso la fine del 2022 e in tutto il 2023 però il cambio di passo è stato evidente, e una formazione, vista anche in fondo alla classifica nella prima parte di stagione, per rendimento sarebbe ora nei playoff se considerassimo le ultime 20 giornate, addirittura sarebbe quarta nelle ultime 10 partite per punti raccolti. In casa Torres invece il ripescaggio estivo, fatto di entusiasmo e di una programmazione in ritardo e tra mille nuovi impegni dati dal professionismo, non ha particolarmente inciso nella prima parte di stagione, vissuta senza particolari acuti ma sempre fuori dalle zone rosse della classifica sotto la guida Greco, che un anno fa aveva centrato la vittoria dei playoff di Serie D con i rossoblù. Proprio l’inizio di stagione fatto più di rimpianti per alcuni punti persi, con un piccolo pensiero anche alla zona playoff (citato a parole sia dal centravanti Diakite che dal patron Udassi) hanno portato al cambio di rotta sotto Natale. La scelta di puntare su un tecnico più esperto come Stefano Sottili però non ha ripagato per uno spogliatoio rossoblù che ha perso certezze e risultati fino a sfiorare la zona playout, riallontanata dal ritorno di Greco in panchina con 4 punti nelle ultime due giornate. Vediamo allora quali calcoli possono fare a pochi metri dal traguardo Olbia e Torres per sperare in una matematica salvezza diretta il prima possibile.
Qui Olbia
Battere la Recanatese a domicilio e sperare che San Donato e Vis Pesaro non vincano. I calcoli dell’Olbia sono molto facili per sperare in una salvezza aritmetica già dal turno numero 36 del prossimo giovedì 6 aprile. L’Alessandria potrebbe anche vincere sull’Ancona perché gli scontri diretti in campionato sono a favore dei bianchi di Occhiuzzi. Il San Donato Tavarnelle potrebbe anche pareggiare con il Cesena e se l’Olbia vincesse sarebbe comunque salva, se la Vis Pesaro non facesse tre punti. Anche in questo caso infatti gli scontri diretti sono a favore dei galluresi. Guardando alla Vis l’Olbia se batte la Recanatese festeggia la permanenza in C solo ed esclusivamente se a Pesaro non battono l’Imolese, con un pareggio i bianchi staccherebbero comunque i biancorossi in modo definitivo. In questo caso gli scontri diretti sono a favore della Vis Pesaro. A proposito di Imolese, anche i rossoblù sono ancora dentro la partita ma devono vincere due turni e sperare che l’Olbia perda entrambe le prossime sfide per riaprire i discorsi salvezza sui bianchi. E in caso di risultato negativo con la Recanatese? Un pareggio non basta ai bianchi, anche in caso perdano tutte le formazioni che inseguono, per avere la matematica. In caso di passo falso in trasferta il calendario sottopone Ragatzu e soci alla complicata gara del Nespoli contro la Reggiana che si gioca la promozione diretta al penultimo turno e poi la chiusura del campionato fuori casa contro la Lucchese. E le dirette avversarie che percorso hanno? Il San Donato, come detto, giocherà in casa prima di Pasqua contro il Cesena, poi avrà lo scontro diretto contro l’Imolese in trasferta e chiuderà tra le mura amiche la stagione contro il Fiorenzuola. La Vis Pesaro parte con lo scontro diretto interno all’Imolese, poi la trasferta del Manuzzi di Cesena e infine in casa con la Carrarese. Per l’Alessandria gara in casa contro l’Ancona, poi trasferta a Montevarchi e infine in casa con il Cesena. L’Imolese ha due scontri diretti, prima Vis Pesaro fuori e poi San Donato Tavarnelle in casa, prima di chiudere con la difficile trasferta con la Reggiana.
Qui Torres
Per i rossoblù il discorso è uguale a quello fatto sull’Olbia, un successo e una sconfitta di tutte le immediate inseguitrici (San Donato Tavarnelle, Vis Pesaro) vorrebbe dire salvezza aritmetica. I rossoblù hanno gli scontri diretti a favore contro Alessandria, Imolese e San Donato Tavarnelle e mentre sono a sfavore quelli con Olbia e Vis Pesaro. Con i sassaresi che dopo la gara del Vanni Sanna alla Carrarese saranno in trasferta a Gubbio prima di chiudere il campionato in casa con la Fermana, al momento ancora in lotta per un posto playoff. Al di là del calendario di chi insegue un occhio va buttato anche al Fiorenzuola in evidente crisi e sopra le sarde di un punticino. I rossoneri hanno gli scontri diretti a sfavore con la Torres e con la Vis Pesaro, in parità con Alessandria e Olbia, a favore con l’Imolese e da qui alla fine chiuderanno l’annata con la trasferta di Rimini, poi in casa con il Siena e alla fine la trasferta a Montevarchi proprio contro il San Donato, con il Tavarnelle che all’andata vinse 2-1 in casa del Fiorenzuola. Insomma, calcoli e combinazioni infinite per Olbia e Torres che devono pensare a vincere e poi guarderanno alle altre per capire se esultare subito o continuare a soffrire.
La Redazione