Ore bollenti a Olbia. Dopo la sconfitta per 3-0 in casa della Carrarese a ballare è soprattutto la panchina dell’allenatore Max Canzi. Con la classifica che non sorride ai galluresi dopo undici turni nel girone A di Lega Pro: penultimo posto e peggior attacco del torneo.
Svolta – Ai bianchi serve una svolta e in questi casi a pagare è quasi sempre l’allenatore. La società è in silenzio stampa dalla brutta sconfitta interna contro la Pergolettese (4-1) e da lì ha raccolto un pareggio, una vittoria e la brutta frenata di oggi a Carrara contro gli uomini di Baldini. Il presidente Marino però già contro la Pergolettese aveva tuonato: “Siamo tutti in discussione”. Un attacco che sembrava rivolto più ai giocatori che al tecnico ma il tempo però per l’Olbia inizia a stringere. Canzi non è riuscito a dare continuità al progetto e ora la squadra si trova in una posizione scomodissima in classifica nonostante le grandi attese iniziali e un mercato, oggettivamente, fatto di giocatori dal curriculum interessante. Sia giovani che d’esperienza. Qualcosa però non sta girando e allora qualcosa potrebbe cambiare. Anche a brevissimo.
Umore – La piazza dopo la nuova sconfitta ha spostato il dito dell’accusa dai giocatori al tecnico. Nel calcio è così, e quando le cose non vanno per diverse settimane è anche normale sia così. Umore che la stessa società avrebbe recepito, tanto che già l’ultimo pareggio interno, senza segnare, contro la Lucchese ha aperto più di una crepa nella panchina ora in mano all’ex Primavera del Cagliari. Sono dunque ore di riflessioni non semplici in casa bianchi per capire se andare avanti con un progetto che, almeno sulla carta, ha una sua identità ben precisa e una partnership con il Cagliari ben chiara (dato che sia Canzi che diversi titolari arrivano dal settore giovanile rossoblù), oppure se dare una scossa al gruppo con un cambio di allenatore.
Alternative – Ma quali sono al momento le alternative in casa Olbia a Max Canzi? La suggestione che in città rimbalza da ore è quella che porta a Gianfranco Zola. Il grande nome. Sogno di parte dei tifosi che nasce dal fatto che l’ex rossoblù ha visto diverse gare dal vivo, compreso qualche allenamento, ed è legato alla dirigenza dei bianchi. Zola che starebbe comunque valutando una proposta che, qualora fosse confermata, non sarebbe comunque esente da grossi rischi. Un’altra ipotesi gradita dalla piazza sarebbe il ritorno di Brevi. Il tecnico che salvò l’anno scorso i bianchi dalla retrocessione ai playout. Qui i dubbi sono due: Brevi ha tanto mercato perché è un tecnico di affidabilità nella categoria e soprattutto a inizio stagione la stessa Olbia dichiarò la separazione delle strade con Brevi per la volontà di fare nascere un nuovo progetto con Canzi. La terza e per ora ultima idea nel toto allenatore gallurese porta a un altro ritorno, quello di Bernardo Mereu. Anche questa è ipotesi suggestiva con l’ex allenatore della Natzionale sarda che conosce bene i giovani del Cagliari, essendo responsabile della Academy, e che conosce benissimo l’ambiente di Olbia dove ha già allenato. Anche qui però i dubbi restano. Insomma, non sarà una nottata semplice in casa Marino. Quale sarà la strada giusta per un Olbia in netta ed evidente difficoltà in campionato: proseguire con Canzi o lasciarsi sedurre dal cambio di panchina?
Roberto Pinna