Un aneddoto dei tempi empolesi collega l’attuale DS del Cagliari e il portierone dell’Atletico Madrid.
E’ sempre curioso, nel calcio come nella vita, guardarsi indietro per vedere e capire cosa si è fatto, nel bene e nel male. Così capita di notare un calciatore oggi affermato e in passato scartato, o snobbato, quando ancora non era nessuno. Tra le migliaia di casi (Messi, Griezmann, Zola), c’è anche quello dello sloveno Jan Oblak, classe ’93 che oggi difende alla grande i pali dei Colchoneros, uno dei migliori portieri in circolazione.
A fine anni duemiladieci, infatti, Oblak fu in prova all’Empoli, dove il responsabile del settore giovanile era Marcello Carli. Già molto promettente, nonostante la giovanissima età, Oblak sembrava pagare un po’ dal punto di vista della statura (oggi misura 189 centimetri, non tantissimo per il ruolo) e fu così scartato a beneficio del connazionale Aljaz Cotman (’94 oggi al Maribor), anche se – dicono i tecnici azzurri di allora – tecnicamente e a livello di personalità Oblak lasciava intravedere grandi qualità.
Un neo, dunque, nella carriera di Carli, famoso per i tanti giovani scoperti e valorizzati nella lunga esperienza empolese. Da Hysaj a Saponara passando per Rugani e Mario Rui. Non Oblak, sfuggito all’esperto occhio del toscanaccio oggi di stanza in Sardegna.
Fabio Frongia