Attenti all’ottovolante. La stagione dell’Olbia nel girone B della Serie C rischia di diventare un costante rimpiangere le occasioni mancate, un grande “Se avessimo” che sta costando il pericoloso avvicinamento della zona playout a dispetto di qualità (e proclami) che autorizzerebbero le velleità di playoff.
Alti e bassi
Ultima capriola, in ordine di tempo, è quella di sabato, 12 marzo, contro il Pescara. Gara in cui i bianchi sono passati dal 1-0 al 1-2 in dieci minuti con beffa al 94’ dopo oltre un’ora in vantaggio sui quotati abruzzesi. Difficile trovare spiegazioni razionali a quanto accaduto, tra meriti degli ospiti e incapacità di chiudere la sfida dei galluresi, ma non è la prima volta che capitan Pisano e compagni si ritrovano a piangere sul latte versato e questo è ben più di un indizio.
Cercasi concretezza
L’Olbia vista sabato ha mostrato una grande dote e un grande limite. La dote è l’esser riuscita a prosciugare le fonti di gioco abruzzesi, riducendo alle briciole le bocche da fuoco di una delle big del girone. Bene il sacrificio dei due centrocampisti ed encomiabili gli sforzi del tridente in copertura ad aiutare la fase difensiva.
Ma con questa premessa è ancora più amaro pensare di aver perso: se tutti hanno fatto il massimo perché non è bastato a vincere? Mister Canzi non si nasconde: «quando vinci a 6 minuti dalla fine e poi perdi è una vittoria buttata». Ma il tecnico milanese nei complimenti agli avversari indica il grande limite di cui si diceva: «Abbiamo subito due grandi gol, ma dovevamo chiuderla quando abbiamo avuto le opportunità. Dobbiamo rammaricarci per non essere riusciti a portarla a casa, ne avevamo la possibilità pur giocando contro una grande squadra». La concretezza, questa sconosciuta. In avvio di secondo tempo Arboleda prima e Ragatzu dopo hanno avuto la palla giusta ma senza trovare il colpo del raddoppio, dopo che nel primo tempo l’uomo più pericoloso è stato La Rosa, che oltre al gol ha sfiorato il colpo in altre due occasioni.
Ennesimo bivio
Per fortuna (o purtroppo) il calendario non concede tempo per farsi troppe domande: martedì, 15 marzo, è già tempo di turno infrasettimanale e i bianchi sono attesi allo Stadio dei Marmi di Carrara per riaprire la volata playoff, col decimo posto occupato dal Pontedera distante 4 punti, ma anche – o soprattutto – allontanare i playout, con Teramo e Fermana a quota 33 che allungano l’ombra sempre più ingombrante. Per farlo, mai frase suonerà più banale, sarà fondamentale trovare i gol di chi dovrebbe farli per mestiere a partire da Udoh e Ragatzu, confermando la solidità vista nelle ultime uscite e sapendo che gli ultimatum per uscire dall’anonimato si stanno esaurendo: serve solo la vittoria.
Claudio Inconis