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Foto della Sassari Torres 1930-31

Olbia-Torres: 99 anni di derby, il racconto delle prime sfide di inizio Novecento

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Bianchi contro rossoblù, Olbia contro Torres ancora avversarie. Novantanove anni di appassionanti sfide e rivalità che hanno scritto pagine indelebili del calcio sardo e nazionale. In quest’occasione vorremmo soffermarci agli anni eroici. Figlie di quel vento di modernità che avvolse la Sardegna e che nel giro del primo decennio del Novecento vide sorgere più di una dozzina di società sportive. La SEF Torres nel 1903 e la S.G. Olbia nel 1905, non ebbero tante occasioni di incrociarsi sui campi sportivi prima dello scoppio della Grande Guerra, nonostante lo stesso Egidio Serra, fondatore dei bianchi galluresi, fosse cresciuto sportivamente proprio nel sodalizio torresino. Il football all’epoca era una delle tante discipline praticate dalle società d’inizio secolo, anche se il tempo in cui riuscì ad infiammare i giovani, come pochi altri sport riuscivano a fare, fu davvero breve. Per ritrovare il primo incontro tra le due sezioni calcistiche occorre attendere fino al freddo pomeriggio del 4 novembre 1924. La Torres, lungamente provata nei propri ranghi dalle spaventose perdite patite durante la Prima Guerra Mondiale, si stava riprendendo e ambiva nuovamente a un ruolo di primazia nell’Isola. La Terranovese, come era stato ribattezzato il sodalizio gallurese, muoveva i primi decisi passi proprio in quell’anno. Quel 4 novembre, mentre tutta Sassari era in festa per il VI anniversario della vittoria nella Grande Guerra, allo stadio Acquedotto della Torres scendevano in campo le due contendenti. Di seguito le due formazioni:

TORRES: Fois, Congiatu A., Congiatu S., Mura G., Sacchi, Sanna, Frank, Cariboto, Forteleoni, Gorgona, Mura S. 

TERRANOVESE: Gabriel, Bianco, Tramontana, Sircana, Prevosto, Quercia, Spanu, Sardo, Toscano, Sechi. 

Terranova 1930-31
Terranova 1930-31

 La Torres vinse per 2 a 0 con reti di Frank e Forteleoni. Da notare i due portieri, Fois per la Torres, che in seguito diventerà il primo grande arbitro isolano e Gabriel, occhialuto portiere dei galluresi, parente del grande Gavino Gabriel. Da quel momento seguono oltre cento sfide tra le due contendenti. Nella primavera del 1925 la Terranovese si iscrive al campionato di III Divisione regionale. In questo modo possono aver luogo due semifinali isolane: Cagliari e Amsicora al sud, Torres e Terranovese al nord. Il Cagliari si qualifica per la finalissima, a sorpresa però i granata della Terranovese eliminano nel doppio scontro i rossoblù torresini. L’anno successivo la sfida non può aver luogo a causa dell’annullamento del campionato per problemi di ordine pubblico. Tra il 1927 ed il 1928 si disputano alcune gare amichevoli, Il Terranova, nel frattempo rinominato G.S. “Armando Casalini” e veste una casacca bianca rossocrociata, riesce ad iscriversi al torneo regionale del 1928-29, al quale rinuncerà, unitamente ai rivali torresini prima dell’inizio dello stesso campionato. All’epoca le due squadre preferivano ospitare in amichevole le blasonate compagini laziali (con la certezza di lauti incassi), che giungevano in Sardegna per le gare di campionato contro il Cagliari.

Olbia 1939-40
Olbia 1939-40

Le sfide ufficiali sono rimandate di un quinquennio. È il periodo della Torres di Plemich e dei trainer magiari tanto in voga anche nell’Isola. I sassaresi ritornano ad essere la seconda forza della Sardegna e militano per diversi campionati in I Divisione, il corrispettivo dell’odierna Serie C. in un’occasione (1931-32) Serradimigni, Marongiu, Lecis e Castagneto sfiorano la promozione in Serie cadetta. Il Terranova riprende l’attività agonistica, anche perché la carenza di un campo da gioco ne aveva limitato il raggio d’azione. Nel 1933-34 partecipa alla III Divisione regionale, è assegnata al girone nord unitamente alla Torres B. I rossoblù turritani avranno gioco facile sui rossoneri terranovesi. Realizzano 14 reti e ne subiscono appena 3 nel doppio scontro. Il conflitto bellico con l’Etiopia nel 1935-36 porta al ritiro o fallimento di diverse società in tutto lo Stivale, tra queste rientra anche la Torres, già in crisi da tempo. Le sorti si ribaltano, con i sassaresi fuori dai giochi, nel 1938-39 i bianchi terranovesi di Satta, Degortes e Spano, battono la Monteponi in finale e volano in Serie C. Le sfide riprenderanno in piena guerra, nel 1940-41 una vittoria per parte tra le rispettive mura amiche. Nel torneo successivo, mentre le difficoltà date dal conflitto mondiale aumentano, l’Olbia vendica le cocenti sconfitte patite dieci anni prima e si afferma in entrambe le gare; in quella di ritorno, disputata in Gallura, l’Olbia infila 7 volte la porta di Taucci, mattatori dell’incontro sono Zandano, autore di un tripletta e Pezzini che ne sigla due. Nell’ultimo campionato di guerra prima della sospensione, le due compagini si incontrano nella sola gara d’andata il 15 febbraio del 1943, finirà in pareggio. Due giorni dopo tonnellate di bombe vengono scaricate sulle città sarde, Cagliari la più colpita.

Olbia 1947-48
Olbia 1947-48

Il Direttorio Federale decide di sospendere il torneo, non è più tempo di sport. Nel 1946-47 in quella che può, a buon ragione, essere definita la Serie A sarda, visto l’alto numero di formazioni blasonate in lizza tra le 16 iscritte, Olbia e Torres riprendono a sfidarsi. La gara di Sassari vede affermarsi gli uomini di Mario Serradimigni con un netto 4 a 0. Due volte Mastino, una Zonza e il velocista Siddi. Maggio però sorride ai bianchi e nella gara di ritorno una doppietta di Degortes e una rete di Visonà siglano il 3 a 1. Le due squadre vengono, per meriti sportivi, riammesse alla Serie C. Possiamo considerare conclusi gli anni eroici con la fine degli anni ’40. A partire dagli anni ’50 tutto cambierà, le due squadre avranno modo di incontrarsi in svariate occasioni, molte delle quali nella Serie C degli anni ’70. Epici scontri ritornano alla mente in C2 negli anni ’80, quando l’Acquedotto e il Nespoli facevano registrare record di presenze e di incassi. L’anno prossimo la sfida, con l’augurio che possa ripetersi in Serie C, festeggerà i cento anni. Auguri ai bianchi e ai rossoblù.  

Mario Fadda

TAG:  Olbia Serie C Torres
 
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