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Nahitan Nández, il presente in Copa America e il futuro ancora incerto

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Minuto 29 di Uruguay-Bolivia. Nahitan Nández è sul lato destro del campo. Finta di corpo per eludere il difensore che lo contrasta, il numero 8 cade a terra ma rimane con il piede sul pallone, ingaggiando una lotta corpo a corpo da cui esce vincitore rialzandosi di forza, nonostante l’avversario boliviano provi a tirarlo giù in tutti i modi. Di nuovo sul pallone, fa sedere un altro difensore con una sterzata ed entra in area per il cross. È l’azione che delinea i tratti del giocatore e dell’uomo, capace di rialzarsi di cadere, rialzarsi e riprendere a spingere con forza. Siempre para adelante, come direbbe lui.

Una stagione non semplice
Due partite da subentrato e da mezzala, due da titolare largo a destra nella difesa a quattro. Il Maestro Tabarez ha deciso di affidarsi definitivamente al talento di Punta del Este nel ruolo che lo ha visto meglio figurare a Cagliari nell’ultima stagione. Avanti e indietro sulla fascia, con polmoni, qualità e garra. Capacità che lo hanno fatto risultare uno dei migliori giocatori della Celeste, che ha iniziato con un passo falso e un pareggio, trovando poi con la titolarità del giocatore del Cagliari due vittorie che hanno determinato la qualificazione ai quarti di finale di Copa America. Non una semplice sensazione ma un fatto, confermato dalla presenza di Nández nell’undici ideale della prima fase del torneo, scelto dagli appassionati e presentato dalla CONMEBOL. Eppure, quella vissuta dall’uruguagio non è stata una stagione semplice. Dopo un inizio positivo e in una posizione più avanzata nel 4-2-3-1 utilizzato da Di Francesco, Nández è entrato, con il resto del gruppo, in quel tunnel fatto di risultati e prestazioni negative che sembravano non finire mai. La positività al Covid prima e soprattutto l’espulsione contro il Benevento all’andata, e relativa squalifica, hanno segnato un momento non facile dal punto di vista calcistico. La lontananza dalla famiglia e dai suoi due figli ha poi lasciato il segno più evidente dal punto di vista umano: ma è proprio da qui che il giocatore, come testimoniano i vari post sui social, ha trovato la forza per reagire ed essere determinante nella marcia verso la salvezza del Cagliari.

Il futuro ancora incerto
Gli stessi social hanno provato anche l’amore verso Cagliari e la Sardegna, dove Nandez ha intrapreso un viaggio alla fine del campionato. Il suo futuro però sarà probabilmente lontano dall’isola. Il valore del cartellino dell’uruguagio fa gola alle casse del Cagliari, quello del giocatore a squadre in Italia e all’estero. L’Inter sembra ancora la pretendente più forte in Italia: la soluzione milanese consentirebbe al numero 18 rossoblu di rimanere in Serie A, dove si gioca “un calcio che l’ha aiutato molto”, come dichiarato in conferenza stampa. L’Inter però continua a procedere a tentoni in fase di mercato e il Cagliari preferirebbe una soluzione cash, anche solo vicina ai 36 milioni della clausola rescissoria, che il club nerazzurro sembra ancora non potersi permettere. Così prende sempre più quota l’ipotesi estera, con il Leeds del Loco Bielsa in prima fila per far sbarcare Nández in Premier. Anche il club inglese dovrà però aspettare una cessione importante tra le sue fila prima di muoversi definitivamente. Gli ottimi rapporti tra il presidente Giulini e quello del Leeds Radrizzani potrebbero facilitare la trattativa.

Nández però è stato chiaro sulle voci incessanti iniziate sin da fine stagione: “Le voci sul Leeds? Ho sentito ma sinceramente non so ancora nulla e ho la testa nella Copa e nel raggiungere l’obiettivo”. Un obiettivo chiaro, da raggiungere un passo alla volta, rispettando i tratti distintivi dell’uomo e del giocatore protagonista a Cagliari e con la maglia dell’Uruguay negli ultimi due anni.

Matteo Cardia

 
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