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Muravera, Loi: “Criteri di Coppa paradossali, abbiamo il campo più brutto in D”

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Francesco Loi, mister del Muravera
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Un ciclo che riparte a Muravera dopo il triennio targato Loi. Un nuovo percorso però nel segno della continuitĆ , con lo stesso allenatore in panchina e con una nuova sessione di mercato che ha portato nel Sarrabus tantissimi calciatori di esperienza e qualitĆ . L’obiettivo di partenza in un girone complicato come quello G per il Muravera resterĆ  la salvezza ma i nomi dei nuovi arrivati Arvia, Matteo Mancosu, Dammacco, tra gli altri, lasciano spazio alla voglia di protagonismo.

La Coppa

Prima di lanciarsi nel campionato, con la prima giornata che prevede lo scontro casalingo contro l’Atletico Uri, i gialloblù però se la dovranno vedere con la Torres nel turno preliminare di Coppa Italia, dove sono stati inseriti nonostante la buona classifica dell’anno scorso in Serie D a causa del fattore etĆ  media. Il Muravera ĆØ risultata la rosa più “vecchia” dell’anno scorso in quarta serie, una decisione che non ĆØ andata giù al tecnico Loi: “Quello a cui siamo sottoposti ĆØ un paradosso, lo accettiamo perchĆ© la Coppa Italia non ĆØ un nostro obiettivo particolare. Però se mettiamo criteri di questo tipo allora arriviamo a far vincere una squadra per il colore della maglia o perchĆ© ha uno straniero in meno o tre giocatori locali in più. Se proprio mancava una squadra a completare gli accoppiamenti, che poi ĆØ quello che ĆØ successo, bastava usare il criterio della Coppa Disciplina. Che ĆØ un elemento giĆ  considerato per ripescaggi e altro. L’etĆ  media non ha senso, perchĆ© io possono avere una rosa di 50 giocatori e far giocare 11 sedicenni e avere gli altri che hanno 50 anni. Poi spiegatemi come si calcola questa etĆ  media: quando l’anno scorso alcune societĆ  hanno tesserato 80 calciatori e non c’ĆØ un limite ai nuovi tesseramenti. Vorrei capire qual ĆØ il criterio dell’etĆ  media più bassa. Detto questo non voglio fare polemica perchĆ© parliamo di una competizione che non interessa nĆ© a me nĆ© alla societĆ . Al momento non siamo pronti per affrontare la gara, la Torres arriva qui con una squadra importante e mi dispiace non poter affrontare la sfida come meriterebbe il blasone dell’avversario”.

Il campo

Coppa Italia a parte, uno dei problemi in casa Muravera ĆØ il terreno di gioco. Le condizioni non più ottimali, per usare un eufemismo, del Comunale penalizzano la squadra a livello di gioco e infortuni, come sottolineato dallo stesso allenatore dei sarrabesi: “Se c’ĆØ una classifica vera dove non abbiamo rivali ĆØ quella del campo più brutto d’Italia. Il Muravera ha il campo più brutto d’Italia. Parliamo di una realtĆ  dei fatti, e non voglio dare colpe a nessuno. Inoltre nel nostro girone troveremo tanti stadi all’avanguardia e bellissimi, come quello del Giugliano per esempio. Ma non solo in stagione, giĆ  nel precampionato abbiamo fatto una serie di amichevoli in Ogliastra e nei paesi vicini per poter giocare in qualche campo decente. Vedere campi come Baunei e Jerzu e poi tornare a lavorare a Muravera ĆØ tosta. Queste però sono le scelte societarie, sarĆ  un problema per gli infortuni. Io ho giĆ  detto al presidente che per affrontare il campionato ho bisogno di una rosa di 40 giocatori perchĆ© ogni settimana ne perdiamo due. E lo abbiamo giĆ  visto l’anno scorso e in questo pre-campionato. Ci aspettiamo almeno di avere un po’ di calore e di sostegno dal nostro pubblico, che cosƬ non dovrĆ  spostarsi. Anche se abbiamo fatto un amichevole a Villasimius ĆØ quello ĆØ un campo di un’altra categoria. E sinceramente questo mi dispiace“.

La Redazione

 

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