A poche ore dalla fine del calciomercato il Cagliari attende l’arrivo in Sardegna dei due ultimi innesti, i difensori Zé Pedro e Rodriguez prelevati rispettivamente dal Porto e dal Peñarol. Due acquisti che completano la rosa a disposizione di Fabio Pisacane e chiudono il cerchio sui tre tasselli chiesti dall’allenatore rossoblù dopo quello di Palestra dall’Atalanta. Tenendo comunque la porta aperta a possibili ultimi colpi, come il centrocampista Romano – si continua a riflettere sulla formula proposta dalla Roma – e un’eventuale occasione per il reparto offensivo. Oltre alle uscite, come quella di Felici in direzione Venezia e le situazioni in evoluzione di Rog, Di Pardo e magari anche di Cavuoti.
Muro italiano
Zé Pedro e Rodriguez sono dunque i prescelti per colmare i vuoti nella retroguardia, per riempire il sostanza i ruoli di vice Mina e vice Luperto, titolari indiscussi. Nel caso del classe ’97 portoghese con la possibilità di svolgere sia compiti da terzo di difesa sul centrodestra sia di terzino bloccato nella linea a quattro, così come per Rodriguez sul lato opposto. Una scelta, quella della soluzione estera, arrivata dopo aver provato la pista del mercato italiano, pista sulla quale però il Cagliari ha trovato più di una difficoltà. Lo ha anche ammesso Pisacane nel post partita della sconfitta di Napoli: “Volevamo prendere altri ragazzi italiani, ma non è stato possibile in questo rush finale. Dispiace perché abbiamo dovuto pescare giocatori forti, ma dall’estero”. Parole che raccontano quanto accaduto nel percorso che ha portato alla scelta di Zé Pedro e Rodriguez, partito dai tentativi per Kofler e Posch prima di cambiare orizzonti fuori dalla Penisola. Questione di tempistiche, ad esempio. O di formula e possibilità. Nel primo caso per il centrale classe 2005 del Sudtirol, la cui cessione era stata preventivata dal club altoatesino nel corso dell’estate, per poi chiudere ogni discorso con il mercato arrivato alla fasi finali. Nonostante il Cagliari fosse disposto a mettere sul piatto una cifra tra i 4 e i 5 milioni di euro, poi “sterzata” sul coetaneo uruguaiano Rodriguez. Mentre, per quel che riguarda Posch, il muro sul quale si è scontrata la società rossoblù è stato quello della formula. Da una parte l’offerta di un prestito con semplice diritto di riscatto, dall’altra la domanda di una cessione a titolo definitivo o comunque di un prestito con obbligo. Che, infatti, è stata la soluzione data dal Como per portare in riva al Lago il duttile difensore austriaco, battendo la concorrenza del Sassuolo, con il Cagliari che aveva già abbandonato la pista.
Percorso
Così, una volta persa la possibilità di rivolgersi al mercato italiano, ecco che è stata battuta la pista estera. Non a sorpresa, perché il diesse Guido Angelozzi aveva già messo in cantiere alcune trattativa parallele per tenersi pronto all’eventuale no del Sudtirol e alle difficoltà per arrivare a Posch. Trattative che hanno avuto come primo protagonista il centrale tunisino dello Shakhtar Donetsk Ghram, per il quale il Cagliari aveva messo sul tavolo un’offerta con deadline fissata al 30 agosto. Prestito oneroso da 500mila euro più bonus legati alle presenze, diritto di riscatto a 5 milioni di euro e percentuale sulla futura rivendita pari al 10% sulla plusvalenza. Un’offerta che ha portato a una controfferta del club ucraino, con una richiesta di un prestito oneroso leggermente più elevato, bonus più sostanziosi e, soprattutto, non il diritto, ma l’obbligo di riscatto condizionato al numero di presenze in questa stagione. A quel punto il Cagliari ha trovato maggiori garanzie dalla trattativa con il Porto per Zé Pedro, oltre a un giocatore dalla maggiore esperienza e meno rischioso. Tenendo comunque aperto anche il discorso per Ghram, prima del blitz improvviso per Rodriguez. Il classe 2005 prelevato dal Peñarol, infatti, era ormai a un passo dall’Eintracht Francoforte come riportato dai media uruguaiani che ne davano certo l’approdo in Bundesliga. Poi il Cagliari ha messo l’acceleratore e vinto la battaglia grazie alla volontà del calciatore e a un’offerta al Peñarol che pareggiava quella del club, portando così nuovamente un uruguaiano in Sardegna. E completando un reparto che darà a Pisacane due opzioni per ogni ruolo, da Zappa-Palestra a destra a Obert-Idrissi a sinistra, passando per Mina-Zé Pedro e Luperto-Rodriguez al centro. Con calciatori duttili capaci di giostrare anche in una difesa a tre come braccetti – Zé Pedro, Rodriguez, Luperto, Obert – o come quinti – Idrissi, Zappa, Palestra.
Matteo Zizola














