Vantaggio grazie a un impatto super nel match, errori individuali e di squadra, sconfitta nel derby di Coppa Italia. Riassunta senza poesia la serata del Nespoli contro l’Olbia di Roberto Occhiuzzi per la Torres di Alfonso Greco è un po’ tutta qui. Una serata entusiasmante per cornice di pubblico, emozioni, esperienza messa sulle gambe ma che ha anche confermato quanto ancora la squadra sassarese debba fare dei passi in avanti alla voce gestione e controllo di una partita. Ma d’altronde per una neo-promossa che da tempo non faceva l’abitudine a gare come quella di ieri 6 ottobre sarebbe anche strano il contrario.
Momento
Greco al Nespoli ha provato un turnover ragionato, specie per avere delle risposte positive da chi in questo momento sta rendendo meno, o sta avendo meno spazio, in campionato. Pensiamo su tutti a Suciu, anche contro i galluresi lontano parente delle sue qualità apprezzate in passato, ma anche a uomini come Salvato, decisivo in almeno un intervento, o Sanat, peperino per la prima parte di gara ma poi eclissato sul finire di primo tempo dalla rimonta Olbia e sostituito all’intervallo. Ma soprattutto il tecnico romano ha sperimentato un nuovo sistema tattico, quel 4-3-1-2 che può permettere alla Torres di schierare contemporaneamente Ruocco-Diakite-Scappini. Da capire però se il test verrà ripetuto in campionato in base alle sensazioni di solidità ed equilibrio avute dall’ex Lanusei al Nespoli. La sconfitta contro l’Olbia mina un cammino importante fatto dai rossoblù nelle ultime settimane in Serie C, con quattro risultati utili consecutivi (tre pareggi e una vittoria) e l’abilità dello staff sassarese sarà quella di resettare nella mente dei calciatori una sfida, come un derby, che lascia sempre delle scorie mentali quando si perde.
Risposte
Il derby in notturna di Coppa Italia comunque ci ha detto che questa Torres ancora non è abbastanza matura per saper reggere senza concedere agli avversari, per una certa frenesia in costruzione, quando passa in vantaggio nei primissimi minuti. Era successo in campionato contro il San Donato Tavarnelle alla seconda giornata ed è successo contro Ragatzu e soci. Di base la mentalità da outsider che ha permesso ai rossoblù di restare spesso in partita fino alla fine in alcune delle ultime uscite andrà accompagnata da qui in avanti anche da una maggiore capacità di controllo, come mostrato già contro la Recanatese. La sfida all’Olbia inoltre ha restituito il quadro di una Torres dove Stefano Scappini è sempre di più un’anima della formazione sassarese. Non solo la rete che ha aperto il match per l’esperto attaccante dei rossoblù, ma anche uno spirito da leader e da trascinatore nonostante la “residenza” impostata sul Vanni Sanna solo da qualche settimana. Infine la sfida ai galluresi ha dimostrato come per il momento la difesa non riesca a fare a meno della coppia Dametto-Antonelli per sentirsi più protetta. E trovare valide alternative di affidabilità sarà il compito di Greco per le prossime sfide. L’occasione per riscattare il derby sarà la trasferta di domenica contro la Lucchese. Avversario complesso e sulla carta favorito ma com’è successo al Manuzzi di Cesena la Torres dopo un passo falso potrebbe trovare stimoli importanti da queste sfide al limite del possibile.
Roberto Pinna