Quanto vale Nicolò Barella? Al momento radio-mercato ha fatto il suo prezzo: 35 milioni più qualche contropartita tecnica.
Valore impostato dall’Inter che ha il sì del giocatore e del suo agente e che sarebbe la scelta preferita della mezzala cagliaritana. Nelle ultime ore però nella trattativa pare si sia inserito anche il Milan, magari non per prendere davvero il ragazzo ma per far lievitare il suo cartellino e fare un piccolo sgambetto ai cugini. Ma quale sarebbe il giusto prezzo per il Cagliari per vendere Barella? A gennaio sul suo nome circolavano interessi dalla Premier League e cifre sui 40-50 milioni, quindi i 35 milioni di oggi potrebbero far storcere il naso a qualche tifoso rossoblù.
La realtà è che il calciomercato attuale è un sistema frenetico, dove a gennaio i giocatori storicamente si pagano di più, e dove i valori dei calciatori vivono costanti alti e bassi. Nicolò però da gennaio a oggi ha fatto notevoli passi in avanti: di fatto diventando uno dei pilastri della Nazionale di Roberto Mancini. A far lievitare il prezzo del giocatore ci sono poi due fattori fondamentali. Da una parte l’età, Barella ha pur sempre 22 anni. Dall’altra l’utilità tattica che il centrocampista sardo ha in campo. Nico gioca a suo agio da mezzala e nell’ultima parte di stagione è cresciuto molto da finto trequartista. A suo favore c’è una sempre maggiore tendenza nel calcio moderno di puntare su interni di centrocampo in grado di fare un po’ tutto. Con i play, ossia i giocatori che hanno compiti di regia, più avanzati nel sistema di gioco attuale per sfruttare gli spazi tra le linee degli avversari, sta, infatti, in parte scomparendo l’abitudine di avere un regista davanti alla difesa. In quella zona di campo si stanno sviluppando giocatori in grado di abbassarsi fino alla linea di difesa, interrompere il gioco avversario e che sappiano anche far ripartire l’azione in velocità. Il senso tattico è semplice: i play giocano più alti e dunque ho bisogno di qualcuno per interrompere il loro gioco prima che riforniscano esterni e punte.
Per capirci, il compito che ha avuto Casemiro nel Real che ha dominato fino all’anno scorso l’Europa o l’intuizione di Allegri di usare Emre Can come mediano metodista per ribaltare la gara con l’Atletico Madrid in Champions. In questo contesto tattico alle mezzeali viene chiesto di unire i reparti molto più di prima e dunque c’è bisogno di giocatori che sappiano far tutto: correre, recuperare, tirare, inserirsi e giocare la palla. E Nicolò Barella è in grado di fare tutto questo.
Detto questo pare evidente che forse nel contesto del calcio moderno Barella valga più di 35 milioni. La “giusta” cifra, se proprio dobbiamo indicarne una in un panorama così ricco di variabili, sarebbero 45 milioni. Il Cagliari però ha un’età media della rosa vicina ai 28 anni, la quarta più vecchia di tutta la Serie A, ed ecco dunque che vendere Barella a 35 milioni più 2-3 giovani potrebbe essere una buona idea. Il problema però è che il Cagliari in alcuni reparti, esterni di difesa e ricambi in attacco, ha bisogno di giocatori pronti e non può aspettare troppo eventuali scommesse. Per questo motivo, forse, pretendere dall’Inter un profilo come, per esempio, Pinamonti dovrebbe essere una priorità.
Roberto Pinna