Le nostre valutazioni sui bianchi di Max Canzi dopo la sfida in trasferta dell’Olbia contro la Reggiana nell’ottava giornata del girone B della Serie C 2021-22.
Ciocci – 6.5 Dopo alcune uscite non troppo felici in questo inizio di campionato si riscatta con una buona prova. Almeno tre parate di livello, una bassa al primo tempo, una in uscita bassa nella ripresa e sempre nel secondo tempo vola d’istinto su botta di Lanini. Sui due gol non può molto.
Arboleda – 6 Fa la fascia più e più volte, non sempre con l’idea di passaggio giusta ma la sua dedizione e la sua capacità di corsa sono da premiare. Anche in una gara complicata come quella alla capolista.
Brignani – 6 Le sbavature in questa gara ci sono, per esempio la leggerezza in marcatura su Lanini con il punteggio ancora sullo 0-0. Però fa buona guardia e a parte nell’ultimo quarto di gara sono più i complimenti degli errori.
Emerson – 5 Imposta con equilibrio e ottima visione ma preso in velocità soffre e non poco, come mostrato nella seconda rete dei padroni di casa in transizione.
S.Pinna – 5.5 Torna dal primo minuto dopo il lungo infortunio. Il crash test è di quelli importanti per la forza dell’avversario e perché sulla sua fascia Guglielmotti decide di fare gli straordinari. Sbaglia qualche pallone in uscita e quando sembrava prendere le misure la sfortuna non lo abbandona e deve lasciare il campo per un problema muscolare. (Dal 37′ Travaglini – 6 Impatta bene con la gara, dà maggiore equilibrio su quella fascia e prova a spingere. Nei minuti finali va un po’ in fatica, ma come tutta la squadra di Canzi).
Lella – 6 Dà tutto per l’Olbia e nonostante non prenda le prime pagine della partita riesce a costruire un ottimo equilibrio per il centrocampo dei bianchi. Tanto lavoro sporco e un pochino di imprecisione in impostazione ma per 75′ l’Olbia gioca alla pari della Reggiana è anche merito suo. (dal 75′ La Rosa – S.V.)
Giandonato – 6 Torna titolare dopo tre turni condizionati da un problema muscolare con soli 7 minuti contro il Gubbio. Fa bene le due fasi e non tira indietro la gamba, infatti si becca anche un giallo sacrosanto. Quando sarà pienamente recuperato comunque da lui ci si potrà aspettare di più. (dal 46′ Biancu – 6 Parte bene e sembra l’uomo giusto per accendere la miccia dei galluresi. Si costruisce un paio di occasioni da rete ma poi si spegne e cerca troppo spesso la giocata più complicata. Il suo recupero comunque è fondamentale per i bianchi).
Chierico – 6 Continua a dare personalità e garra al centrocampo dell’Olbia. Grazie ai suoi break i galluresi costruiscono tante occasioni, specie nel primo tempo. La continua crescita del classe 2001 non può che far ben sperare Canzi. Cala nella ripresa e viene sostituito, come lui esce però lì in mezzo si balla. (dall’82’ Occhioni – S.V.)
Palesi – 5 Si isola nel primo tempo quando deve fare da collante tra i reparti, nel secondo tempo Canzi lo arretra in mezzo al campo e insegue un po’ troppo. Nell’occasione del primo gol della Reggiana sbaglia l’intervento di testa.
Udoh – 6.5 Uno dei migliori dei suoi, non ha vere occasioni da gol ma se l’Olbia regge nel primo tempo con efficacia costruendo anche un bel calcio è anche e soprattutto grazie ai suoi movimenti offensivi. Fa salire la squadra e conquista tanti falli. Purtroppo per Canzi però non basta.
Ragatzu – 5.5 Qualche lampo di tacco, ma troppi preziosismi. Spreca alcuni dribbling e fatica ad essere illuminante come sempre. Gara di fatica e aiuta tanto in non possesso, ma da lui ci si deve aspettare sempre qualcosa in più. (dall’82’ Mancini – S.V.)
Allenatore Max Canzi – 6 A tratti la sua Olbia gioca un ottimo calcio, poi però alcuni momenti di blackout condizionano la prestazione. I cali nel finale iniziano ad essere troppi. Qualcuno dirà: l’Olbia deve fare punti contro altri avversari. Vero, ma l’identità di una rosa e le sue ambizioni si pesano anche e soprattutto in sfide come quelle del Mapei. Pecca un po’ in cinismo in avanti la sua formazione. Detto questo, nonostante la sconfitta, il materiale per riprendersi velocemente e tornare protagonisti in un campionato molto complesso c’è ampiamente.
Roberto Pinna