Il Cagliari chiude la stagione regolare con una vittoria sul campo del Cosenza per 0-1 (qui la cronaca). I nostri giudizi sui rossoblù.
Le Pagelle
Radunovic 6: ormai è una costante delle sue partite quella di non dover correre chissà quali pericoli e, all’improvviso, essere chiamato in causa e rispondere presente. Oggi è toccato a Marras, tiro a giro e il gigante serbo in tuffo mette in angolo. Unico neo un’uscita lasciata a metà , ma il legno gli dà una mano e la porta resta inviolata.
Zappa 6,5: resta sulle sue per contenere le eventuali iniziative di Florenzi. Senza infamia e senza lode, porta a casa una prestazione solida e con un acuto finale, il salvataggio su D’Orazio.
Dossena 6,5: ha dimostrato di essere cliente difficile per chiunque, contro il Cosenza non deve nemmeno spendersi troppo. Gioca al piccolo trotto, concentrato sì ma con una discreta tranquillità .
Altare 6,5: come il compagno di reparto tiene bene la posizione e non ha difficoltà a contenere la sterilità degli avversari. Qualche imprecisione al lancio, ma comunque prestazione positiva.
Azzi 7: percorre dritto per dritto l’autostrada sulla corsia di sinistra, spinge tanto e bene sfiorando anche un gol da cineteca dopo una combinazione volante con Lapadula. Riesce anche a contenere Marras, soffre il giusto prima di spegnerlo con la sua costanza nel lungo termine.
Kourfalidis 6,5: ogni tanto si piace un po’ troppo e appoggia con sufficienza, ma quando va in verticale con o senza palla crea i presupposti per le azioni più pericolose. Libera spazi per Mancosu, serve compagni, entra tra le linee nemiche. Bella la lotta con Florenzi dalla quale esce vinctore. (Dal 75′ Nández 6: entra per dare fiato e gamba, provoca l’azione del palo di Lapadula facendosi comunque notare).
Deiola 6: media tra la disciplina tattica e l’utilità da mediano puro davanti alla difesa (7) e la capacità di gestire tempi e tecnica della manovra (5). Insomma, una prestazione che racchiude le sue caratteristiche, senza però la possibilità di inserirsi senza palla ad aumentarne il valore specifico.
Rog 6: parte malino, un po’ fuori giri e fuori tempo. Arriva spesso in ritardo sui palloni a metà , rischia il giallo in due occasioni, prova a scrollarsi di dosso la polvere e in parte ci riesce. Sufficienza di stima, ma prestazione che non la meriterebbe. (Dal 75′ Viola 6: tiene la posizione da mezzala, congela il gioco e raccoglie minuti preziosi in vista dei playoff).
Mancosu 6,5: passi corti e lenti, da fermo comunque il suo prova a farlo come con il cross che porta al gol di Lapadula. Cerca di non crearsi problemi fisici giocando più di testa che di corsa, mette a frutto esperienza e tecnica in attesa dei playoff. Sul velluto produce calcio, esce per evitare rischi (Dal 64′ Obert 6: un’entrata dura, precisione e serenità in chiusura, freddezza in costruzione. Buon impatto.
Pavoletti 6,5: più di mezzo gol è suo, colpo di testa imperioso che solo un grande Micai e un rapace Lapadula evitano possa entrare in rete. Bravo nelle sponde, bravo anche nella gestione di palloni lunghi e sporchi, cerca di combinare con il compagno di reparto riuscendoci in parte. Rodaggio completato. (Dal 64′ Luvumbo 6: fa quello che è chiamato a fare, ossia prendere palla, ripartire e magari conquistare qualche fallo che faccia respirare. Compito eseguito alla perfezione).
Lapadula 7: ventuno in campionato e con un gol che è la spiegazione perfetta del suo essere animale da rete. Sul filo del fuorigioco, rapace, deposita da pochi centimetri il pallone del vantaggio. Un gol da numero nove. Il resto è qualche tentativo di mandare in gol Pavoletti, diverse battaglie e molta attenzione a non farsi male e un altro tentativo in torsione che per poco non trova l’eurogol. (Dal 90′ Prelec SV: entra, sbaglia un appoggio, tiene un pallone bene, fischio finale).
Ranieri 6,5: missione compiuta, vittoria doveva essere e vittoria è stata. A questo si aggiungano il risparmio dei diffidati, nessuno che si fa male, il gol di Lapadula, i minuti di Rog e Pavoletti e la solita e ormai nota solidità difensiva. Sarebbe una serata perfetta se solo il Venezia avesse fermato il Parma, ma non si può avere tutto. Anzi, proprio i Lagunari saranno gli avversari nel preliminare, occasione unica per cancellare vecchi fantasmi e chiudere definitivamente un capitolo. Ciò che doveva fare ha fatto, quarta vittoria consecutiva e playoff raggiunti in ottima forma. Il difficile, però, arriva adesso.
Matteo Zizola














