Le nostre valutazioni sui rossoblù di Walter Mazzarri dopo la sfida di Serie A, valevole per il ventottesimo turno, tra Cagliari e Lazio alla Unipol Domus. Gara finita 3-0 in favore dei ragazzi di Maurizio Sarri.
Cragno 6 – Nei primi minuti si gode la carica di uno stadio caldo e voglioso come non accadeva da tempo. Sul rigore Immobile lo spiazza ma non ha colpe, nel secondo di Luis Alberto prova ad arrivarci ma era complicatissimo. Nella terze rete ospite la prodezza è tutta di Anderson. Fa due interventi degni di nota, quello più bello su Immobile.
Goldaniga 5.5 – Prova a chiudere e a spingere con ordine, ma la densità della Lazio in fase di attacco manda anche lui a tratti in apnea nel primo tempo. Nella ripresa prova a sbattersi in marcatura ma per lui, così come per i compagni, non è giornata. (dal 77′ Ceppitelli – s.v)
Lovato 6 – Dopo Petagna e Belotti continua l’esame contro le punte italiane. La prova del 9 (o del 17 fate voi) stavolta è contro Immobile, nel primo tempo lo limita bene anche se in alcune occasioni il centravanti azzurro gli sfugge e crea pericoli in area rossoblù. Sbaglia qualche pallone di troppo nei primi 45′. Nella ripresa fa un paio di interventi da giocatore di certa prospettiva. Alla fine Immobile segna sì ma su rigore, e per lui lo “scontro” con il diretto avversario termina in pareggio.
Altare 5 – Parte bene grazie alla solita ignoranza e con un paio di scivolate a tempo ferma Milinkovic come se fosse l’ultimo dei centrocampisti del campionato. Poi però il braccio largo sul tiro di Luis Alberto che vale il rigore per gli ospiti cambia l’inerzia della sua gara, e inizia a sbagliare di più con il pallone tra i piedi. Inoltre dal vantaggio laziale si accende Felipe Anderson che su quella fascia lo mette in difficoltà più volte. L’episodio del rigore alla fine condiziona voto e copione della sfida. (dal 57′ Carboni 5 – Anderson è in una di quelle serate dove non fa prigionieri, nell’azione della terza rete laziale lui lo ferma in corsa ma poi sbaglia lo scarico che costa l’azione del gol. In generale non un buon impatto, la serata non aiutava).
Bellanova 5.5 – Spingi e frena, frena e spingi. Tanta corsa, la solita, ma nel primo tempo fatica a essere preciso in transizione rapida e il Cagliari soffre di più a creare. Nella ripresa prova a crescere, pur dovendo concedere tanto in fase di non possesso. Al minuto 85′ ha anche l’occasione del gol ma spara sul portiere da solo in area.
Marin 5.5 – Fa il pendolo tra la mediana e la trequarti senza però dare mai l’impressione di essere padrone di una zona del campo nel primo tempo. Nell’occasione del secondo gol laziale Luis Alberto lo lascia sul posto in bello stile con un tunnel in contrasto. Gli va dato merito di metterci tanta voglia e due palle gol a cavallo di primo e secondo tempo le crea lui con un colpo di testa e un tiro da fuori. E all’ora di gioco è sempre lui che mette alla prova Strakosha senza successo.
Deiola 4.5 – Impatta male la partita e prova a sbagliare ogni pallone possibile per almeno 20′ minuti. Poi cerca di crescere, ma la qualità e la densità della Lazio sulla trequarti lo mandano spesso fuori giri. Nella ripresa parte sulla falsa riga dei primi 45′ e con una palla gestita male manda in porta Immobile che non trova il gol. Mazzarri a pochi minuti dall’ora di gioco capisce che non è serata e lo sostituisce. (dal 57′ Pavoletti 5.5 – Tante sportellate, una bella girata che finisce alta all’80’. Poco più).
Grassi 5 – Fare da filtro contro la Lazio che schiera tutti insieme appassionatamente Zaccagni, Milinkovic, Anderson e Luis Alberto è uno sporco lavoro. E infatti quasi sempre va in crisi nella prima parte di gara. Nella ripresa continua a inseguire tanto, ma è anche poco aiutato nelle due fasi dai compagni.
Dalbert 6– Continua la “strana” ma interessante evoluzione del terzino brasiliano che in una gara dove deve soprattutto difendere invece che andare in crisi fa un buon primo tempo provando ad arginare Anderson in raddoppio per aiutare Altare. Quando spinge mette due cross interessanti. Nella ripresa viaggia con il silenziatore inserito e Anderson lo vede solo da lontano, però ci prova con un tiro da fuori potente, che nella pochezza della serata rossoblù diventa una nota in queste pagelle. (dal 77′ Zappa – s.v.)
Pereiro 5 – Fa rima con confusione per quasi tutti i primi 45′. Perde diversi palloni pericolosi, gioca molto largo e non dà mai la vera impressione di accendersi e di stare al centro della gara per tutto il primo tempo. Ci prova con qualche guizzo dalla distanza senza fortune. Nella ripresa si conferma evanescente e Mazzarri lo sostituisce. (dal 67′ Baselli 6 – Al Cagliari serve uno che ci provi, anche con azioni personali. Lui entra con la voglia di prendere la porta e con qualche tiro non preciso ma che comunque impensierisce la difesa avversaria. Non impatta male nel buio rossoblù).
Joao Pedro 5.5 – Una vita come Joao, a recuperar palloni. Questo ruolo molto, molto lontano dalla porta continua a non premiarlo e infatti per tutti i primi 45 minuti più che sportellate e gomitate raccoglie poco altro. Nel secondo tempo i compiti sono gli stessi e lui gioca a 45 metri dalla porta avversaria, quando va bene. Serve un altro Joao al Cagliari per la salvezza, e serve un altro Joao a Joao per la Nazionale.
All. Walter Mazzarri 5 – I suoi partono con la frenesia giusta data dai recenti risultati, ma la Lazio piano piano fa saltare per aria ogni certezza rossoblù. Il risultato sono i soliti errori da fermo, una quantità difficile da contare di palloni persi e anche una sconfitta che lascerà sicuramente qualche strascico mentale verso la corsa salvezza. Uno stop dopo un buon periodo e dopo alcuni ottimi risultati poteva starci, così però rischia di fare male. Essersi ostinati sui soliti non ha pagato da parte del tecnico e a centrocampo è mancato fin dall’inizio un vero filtro alla densità della Lazio.
Roberto Pinna