Le nostre valutazioni sul Cagliari di Claudio Ranieri dopo la trasferta di Serie A dei rossoblù contro la Fiorentina di Vincenzo Italiano. Partita valevole per la settima giornata di campionato terminata con la vittoria dei padroni di casa per 3-0, anche a causa dei tanti errori commessi nel primo tempo dai rossoblù (clicca qui per la cronaca completa del match).
Radunovic 4,5 – Per provare a recuperare il portiere serbo ha senso gestirlo così? La domanda resta sospesa dopo la serata del Franchi. Non è sereno e si vede. Pronti-via e chiama palla su un traversone non troppo complicato, ma di pugno prende il compagno Dossena e la Fiorentina, sulla palla nella terra di nessuno, trova la via per l’immediato 1-0. Nella ripresa fa una buona parata bassa verso il finale di gara su Ikoné.
Hatzidiakos 5 – Prima esterno di difesa a destra e poi braccetto mancino. Tanta ancora l’incertezza sul reparto nonostante gli innesti onerosi estivi. Lui fatica ad ambientarsi, pur provando a cavarsela con le cattive. Dorme e tiene tutti in gioco nell’azione del rimpallo sul passaggio sbagliato di Nandez quando la Fiorentina reclama un rigore per un intervento di Wieteska letto come corretto da Di Bello. Nel secondo tempo la Fiorentina va in gestione e lui rifiata un po’ di più. Nel complesso ancora sembra lontano dal poter prendere per mano questa difesa pur essendo il più esperto a livello internazionale di tutti i giocatori di Ranieri (dal 74′ Obert 5,5 – Entra per dare qualità in costruzione e invece a tratti esagera con il pallone tra i piedi)
Dossena 4,5 – Probabilmente Radunovic gliela chiama e la regola in difesa è che se il portiere chiama la palla è sua. Però va molto leggero sull’azione del primo gol viola, vista la situazione del suo portiere e della squadra una sana spazzata di salute avrebbe aiutato. Completa poi un primo tempo horror negli episodi chiave con l’autorete. Un peccato perché poi fa una prova con alcune buone chiusure e sfiora anche il gol di testa.
Wieteska 4,5 – Anche lui come Hatzidiakos ancora deve prendere le misure alla A e il continuo stravolgimento tattico non lo aiuta. Di suo continua a sbagliare il tempo dell’anticipo, specie nel primo tempo, cosa che lo costringe spesso a inseguire. Prova ad alzare un pochino la testa nel secondo tempo, anche se balla molto quando preso in rapidità . Fa una buona chiusura su un lancio a cercare Nzola in profondità ma è molto nervoso nella gestione palla al piede. A fine gara è stremato e Nzola lo svernicia per la rete del 3-0
Augello 5 – Nico Gonzalez e Kayode la prendono sul personale perché per tutto il primo tempo lo costringono alla costanza apnea difensiva. Non li prende praticamente mai. Il fatto che sia lui a dover battere tanti calci piazzati, con tutto il rispetto, la dice lunga sul momento di confusione ancora dei rossoblù. Nella ripresa riesce ad alzare il baricentro della sua azione e infatti il Cagliari respira maggiormente, in confronto ai primi 45′.
Zappa 4,5 – Tanta confusione nelle due fasi. Fatica a spingere ma soprattutto vince pochissimi, eufemismo, contrasti quando la Fiorentina lo costringe a ripiegare. Cosa che accade molto spesso. Il copione non cambia nella ripresa nonostante la Fiorentina metta il pilota automatico e qualche spazio si apra maggiormente (dal 74′ Di Pardo SV – Dentro nel finale per provare a dare polmoni a una fascia che al Franchi ha funzionato poco o pochissimo).
Makoumbou 5 – Continua il suo percorso un po’ del gambero. Fa un passetto avanti per farne due indietro a livello tattico. Anche perché ancora, un po’ come Balto, sa bene quello che non è ma non è chiarissimo quello che è all’interno del centrocampo rossoblù. Ranieri con continui cambi di compiti tattici forse non lo sta aiutando, lui a livello di applicazione e spirito però si aiuta ancora meno.
Deiola 4,5 – Fatica. Se dovessimo usare una parola per descrivere il suo primo tempo sceglieremo fatica. Anche ritardo, come spesso gli capita in marcatura. Stranamente non riesce a mettere lo stesso cuore di sempre. Emblema della sua serata da rivedere il pallone che perde in modo superficiale nell’azione che porta al 2-0 della viola. Non solo, dopo l’errore non va nemmeno con cattiveria a inseguire l’uomo lasciando Kayode tutto solo al cross che porta all’autogol. (dal 46′ Prati 6 – Deve essere il cervello di un Cagliari che però ha perso dopo appena 2′ la bussola della partita. Difficile dare la sveglia con questi presupposti, ci mette comunque della sana freschezza in un paio di ottime imbucate per i compagni. Sbaglia qualche scelta, ma il voto è per la fiducia nella sua crescita).
Nandez 5 – La Fiorentina gli costruisce l’occasione più ghiotta tra i piedi del Cagliari, salta Terracciano ma Kayode gli chiude la gioia del gol. Forse molto stanco lui calcia molto strozzato. Per il resto anche per lui la prima frazione è un campionario di foga, nervi scoperti ed errori di frenesia. Il copione non cambia nella ripresa: corre tantissimo, ma spesso a vuoto.
Petagna 5 – I compagni non hanno sempre ben chiare le sue caratteristiche e provano a lanciarlo nello spazio quando lui viene incontro per provare a difendere con il corpo. Lui nel primo tempo ci mette però molto del suo con troppa imprecisione. Quando Oristanio prova a imbeccarlo con costanza negli ultimi metri lui si rende pericoloso con una traversa e alcuni tentativi di incursione. (dal 74′ Pavoletti SV – Dentro nel finale per riprendere confidenza con il campo e mettere minuti nelle gambe. Il tempo di qualche sportellata e poco più).
Shomurodov 5 – Suo l’unico tiro, insieme a quello di Nandez, davvero pericoloso per il Cagliari nel primo tempo. Per il resto però la sua frazione è un solitario trekking tra i deserti uzbeki. Sbaglia diversi stop e alcuni appoggi, all’apparenza semplici. Per tentare la scossa Ranieri lo richiama nell’intervallo (dal 46′ Oristanio 6 – Ma perché non ha giocato dall’inizio? A volte esagera, ma nel secondo tempo del Cagliari è uno dei pochi che prova davvero a metterci un qualcosa lì in attacco. Che visto quello che passa in convento al momento…)
Allenatore: Claudio Ranieri 5 – Sbaglia la formazione iniziale, ma è facile dirlo a posteriori. Non è la prima volta però che dopo un assetto il suo Cagliari è costretto a inseguire e correre ai ripari. A Firenze si può perdere ma la sua squadra lo fa mettendo in campo pochissimo mordente e uscendo dalla sfida con la testa dopo appena due minuti di gioco. Ok dover aspettare la crescita di tanti giocatori, ma così è troppo poco a livello caratteriale. La gestione della fiducia con Radunovic non paga, forse sarebbe stato meglio un turno di riposo per il portiere. Anche in questo caso facile dirlo a posteriori. E allora basiamoci sulla classifica e sui numeri della sua formazione che parlano di un Cagliari in netta apnea. Anche il Re può finire sotto esame, anche perché sembra l’unico uomo capace di poter trovare una chiave di volta a questo gruppo. Il paradosso di Ranieri.
Roberto Pinna














