Le nostre valutazioni sui rossoblù di Davide Nicola dopo la prima trasferta di Serie A contro il Lecce per il Cagliari. Sfida del Via del Mare terminata con il successo dei padroni di casa per 1-0 su Deiola e compagni parsi con meno idee e soprattutto meno gamba rispetto alle sfide con Como e Roma (clicca qui per la cronaca completa del match).
Scuffet 5,5 – Il brividino nella prima frazione c’è spesso, specie nelle uscite alte. Buona la parata sulla punizione di Oudin, ma la conclusione era centrale. Nella ripresa pochi brividi dalle sue parti, se non un tiro a giro di Banda che esce di poco.
Zappa 5 – Nel primo tempo la sua banda non suona il rock, mentre Banda gliele suona un po’. Rimane molto basso ed è costretto a difendere, situazione dove non sempre eccelle. Un po’ troppo timido quando dovrebbe distendersi in avanti. Complice anche il giallo Nicola lo toglie all’intervallo (dal 46′ Palomino 5,5 – Tenere in ripartenza su Banda non è gioco per lui. Per il resto si limita al lavoro in copertura contro un Lecce che gestisce bene l’inferiorità numerica. Non sempre preciso in impostazione e questo te lo aspetti meno).
Mina 5 – Passa i primi 3 minuti di gara a minacciare tutto l’albero genealogico di Krstovic, tanto che lo riprende pure l’arbitro. Non è in condizione e si vede. Da arresto il retropassaggio che lo stesso Krstovic non tramuta in gol a inizio gara. Se la cava di mestiere negli scontri aerei. Nella ripresa alza un po’ di più l’attenzione, aiutato dal Lecce che gioca in difesa. Ma è ancora lontano dall’essere il vero Mina.
Luperto 5,5 – Si perde Gaspar nella sponda che porta al vantaggio leccese, per il resto fa un primo tempo attento ed è lui che salva su Krstovic a porta vuota con il gambone. Nella ripresa resta decisamente il migliore dei suoi dietro. Nella pagella pesa l’episodio del gol avversario, per un voto che altrimenti sarebbe più che positivo.
Azzi 5 – Prova il gol alla Startac, piegandosi come il famoso telefonino della Motorola. Ovviamente non gli riesce e si divora una grande occasione. Per il resto è l’esterno più propositivo nel primo tempo, ma spesso sbaglia la scelta di gioco. Nella ripresa ci prova a trovare un gol normale con un colpo di testa, ma Falcone gli dice no (anche perché lui tutto solo non la piazza). Episodi che potevano cambiare l’inerzia del match e che pesano sulla sua pagella (dal 68′ Felici 5,5 – Finalmente Nicola lo mette in mostra, qualche guizzo da parte sua e poco più).
Deiola 5 – Perché non fare il Deiola quando serve Deiola? Si concede un tacco inutile in area di rigore nella prima frazione invece che spazzare, da quell’azione i salentini di Gotti passano in vantaggio. Per il resto prova a dare sostanza con il Lecce in inferiorità, ma ai suoi serve qualità e Nicola lo richiama (dal 68′ Viola 5,5 – Entra per dare ordine ma la partita non è di quelle. Si divora poi il gol da due passi sparando sulla traversa a poco dal termine. Dalla sua qualità ti aspetti altro)
Prati 6 – Nel primo tempo prova a mettere ordine, ma finisce un po’ dentro il frullatore salentino fatto di transizioni rapide e insegue tanto. Poi Dorgu prova a lasciare l’impronta della sua caviglia sul Via del Mare e i leccesi finiscono in inferiorità numerica. Fallaccio che fa preoccupare sulle sue condizioni perché l’articolazione è parsa subito gonfia. Non a caso Nicola lo lascia in panchina nella ripresa (dal 46′ Lapadula 5 – Entra troppo nervoso e pensa più a litigare con gli avversari che a recuperare lo svantaggio).
Marin 5,5 – Meno brillante rispetto al solito nel primo tempo. Finisce per dover inseguire tanto e ha meno spazio palla al piede, condizione che di certo non è adatta alle sue caratteristiche. Anche con la superiorità numerica lo si vede troppo poco nella ripresa.
Augello 6 – Meno pimpante del solito nella prima frazione. Sulla sua fascia il Lecce spinge e lui deve andare in apnea, allo stesso tempo non è sempre costante in fase di spinta. Resta un po’ troppo a metà strada. Prende meglio le misure nella ripresa, soprattutto in gestione difensiva. Ma anche da lui ti aspetti più presenza negli ultimi metri, vista la gara dei suoi in superiorità.
Luvumbo 6 – Ha la più grande occasione del primo tempo rossoblù, ma invece che piazzare il tiro o passare a Piccoli decide di tirare a tutta potenza. Risultato: traversa e palla fuori. Un’azione che descrive benissimo dove ancora debba migliorare. Per il resto comunque è quello che il Lecce non prende mai per tutti i primi 45′. Anche nella ripresa resta lui l’unico con vero piglio dei suoi e in ripartenza è Falcono a negargli la gioia del gol a 5′ dalla fine.
Piccoli 5 – Una buona girata nella prima frazione, per il resto un po’ troppo di lavoro a largo con Luvumbo lontano e soprattutto meno attenzione nei piazzati avversari. Krstovic anticipa lui per segnare l’1-0 della partita. Per il resto davvero poca roba la sua prova, indubbiamente la peggiore da quando è arrivato a Cagliari (dal 81′ Pavoletti SV – Dentro nel finale per l’assedio e per scrivere la solita favola nel recupero. Ma Lecce non è Bari).
Allenatore: Davide Nicola 5 – Sicuramente il peggior Cagliari della sua breve gestione. Se perde intensità questa squadra dimostra di avere poche idee, e questo è un suo problema per il futuro. La sua formazione sembra avere troppi calciatori ancora lontani dalla migliore condizione e per il suo modo di intendere il calcio questo è un problema. Gotti tatticamente è bravo a incartare un po’ il suo Cagliari e lui la legge poco. La sosta arriva in un momento importante per provare a far ritrovare gamba ai suoi. Anche se la prestazione in Salento fa rivalutare totalmente le prime tre uscite rossoblù perché l’andamento è stato al ribasso e non, come ci si aspettava, al rialzo.
Roberto Pinna