Le nostre valutazioni sui rossoblù di Walter Mazzarri dopo la sfida di Serie A valida per il ventiseiesimo turno contro il Napoli alla Unipol Domus. Sfida finita 1-1 dopo un lungo dominio del Cagliari.
Cragno 6 – Nel primo tempo il Napoli lo “riscalda” con una serie di conclusioni dalla distanza ma lui si fa trovare pronto. Paga, come spesso accade, quando deve impostare dal basso rapidamente con i piedi e questa è un’arma in più che ancora manca ai rossoblù. Sulla rete partenopea non convince troppo ma l’errore più grande non è il suo.
Goldaniga 6.5 – Te lo aspetti braccetto di costruzione e invece il Napoli da quel lato a inizio gara lo costringe a stare molto basso e attento, e lui non riesce negli soliti scambi con Bellanova visti nelle sfide precedenti. Nella ripresa ci mette la faccia, nel vero senso della parola. E su un filtrante dei partenopei blocca così ogni pericolo. Molto attento in chiusura.
Lovato 7 – Mazzarri manda un messaggio a tutta la squadra: Lovato gioca anche se non è al 100%. E lui nei primi 45 minuti spiega il perché: ferma Petagna in praticamente ogni azione del Napoli. Solo nel primo tempo (dati Lega) fa 5 recuperi decisivi. Ma perché l’Atalanta lo ha lasciato andare? Meglio per Mazzarri.
Altare 6 – Altarone come il calabrone. Forse non ha la struttura tecnica per stare in Serie A ma lui non lo sa e gioca un primo tempo tra i migliori 22 in campo. Abbatte qualsiasi cosa passi dalle sue parti e spinge con costanza, il Napoli forse non se lo aspetta e lo soffre per tutti i primi 45 minuti. Nella ripresa però nel gol del Napoli è lui che perde il tempo in marcatura sulla rete di Osimhen. Mezzo punto in meno per questo motivo.
Bellanova 6.5 – Solito lavoro di corsa a tutta fascia ma nel primo tempo fatica a essere l’assoluto padrone di quella porzione di campo. Nella ripresa a un certo punto è convinto di essere in moto e ha ragione lui perché salta mezzo Napoli e si presenta al cross.
Baselli 7 – “Ora sta bene”, aveva commentato così Mazzarri alla viglia. E nel primo tempo Baselli dimostra alla Unipol Domus che a gennaio è arrivato un nuovo titolare. Difende come gli chiede il tecnico ma è in fase di possesso che dà il meglio. Serve un paio di cioccolatini alle punte che però i compagni non sfruttano. Esce dolorante, la speranza è che non sia nulla di preoccupante. (Dall’82’ Zappa – S.V. Meno fiducia di Bellanova su quella fascia e il Cagliari perde quel passo in più).
Grassi 6.5 – Si accende come un diesel e quando il Napoli nel primo tempo cresce è lui a fare da argine. Negli ultimi 15 minuti della prima frazione è il Mose del Golfo degli Angeli: evita l’acqua alta. Esce stremato nella ripresa dopo una continua lotta in mezzo. (dal 74′ Marin 6.5 – Entra per dare qualità e dinamismo e si presenta con un tuffo a pesciolino che vale l’assist a Joao, ma il 10 non riesce a finalizzare. All’86’ fa un’azione incredibile con tunnel, dribbling e bel tiro che Ospina manda in angolo. Al 92′ illude tutto lo stadio del gol ma la palla tocca solo l’esterno della rete).
Deiola 6 – Nessuno può dire che non ci metta l’anima, certo se nel primo tempo scegliesse meglio le giocate negli ultimi 25 metri il Cagliari costruirebbe almeno due palle gol in più. E se a inizio ripresa non aprisse troppo il piatto da solo in area e poi sparasse di testa su Ospina i suoi avrebbero anche due gol in più. E nell’economia della gara pesa e non poco.
Dalbert 6 – La marcatura migliore è l’abbraccio con Spalletti a inizio primo tempo, però su quella fascia con il suo disordine organizzato mette in difficoltà il Napoli quando spinge. Serve un paio di palloni importanti nella ripresa, sembra in costante crescita. (dal 94′ Lykogiannis – S.V)
Joao Pedro 6 – Ha un paio di occasioni buone nel primo tempo ma il continuo lavoro per far salire la squadra e far partire le azioni a centrocampo ne limitano la lucidità negli ultimi metri. Quella con Koulibaly è una battaglia impari fisicamente ma lui ce la mette tutta per dare presenza al Cagliari in attacco con un lavoro sporco molto complesso.
Pereiro 8 – Collante tra i reparti, fa strano dirlo ma è presente quasi ovunque nei primi 45′. Mette un paio di palloni al bacio per mandare in gol Joao Pedro ma il brasiliano non riesce a sfruttarli al meglio. E nella ripresa allora si mette in proprio e la sblocca lui, con un tiro non imprendibile ma velenoso. La musica charrua si è fermata e l’unica sedia a disposizione l’ha presa lui tra i vari uruguaiani rossoblù. Ma se gioca così è tutto tranne che un problema. La benzina costa oro ma questo Gas vale la salvezza. (Dall’82 Pavoletti – S.V. Tempo 1′ dal suo ingresso e ci prova con la specialità della casa: il colpo di testa. Ma la palla va fuori. Poi ha meno chances).
All. Walter Mazzarri 6.5 – Sfiora il capolavoro dominando il Napoli alla caccia della vetta del campionato. Alla fine non vince per un mancato cinismo e un’unica vera occasione concessa agli avversari. Questo Cagliari però ora ha un’anima e non molla contro nessuno. Signori, i rossoblù sono tornati. E finalmente anche alla Domus ci si diverte.
Roberto Pinna