Le nostre valutazioni sui rossoblù di Walter Mazzarri dopo la sfida di Serie A della Unipol Domus tra Cagliari e Juventus valida per la trentaduesima giornata. Partita finita 2-1 in favore dei bianconeri.
Cragno 6 – Nella prima frazione fa interventi degni di nota. In ordine crescente di importanza: la presa bassa su tiro di Dybala al volo, la parata “di gomito” su Zakaria e il volo sul tentativo di Cuadrado. Commette però anche un errore su un tuffo inutile se non per i fotografi che dà il via al gol di Pellegrini sulla respinta, ma il Var lo grazia per un tocco di mano di Rabiot. Nel secondo tempo può poco o nulla sulla rete di Vlahovic, che si conferma una bestia nera rossoblù.
Altare 6.5 – Goldaniga ha un problema alla caviglia alla vigilia e lui torna sulla destra e continua a mettere minuti ed esperienza in Serie A. Nel primo tempo Chiellini fa due spazzate di quelle che piacciono a lui e si emoziona. Del capitano bianconero però emula anche tempismo e marcature perché chiude molto bene in tutta la prima frazione. Sulla rete di Vlahovic anticipa con una buona diagonale ma il rimpallo non lo premia
Lovato 6.5 – Fa un primo tempo ai limiti della perfezione calcistica su un certo Vlahovic. Dimostrando anche di non avere nella testa i fantasmi di Beto dopo la domenica da incubo vissuta con la squadra contro l’Udinese alla Dacia Arena nello scorso turno. Nella ripresa si conferma in serata con Vlahovic che lo salta al 74′ ma poi non riesce a imprimere forza con il tiro verso Cragno. Preludio al ritardo di qualche istante dopo quando l’ex viola gli passa dietro e segna nonostante la diagonale di Altare.
Carboni 5.5 – Torna titolare e prova a metterci tanto cuore. Nel primo tempo è preciso e spigoloso in alcuni interventi, ma anche frettoloso in alcune decisioni: specie quando deve provare a impostare palla da dietro. A inizio ripresa in comunella con Lykogiannis è in ritardo su Dybala con il 10 argentino che però grazia i rossoblù.
Bellanova 6 – Mazzarri lo risposta a destra che è il suo ruolo naturale, purtroppo per lui nel primo tempo lo spazio per spingere con costanza su quella fascia è poco e allora lui prova a riciclarsi nei compiti difensivi, che non sono la specialità della casa. Nella ripresa quando il Cagliari prova ad alzare i giri del motore nel finale lui c’è e spinge ma trova davanti un Pellegrini in serata.
Marin 6 – Fa e disfa nei primi 45 minuti dimostrando tutta l’importanza della sua presenza nel centrocampo rossoblù. La palla soffiata a Dybala al 10′ e poi il break per servire l’assist a Joao Pedro sul vantaggio rossoblù sono da giocatore vero. Macchia il primo tempo non temporeggiando su Cuadrado che lo salta netto e a un minuto dall’intervallo manda al gol De Ligt. Nella ripresa cala e perde anche un paio di palloni pericolosi.
Deiola 6 – Sta lì in mezzo a fare densità quando serve e caciara quando la Juventus va fermata con le cattive. Spesso nei primi 45′ però è puntuale e preciso in ripiegamento e gioca dando equilibrio ai suoi. Nella ripresa i suoi calano di intensità e precisione e lui deve fare tanti straordinari, a volte con ragione e altre volte meno. (dal 79′ Keita – Ormai è la mossa per recuperare il risultato nelle logiche di Mazzarri e si è capito. SV)
Dalbert 6 – Al 17′ Mazzarri lo guarda con gli occhi pieni di sangue e il pugno alzato e lui si gasa. Fa un primo tempo più attento del solito e con grande sacrificio anche nella fase di non possesso, aspetto non da poco per la sua attitudine tattica. Nel secondo tempo fa alcune buone chiusure su Dybala ma poi deve uscire per un problema fisico. (dal 58′ Rog 5.5 – Nuovi minuti per tornare in ritmo partita. Entra e deve subito inseguire tanto, perde una brutta palla al 70′ ma Cuadrado da fuori non centra i pali. Non era la serata più semplice per riprendere fiducia in campo ma l’abbraccio della Unipol Domus dopo tanto tempo lo aiuterà).
Lykogiannis 5.5 – Mazzarri rispolvera la carta greca e Lykogiannis fa quello per cui è stato mandato in campo per tutti i primi 45 minuti: difendere senza troppe pretese offensive. Sta molto attaccato alla linea dei difensori e spreca un paio di palloni nelle poche occasioni in cui spinge. Marcare Cuadrado quando attacca dal suo lato non è compito facile e infatti a inizio ripresa stende l’11 bianconero e si becca il giallo, che lo condiziona. (dal 79′ Obert – SV).
Joao Pedro 6.5 – Il capitano è tornato, a Udine l’antipasto e oggi la conferma. Segna e indica la testa, esultanza tipica ma anche messaggio per i compagni. Lotta tanto e prova ad abbassarsi per dare respiro alla costruzione dei suoi. Nella ripresa deve più sbattersi che altro e alla fine non viene mai servito con i tempi giusti.
Pavoletti 6 – Si sbatte contro le montagne difensive bianconere per tutto il primo tempo e non sempre esce battuto. Nella prima frazione il Cagliari tira una volta in porta e segna, ma se la squadra ha diversi momenti per distendersi e respirare spesso è merito suo e delle sue sportellate. Nella ripresa paga a livello di fiato, specie dopo il recupero dal Covid e viene sostituito (Dal 66′ Pereiro 5 – Entra ma fatica ad accendersi, una costante degli ultimi turni dove a prescindere da quanto gioca pare aver perso il piglio di alcune settimane fa. Ci prova a inizio recupero con un tiro a giro che finisce alto).
All. Walter Mazzarri 5.5 – Il suo Cagliari doveva fare una partita con uno spirito diverso dopo Udine e i ragazzi hanno risposto presente. Lui evita troppi esperimenti e il Cagliari è più quadrato anche se non crea con costanza in attacco. Dovrà spiegare e provare a chiedere ai suoi ragazzi come l’inerzia di una sfida può cambiare ogni volta concedendo dei gol nei momenti peggiori della gara agli avversari. Era già successo alla Dacia Arena e stavolta i sardi permettono alla Juventus di tornare negli spogliatoi in parità con un calcio d’angolo a favore al 43′ gestito male. Non è la prima volta.
Roberto Pinna