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Le Pagelle | Cagliari: Lapadula si sblocca, ma illuminano Luvumbo e Mancosu

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Le nostre valutazioni sui rossoblù di Fabio Liverani al termine della sfida del Ciro Vigorito tra il Benevento e il Cagliari. Gara valevole per la quinta giornata della Serie B 2022-23 terminata con il successo per 2-0 dei sardi grazie alle reti di Lapadula e Luvumbo nonostante l’uomo in meno.

Radunovic 7 – Pronti via e Acampora prova a presentargli il conto, lui però è attento e risponde bene su due tentativi del centrocampista avversario dalla distanza. Per il resto del primo tempo è poco impegnato. Dopo 5′ nel secondo tempo è ben posizionato e con il corpo dice di no a Forte da due passi, su brutta palla persa da Zappa. Al 61′ il suo amico Improta lo chiama ancora ma lui risponde alla grande al primo squillo. Anche nel finale è attento con una serie di buoni interventi.

Zappa 6 – In fase di non possesso insegue ma con ordine le sortite sulla fascia dei campani nel primo tempo, prova a dare appoggio a Nandez in fase di spinta ma lo si vede poco. Nel secondo tempo parte male perdendo una brutta palla persa che porta a una grande occasione per Forte, ma poi cresce con una frazione attenta e ordinata in difesa. Aspetto importante considerando le costanti folate degli avversari.

Altare 5.5 – Partita senza fronzoli e in apnea, quelle dove lui tende ad esaltarsi. Di base però nella prima frazione pur con diversi buoni anticipi dà l’impressione di una costante frenesia in marcatura, da rivedere ancora una volta la costruzione palla al piede. Nel secondo tempo unisce ai soliti palloni persi anche alcune letture sbagliate su traversoni e palle lunghe dei campani. Deve ritrovarsi.

Goldaniga 6 – Parte con attenzione in alcune chiusure alla profondità attaccata dai giallorossi di Caserta, anche lui come Altare pecca nel giro palla in difesa. Secondo tempo dove respira pochissimo e non sempre fa bene, ma dei due centrali è quello che balla meno stavolta.

Obert 5 – Nei primi 45′ concede spesso il fianco in fase di non possesso ma quando spinge è tra i più in palla tra i suoi. Serve una gran palla al limite per Rog e tenta anche la conclusione, che strozza troppo da fuori. Palla al piede sembra il migliore dei difensori di Liverani. Macchia la sua buona prova con un’ingenuità figlia della sua età: un rosso per doppia ammonizione evitabilissimo, dopo una palla persa proprio da lui.

Rog 6.5 – Questo 4-3-3 che gli permette di alzarsi tanto senza palla in fase di transizione rossoblù gli consente di essere spesso protagonista negli ultimi metri. Ha almeno un paio di buone occasioni nel primo tempo a conferma che oltre alla fascia da capitano Liverani lo ha messo al centro anche del progetto tattico degli isolani. Nella ripresa ha meno benzina e quando il Benevento inizia ad accelerare con l’uomo in più Liverani lo richiama. (dal 63′ Deiola 6.5 – Entra per dare equilibrio e fare da filtro, ci riesce e si inventa anche una palletta al bacio per Luvumbo che di fatto permette all’angolano di chiudere la sfida. Impatto importante il suo nell’incontro)

Makoumbou 6 – Gara che parte senza fronzoli, lui è il filtro chiamato a limitare l’intensità e la quantità del Benevento in mezzo al campo. Non sbanda eccessivamente nella prima frazione ma fatica a emergere sugli standard degli ultimi turni. Nella ripresa prova a concedersi qualche lusso di troppo per una gara tesa come quella del Vigorito però nel complesso quando ai suoi serve una bussola lui c’è. Alla fine voto 6 meno meno.

Viola 5.5 – Partita delicata da ex per lui, nella prima frazione gioca un po’ a nascondino. Si limita al compitino palla al piede e deve inseguire tanto quando il possesso è dei suoi ex compagni. A inizio ripresa prova a farsi vedere con la specialità della casa: le punizioni. E il suo tentativo esce di poco. Lo si vede per poco altro e con l’uomo in meno Liverani lo richiama per tornare alla difesa a 4. (dal 63′ Carboni 5.5 – Entra e dà un po’ l’impressione di non essere ancora pronto per prendersi un posto da protagonista su quella fascia. Frenetico in possesso e ancora acerbo in fase di ripiegamento).

Nandez 5.5 – Gioca a fare il diesel, viaggia con il freno a mano tirato nei primi 30′ e poi si accende alla distanza quando riesce a strappare e a trovare l’attacco allo spazio. Ci prova nel tramonto del primo tempo senza però precisione e forza. Nella ripresa attacca tanto la profondità ma con troppa confusione e infatti Liverani lo richiama prima della fine. (dal 74′ Luvumbo 7 – Entro, attacco a testa bassa e segno. Prima rete tra i professionisti per uno dei giocatori che forse in pochissimi hanno in Serie B per spaccare la partita in questo modo a gara in corso. Al di là della rete è una costante spina nel fianco dei campani e causa ancora una volta le ammonizioni avversarie come è successo spesso in questo inizio di torneo).

Lapadula 6 – Ha voglia il peruviano e si vede, attacca la porta sugli inserimenti di Mancosu e nel primo tempo per un pelo non riesce a sfruttare l’assist del cagliaritano per timbrare per la prima volta il cartellino. La voglia però si trasforma in foga eccessiva nella seconda parte della prima frazione dove eccede in alcuni falli inutili. Nella ripresa ecco il guizzo del destino che può cambiare il suo impatto in Sardegna: lancio di Mancosu, deviazione fondamentale, e lui si fa trovare pronto. Primo gol, nessuna esultanza e pressione che cala. Esce poco dopo aver segnato sotto la curva dei suoi ex tifosi, di base la sua non è una grandissima prova, ma quando segni i commenti stanno a zero. (dal 63′ Pavoletti 6 – Entra per fare a sportellate con Glik e mette una serie di sponde interessanti. Da premiare per atteggiamento e voglia).

Mancosu 7 – Si accende come le luci di un albero di Natale fuori stagioni, quando è sul tasto on però i compagni scartano sempre qualche bel regalo. Fa una prima frazione dove costanza non è il suo secondo nome ma se il Cagliari crea in un modo o nell’altro c’è il suo zampino. Lo dimostra nelle ripresa quando serve, complice una deviazione, Lapadula per l’1-0. Esce stremato, non era al top dall’inizio, dopo una grandissima prova da trascinatore tecnico. (dall’86’ Dossena SV – Entra ancora una volta per rinforzare il pacchetto difensivo nel finale).

Allenatore: Fabio Liverani 6.5 – La vittoria a Benevento in 10 uomini sarebbe da 7 in pagella ma lui ci mette un po’ del suo per rendere la prova del Cagliari di sofferenza. Lascia Obert in campo nonostante l’ammonizione e l’ex Sampdoria finisce sotto la doccia. Visto l’impatto di Carboni si capisce però il perché della scelta. I suoi alla fine portano a casa una partita sporca che fa tanto morale e al di là delle chiacchiere che piacciono tanto a noi giornalisti questa è l’unica cosa che conterà per il proseguo del suo Cagliari in Serie B. Per continuare sulla strada tracciata però ai suoi servirà anche una maggiore identità di gioco al di là dell’ottima compattezza mostrata al Vigorito.

Roberto Pinna

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