Le nostre valutazioni sul Cagliari di Claudio Ranieri dopo la sfida della Unipol Domus contro l’Empoli. Gara valida per il diciottesimo turno della Serie A terminata con il pareggio tra i rimpianti per i rossoblù per 0-0 (clicca qui per la cronaca completa del match).
Scuffet 6 – Nel primo tempo non corre particolari pericoli, anche se l’Empoli con qualche discesa dà l’impressione di poter essere molto pericoloso, specie con Cambiaghi. La prima parata della sua gara la fa al 71′ su un tiro angolato di Cambiaghi che ferma in 2 tempi.
Zappa 6 – Primo tempo con le orecchie basse. I toscani su quel lato lo costringono spesso a difendere invece che offendere, situazione di gioco che il terzino ex Pescara sopporta meno volentieri. Walukiewicz gli dà una grossa mano sull’episodio del possibile rosso commettendo prima fallo su Pavoletti. Cresce nella ripresa dove fa meglio.
Goldaniga 6,5 – Cambiaghi lo costringe spesso agli straordinari in velocità , condizione tattica che lo esalta meno. Ma per tutto il primo tempo se la cava abbastanza bene alzando i gomiti e giocando badando solo al sodo. Nella ripresa prova a rendersi pericoloso sui calci piazzati salendo con costanza, difende bene salvo una palla gestita male in ripartenza dal basso che lancia Cambiaghi in porta.
Dossena 6,5 – Prima frazione a testa alta con diverse chiusure di spessore e alcuni interventi da ultimo uomo che evitano pericoli peggiori ai suoi. Nella ripresa l’Empoli si abbassa e prova a ripartire solo con lanci lunghi, lui si fa trovare pronto e attento per tutti i 90′.
Azzi 6 – I parenti brasiliani hanno chiamato alla Unipol Domus per dichiarare che i geni della famiglia dai quali ha preso le qualità e la coordinazione per il tiro in porta non provengono da loro. Detto questo, svirgolate alla conclusione a parte, fa una prima parte di gara di pura applicazione. Corre tanto, difende e quando può prova ad offendere. La chiusura su Maldini a inizio gara vale tanto. Replica nella ripresa chiudendo con una bella diagonale sul cross a rimorchio di Cambiaghi, in un’azione poi vanificata dal fuorigioco. (dal 93′ Jankto SV – Dentro nel recupero per l’ultimo assalto, mette qualche cross telefonato e poco più).
Sulemana 6 – Svaria tanto per tutti i primi 45′. Forse troppo. A tratti sembra cercare troppo il pallone in fase di non possesso dimenticando la giusta posizione in campo. Si vede che sente la gara per ritrovare gerarchie da titolare e prova a fare e strafare. Nella ripresa alza i giri del motore e corre con maggiore precisione, infatti è quasi sempre presente nelle azioni di recupero facendosi trovare al posto giusto nel momento giusto. (dall’89’ Oristanio SV – La febbre lo costringe a giocare solo nei minuti finali nel tentativo dell’arrembaggio che non va in porto).
Prati 6 – Pratolino continua il suo percorso di crescita. Fa un primo tempo da giocatore che vuole maturare giocando quasi sempre in marcatura preventiva su Maldini. Ogni tanto l’ex Milan gli sfugge e crea più di qualche brivido, ma nel complesso lui è equilibrato. Detta ordine con la palla tra i piedi. Nella ripresa riesce ad avere più spazio per inventare e infatti disegna alcuni passaggi interessanti.
Deiola 6 – Parte un po’ troppo nervoso, forse perché la voglia di dimostrare a Ranieri di essere ancora un potenziale titolare di questa rosa è tanta. Maresca lo grazia almeno in un paio di occasioni non ammonendolo. Rivedibile in alcune scelte di gioco. Nella ripresa entra con un altro piglio ed è molto più utile nelle due fasi per il gioco rossoblù.
Viola 5,5 – Primo tempo non facile. Deve cantare e portare la croce e lo fa a suo modo, provando a unire quantità a qualità . Gioca da pendolo tra i reparti, ogni tanto balla troppo sulle punte e vede poco l’azione ma quando il Cagliari, raramente, si accende nel primo tempo lui c’è quasi sempre con assist o imbeccate vincenti. Al 66′ vede annullarsi un gol su punizione diretta per un tocco molto leggero di Pavoletti su Caprile in uscita, in quella che sembrava più una “papera” del portiere avversario. Ha l’occasione per rifarsi dal dischetto ma sbaglia la chance che al Cagliari sarebbe servita come il pane. Nella pagella è un episodio che pesa (Dall’89’ Mancosu SV – Dentro nel finale per cercare una scintilla che non arriva).
Lapadula 5,5 – Il peruviano mascherato lotta contro il crimine e contro la difesa dell’Empoli per tutti i primi 45′, ma di occasioni vere non ne vede praticamente nessuna. Becca un giallo totalmente inutile che ne condiziona la lotta e Ranieri memore delle difficoltà recenti nella gestione dei gialli dei suoi all’intervallo lo lascia in panchina (dal 46′ Luvumbo 6,5 – Parte con le solite molle sotto ai piedi. L’Empoli perde completamente la bussola nei primi minuti con lui in campo. Ottimo il suo impatto, che di fatto cambia l’inerzia del gioco a favore dei sardi).
Pavoletti 6 – La prima regola del fight club è: non parlate mai del Fight club. Nel primo tempo si diverte poco e lotta tanto. Ne prende e ne dà . Preziosa qualche sua sponda ma non è un inizio gara semplice il suo. A inizio ripresa non gli riesce la specialità della casa con il colpo di testa da due passi perché trova un Caprile attento e reattivo. Nell’episodio del rigore Walukiewicz continua nei regalini al Cagliari, ma Viola poi vanifica. (dall’89’ Petagna SV – Dentro nei minuti finali e per un pelo non la butta dentro su una bella girata in area di rigore sulla quale Caprile si supera).
Allenatore: Claudio Ranieri 6 – I suoi trovano finalmente la porta inviolata, ma a che costo? Lo 0-0 contro l’Empoli sa tanto di occasione sprecata in una gara dominata nel secondo tempo dai rossoblù. Un gol annullato a Viola per una spinta di Pavoletti e un rigore sbagliato dallo stesso Viola. La speranza è che i 5 punti lasciati tra Verona e Empoli nel girone di ritorno non pesino troppo per la corsa salvezza. Ma restano punti pesanti lasciati per strada dopo due prestazioni che meritavano di più.
Roberto Pinna














