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Le Pagelle | Cagliari: è sempre più Kilicshow! Bentornato al vero Prati

Semih Kiliçsoy esulta dopo il gol in Cagliari-Pisa | Foto Valerio Spano
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Queste le nostre valutazioni sulla prestazione fornita dai rossoblù di Fabio Pisacane in occasione della sfida esterna di Serie A, valida per il turno numero diciasette, vinta per 2-1 contro il Torino (clicca qui per la cronaca completa del match).

Caprile 6,5 – Una serie di ottime parate come da solito copione. Spaventano un po’ le sue uscite su rimesse laterali alte avversarie, ma l’idea per ripartire subito è interessante, anche se i brividi restano. Per il resto è la solita certezza rossoblù, come quando su Zapata nel finale chiude lo specchio con la manona.

Zappa 6 – Fatica quando deve inseguire con ordine con il Torino che prova a prenderlo, a volte con successo, alle spalle. Meglio quando deve accompagnare l’azione dei suoi.

Deiola 7,5 – Fa la solita prestazione stagionale quando serve: da leader. Difende con ordine, cattiveria (sana) e attenzione, e soprattutto dà costantemente quei richiami e quei consigli (anche a voce alta) che servono a una squadra ancora giovane o con calciatori che non si conoscono a memoria, visti i tanti esperimenti dovuti all’emergenza in infermeria. L’intervento che dà il via alla rete di Kilicsoy è il simbolo dello spirito che deve avere questa formazione per salvarsi.

Luperto 7 – La sua gestione, a chi scrive, lascia alcuni dubbi. Lui da professionista, anche se forse con la valigia sulla porta, fa una prestazione importante. Quando lui sbanda, sbanda tutto il Cagliari. Per fortuna succede solo in un paio di occasioni. Questo fa capire anche quanto pesi la sua esperienza per un reparto giovane e sperimentale. Proprio per questo il suo eventuale addio non potrà essere a cuor leggero.

Palestra 6,5 – Ormai è temuto in tutta la Serie A e si vede. Gli avversari gli mettono preventive forti, evitano di lasciargli campo e lo fermano con le cattive maniere. Nonostante questo resta l’uscita certa del Cagliari e quando può spingere trema qualsiasi difesa avversaria.

Adopo 7 – In un centrocampo tutto da testare e in un momento personale non troppo esaltante per le prestazioni recenti, toglie fuori dal cilindro una prestazione di intensità e fisicità. Quella che serve per permettere al Cagliari di subire il giusto ma non perdere il timone anche nei momenti di massima tempesta avversaria. Questa è la versione dalla quale ripartire per un 2026 da protagonista, come può essere.

Prati 7 – Partita di lotta e di governo. Doveva mandare un messaggio nell’emergenza a Pisacane e lo manda forte e chiaro. Non solo il gol ma anche una buona amministrazione con il Cagliari in possesso e il giusto spirito in non possesso (dall’83’ Obert SV – Dentro nel finale per alzare il muro, senza perdere i piedi buoni in caso di costruzione da dietro o rapida ripartenza).

Mazzitelli 6 – Non giocava titolare da più di un anno e si vede nei dettagli e in alcuni momenti in cui serve un extra di intensità. A parte questo però fa la partita di sostanza che serve, ogni tanto rincorre ma alla fine se la cava con mestiere (dal 72′ Cavuoti 6 – Entra in una situazione scottante, ma non trema. Importante segnale che manda per se stesso e per il suo allenatore).

Idrissi 6,5 – Dalla metà campo in su fa una partita da 7,5. Paga qualcosa in impostazione dal basso e in marcatura, ma dimostra di essere anche più di un’alternativa per questa formazione. Poi chi vi scrive fatica a capire come non si possa dare un rigore come quello che subisce a inizio partita.

Gaetano 6 – Partita di sacrificio. Deve fare da collante tra i reparti ed è una condizione che non sempre lo esalta. Dà una mano in difesa nel primo tempo ed è bravo a scambiare bene con Idrissi e Kilicsoy, e infatti oltre ai gol è lui ad essere presente nelle altre azioni pericolose dei sardi. Cala un po’ alla distanza e Pisacane lo richiama (dal 68′ S. Esposito 6 – Entra per dare profondità e qualità, si sbatte. Curioso capire come reagirà dopo quella che a giochi fatti sembra una panchina per svegliarlo da certe scelte superficiali, come quelle fatte nel finale con il Pisa).

Kilicsoy 8 – Mamma mia che gol! Paga un po’ il dover fare reparto da solo per gran parte della partita, ma quando i compagni gli chiedono di giocare a calcio lui risponde sempre presente. Inizia a essere in condizione e si vede anche nella battaglia e nella difesa del pallone. Poi c’è il gol. Se lo inventa praticamente da solo e fa un’azione incredibile. La classe d’altronde è la specialità della casa. Averlo in condizione ora è perfetto (dal 72′ Borrelli 6 – Deve mettere dentro sponde e fisico per tenere alto il Cagliari e quando deve fare questo gioco ha pochi rivali).

Allenatore: Fabio Pisacane 7 – Dopo il pareggio contro il Pisa, che aveva lasciato più di una scoria, aveva chiesto ai suoi un’altra mentalità, definendo anche il suo spogliatoio ingenuo. I suoi, con tantissime assenze, vanno sotto, sbandano e poi ritornano alla grande con reazione e testa. Una vittoria che pesa tanto, per la classifica e ancora di più per la testa e il morale. Ora spetta a lui trovare costanza, per un Cagliari che ancora va troppo a folate, ma che piace.

 

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