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Le Pagelle | Cagliari: Dossena fa e disfa, serata no per Luvumbo

Zito Luvumbo in Juventus-Cagliari | Foto Valerio Spano
Zito Luvumbo in Juventus-Cagliari | Foto Valerio Spano
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Le nostre valutazioni sul Cagliari di Claudio Ranieri dopo la sfida di Serie A in casa della Juventus dell’ex rossoblù Massimiliano Allegri. Sfida conclusasi con la sconfitta dei sardi per 2-1 (clicca qui per la cronaca completa del match di Torino).

Scuffet 6 – Qualche buon intervento nella ripresa, dopo un primo tempo quasi da spettatore non pagante se escludiamo un’uscita attenta ma non difficile su Kean. Il suo merito più grande sembra quello di dare maggiore fiducia a tutto il reparto, anche se ancora insieme ai compagni c’è tanto da lavorare sulle palle inattive.

Zappa 5,5 – Cuore e imprecisione. Sembra un capitolo di Cioè, per usare un paragone da vero boomer. Ci mette tanta forza di volontà ma spesso sbaglia in marcatura e soprattutto in uscita con la palla al piede. Aspetto non da poco per chi con la propria verve dovrebbe dare fiato e potenza alle transizioni rossoblù.

Goldaniga 6 – Faccia pulita e vena aperta che non nasconde la voglia di rifarsi con una prova in una sfida di fascino dopo lo sfortunato scivolone contro il Genoa. Parte molto attento e poi paga qualcosina nei dettagli quando la Juventus attacca con maggiore costanza. Dettagli che in questo sport fanno la differenza.

Dossena 6,5 – Contraerea. Vista la delicata situazione geopolitica del Mediterraneo gli Stati Uniti stanno prendendo in considerazione l’idea di piazzarlo al centro del Mare nostrum per provare a monitorare al meglio ogni singolo movimento. Stesso ragionamento che fa Ranieri che lo usa come silenziatore avversario. La Juventus però capisce come attaccarlo e sul gol di Bremer perde marcatura e tempo per tenere alta la linea insieme a Goldaniga. Uno dei pochissimi errori della sua prova, che per non far pesare troppo ripaga con un gran gol di testa per il 2-1 che riapre l’incontro. Solo il palo gli nega una splendida doppietta.

Augello 5,5 – Deve dare una ripulita agli aUgelli del gas perché di combustibile a tratti sembra arrivarne poco. Un po’ in difficoltà in ripiegamenti e ripartenze in rapidità. Per avere maggiore pericolosità il Cagliari ha bisogno della sua spinta costante. Altalenante anche in fase difensiva nel primo tempo. Nella ripresa pare più solido nelle due fasi. Può dare molto di più.

Makoumbou 5 – La partita lo avvolge, non però come calda coperta in una fredda notte piemontese ma più come pareti di una stanza troppo piccola che con il passare dei minuti si stringono ulteriormente addosso a lui. Fatica in chiusura e in costruzione, pur provando a giocare con meno tocchi del solito. Si disinteressa di Rugani che fa 2-0 su palla inattiva.

Prati 6 – Il Cagliari ha tra le mani un bel diamante da sgrezzare. A Torino Ranieri lo mette al centro del suo Cagliari con tanti compiti e lui risponde giocando a testa alta. Questo ragazzo va accompagnato e aspettato, anche nei momenti difficili che ci saranno, perché fa intravedere sprazzi di ottimo calcio.

Jankto 6 – Il ragazzo è bravo e si applica. Al contrario di quello che le professoresse dicevano alle nostre mamme nei colloqui di scuola, Jankto fa l’alunno modello di Ranieri contro i bianconeri. Quando i suoi sono in difficoltà spesso è lui ad accendere la luce con un recupero o una giocata. Anche se ogni tanto esagera andando sui passaggi a memoria. (dall’88’ Pavoletti SV – Dentro per la rumba finale, ma a Torino non c’è tempo per le favole).

Viola 6 – Si sente un uomo nuovo: un po’ psicanalista, da qualche settimana nuovamente trequartista, sicuramente un giochista. Sembra parte della meravigliosa canzone di Gaber Il Conformista. Ma in realtà le sue tante sfumature in campo sono un’assoluta qualità aggiunta per questa rosa per tutto il primo tempo. Nella ripresa finisce presto la benzina e Ranieri lo richiama anzitempo per provare a dare una scossa ai suoi (dal 67′ Oristanio 6 – Entra per allungare la squadra e dare qualità alle ripartenze rapide dei rossoblù. Quando può distendersi palla al piede fa quasi sempre male. Ha un buon impatto dal suo ingresso).

Petagna 6 – Parte per fare reparto da solo ma finisce per fare un po’ troppo da solo. Non per egoismo ma per necessità. Svaria, attacca la profondità e fa densità in area di rigore. Le cose migliori le fa quando si allarga e si apre per fare spazio ai compagni, ma quasi mai il Cagliari riesce a sfruttare la soluzione tattica perdendo il suo peso sulla rocciosa ultima linea bianconera. Per cambiare ritmo Ranieri lo sostituisce all’intervallo. Resta comunque una prova che conferma i passi in avanti a livello di condizione. (dal 46′ Lapadula 5,5 – Il bomber mascherato entra con foga, forse anche troppa nei contrasti. La difesa della Juventus però lo limita bene e lui punge pochissimo).

Luvumbo 5 – LuvumbNo. Stop errati, scelte di gioco sbagliate, dribbling non riusciti e pochissimi guizzi nell’attacco alla profondità con la palla al piede. Fa quasi tutto il contrario di quello che gli chiede Ranieri per la serata in casa della Juventus. Pochi giri di parole: non è giornata per l’angolano. E infatti esce anzitempo (dal 72′ Shomurodov 6 – Entra con altro piglio. Si vede che il ragazzo sta recuperando piano piano le gambe ma soprattutto la testa dei giorni migliori).

Allenatore: Claudio Ranieri 6 – I suoi giocano alla pari contro una big, finalmente, ma anche stavolta non riescono a vincere. Fatale la gestione delle marcature nei calci piazzati. Il rimpianto resta perché contro questa Juventus con un pizzico in più di attenzione potevano arrivare dei punti. Bisogna saper guardare al passo in avanti alla voce prestazione contro una grande, anche se qualcuno dei giocatori più attesi, vedasi Luvumbo su tutti, girano un po’ a vuoto.

Roberto Pinna

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