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Giorgio Altare esulta dopo il gol in Cagliari-Spal | Foto Luigi Canu

Le Pagelle | Cagliari: Altare è monumentale, Lapadula fa, disfa e decide

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Le nostre valutazioni sul Cagliari di Claudio Ranieri dopo la partita di Serie B, valevole per il ventiduesimo turno di campionato, tra i rossoblù e la Spal di Daniele De Rossi alla Unipol Domus. Partita conclusasi con il successo per 2-1 dei sardi grazie alle reti di Altare e Lapadula (qui la cronaca).

Radunovic 6 – Nel primo tempo è impegnato praticamente quasi esclusivamente nelle uscite e nella gestione con i piedi sui tanti lanci lunghi della Spal. Celia sul finire di frazione lo sorprende sul suo palo dopo una dormita evidente della difesa di Ranieri. Nel secondo tempo la Spal lo preoccupa solo con tiri da fuori, ci prova nel finale La Mantia di testa ma lui para comodo in tuffo a terra.

Altare 7,5 – Sale più in alto di tutti dopo appena un quarto d’ora di gara e fa esplodere la Domus di gioia. Per il resto il suo primo tempo è fatto di tante coperture, anche buone, in velocità. Con la Spal che tenta costantemente di partire alle sue spalle. In occasione della rete di Celia si fida troppo di Nandez e non accorcia. Nella ripresa trova anche la doppietta con un bel tiro piazzato ma la carica di Lapadula annulla tutto. In generale comunque la sua è una prova superlativa che lo rimette al centro del villaggio rossoblù dopo un periodo meno semplice. Bravo ad avere la mentalità per ricostruire mattoncino dopo mattoncino dopo l’errore commesso al Pisa e i fischi continui della Domus.

Dossena 6,5 – La Spal lo battezza a inizio gara come uomo da provare a sorprendere con i palloni tagliati verso la profondità. Non trema più di tanto se non in una girata di testa di Moncini, per il resto è abile a usare il fuorigioco a suo favore. Si rimette in mezzo ai tre con costanza nella ripresa e chiude con ordine. Nel finale si immola su Meccariello che ci prova da due passi deviando in angolo in maniera fondamentale. 

Capradossi 6 – Primo tempo senza particolari patemi, con Ranieri che lo prova a tratti anche come terzino quando passa al 4-3-3 prima di tornare al 3-5-2. Tante le sportellate, come da copione. Nella ripresa la musica non cambia e lui si conferma affidabile e in crescita. 

Nandez 6 – Curiosità nel vederlo nuovamente a tutta fascia. Con barba e garra sembra un piccolo De Rossi con la fascia rossoblù. Cala però a livello di focus tattico alla distanza. Nella rete di Celia si perde in malo modo l’avversario. Nel secondo tempo ci mette tanto cuore, rimediando in forza di volontà all’errore. Anche perché se il Cagliari ha un po’ di guizzo in manovra spesso è grazie al suo movimento continuo. In generale la sua sarebbe una prova tra i migliori ma quell’errore nel primo pesa nell’economica e poteva costare caro a un Cagliari sfortunato e sciupone in zona gol nella ripresa.

Lella 6 – Non è bello ciò che è bello, ma è bello ciò che è Lella. Dove lo metti sta e infatti passa il primo tempo a usare le cattive in transizione avversaria, con i ragazzi di De Rossi che anticipando un tempo di gioco però quasi sempre saltano il fraseggio nel mezzo alla caccia della profondità. A inizio ripresa per ridisegnare anche un po’ il suo Cagliari Ranieri lo richiama. Per lui una prova a metà, non tanto per colpe sue (Dal 46′ Zappa 6,5 – Entra con voglia e attenzione e dà brio al Cagliari in ripartenza e costruzione. Sul tramonto di gara in contropiede sfiora anche il gol). 

Makoumbou 5,5 – Nella prima frazione finisce nel frullatore di una gara dove lui deve fare costantemente da elastico e fatica a prendere posizione sui tanti inserimenti della Spal con gli uomini in mediana. A inizio ripresa prova ad alzare la qualità dei suoi tocchi con il Cagliari maggiormente in possesso. Ma i due tocchi famosi citati da Ranieri spesso sono almeno 4-5. In fase di non possesso invece insegue tanto. 

Kourfalidis 6,5 – Mette una palla al bacio per la rete di Altare a inizio partita. Confermando che in un Cagliari con tanta qualità sui piazzati anche lui può dire la sua. Lotta bene quando la Spal alza i giri del motore sempre nei primi 45′, pur concedendo qualcosa alla frenesia in costruzione. A inizio secondo tempo sempre su angolo da sua battuta nasce il gol, con Alfonso che si trascina dentro il pallone, annullato perché la palla in aria è uscita dal terreno di gioco. In generale la sua è una buona prova, che manda anche un messaggio al mercato: il Cagliari ha in casa un ottimo prospetto per la mediana. (dal 79′ Rog SV – Minuti incoraggianti per riprendere confidenza con il campo, la condizione migliore però è lontana. Nel finale si divora un gol che sarebbe servito al suo morale)

Azzi 6 – Prova la sberla a inizio gara dai 30 metri e la palla esce di poco. Per il resto bada molto al sodo e il Cagliari fatica a sfruttare la sua corsa per uscire palla al piede sulla corsia mancina per praticamente tutto il primo tempo. Spinge di più nella ripresa, ci prova a inizio frazione e poi pennella l’assist per Lapadula al 31′ del secondo tempo. (dall’83’ Obert SV – Entra nel finale per evitare sofferenze di troppo).

Luvumbo 5,5 – Nella prima frazione cerca di farsi odiare il più possibile dagli avversari, tra sgroppate e punizioni furbe conquistate. Con Meccariello e Zanellato che vorrebbero portarlo a confessare in una chiesa sconsacrata. Poco incisivo però negli ultimi metri con i rossoblù che oltre al gol di Altare nel primo tempo non innescano le due punte. Nella ripresa prova qualche guizzo ma fatica tanto a trovare la sua giusta posizione in questo Cagliari che ha perso l’attacco sulla fascia che lo valorizzava (Dal 73′ Falco 6 – Entra sapendo di giocarsi tanto del suo futuro, sprinta bene in ripartenza ma è nervoso sulla prima punizione che prova a calciare direttamente in porta e che manda alta non di poco. Poi ha una grande occasione a tempo scaduto ma non trova la rete. Avrà modo di dire ancora la sua?). 

Lapadula 7 – Sbraccia, sbuffa, si getta su ogni pallone. E chiede anche due rigori, senza ottenerli. Nel primo tempo sembra di vederlo all’opera al Massimo per quanto è teatrale. Che nessuno però dica che non si sbatte per la squadra. Nella ripresa sbatte anche troppo, fa strike su due difensori e portiere e costa l’annullamento della doppietta per Altare. Chi la dura la vince però e infatti poco dopo è lui a metterla dentro in spaccata, con tocco prima di testa e poi di ginocchio, su cross di Azzi.

Allenatore: Claudio Ranieri 6,5 – Cambia il Cagliari tanto a gara in corso, i suoi vanno a folate ma nella ripresa meritano ampiamente i tre punti. Bravo lui a leggere le situazioni e a continuare la striscia di vittorie in casa. Questo Cagliari se impara a correre anche in trasferta tornerà a far paura a tanti. Bello ed emozionante l’abbraccio con De Rossi.

Roberto Pinna 

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