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Il veterano Daniele Bianchi col mister Stefano Udassi | Foto di Alessandro Sanna

Latte Dolce, ambizioni ridimensionate?

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L’analisi sul momento attraversato dal Latte Dolce di Stefano Udassi, alle prese con una crisi di risultati che ha provocato la reazione della società di via Leoncavallo.

“Stop ai sogni, iniziamo a pensare all’obiettivo primario di questa stagione, la salvezza”. Parole di Adriano Fantoni, direttore generale del Latte Dolce, pronunciate nella sala stampa del Vanni Sanna dopo la sconfitta dei biancoblù contro il Latina, la terza consecutiva. Dichiarazioni riportate dalla Nuova Sardegna in edicola, che fanno rumore: il club di via Leoncavallo, per bocca di uno dei suoi dirigenti, ammette il fallimento e rinuncia alla parte nobile della classifica? Le parole di Fantoni suonano più come un monito al gruppo guidato da Stefano Udassi, che dopo il ko nel derby aveva parlato di “spensieratezza da ritrovare”. Curiosamente, le stesse parole usate ieri da Mariotti nel post-gara di Budoni, dopo un secondo tempo non esemplare dei suoi. Cabeccia e compagni continuano a non riuscire nelle ultime settimane a svegliarsi dal torpore che sembra averli colpiti: sei sconfitte sulle sette totali sono arrivate nelle ultime 10 partite, di cui due contro squadre non irresistibili come Tor Sapienza e Lanusei. Peraltro fuori casa, senza poter dare le (giuste e sacrosante) responsabilità al manto di gioco del Vanni Sanna, dove il Latte Dolce è caduto negli scontri diretti per le zone alte della classifica contro Ostiamare e Torres, fino al ko di ieri che ha rimesso in corsa anche il Latina. Ma cosa è successo alla squadra di Udassi?

RENDIMENTO INATTESO – “Da un po’ le cose non ci stanno girando per il verso giusto: la verità è che non si riesce più a portare a casa il risultato e bisogna essere realisti. Cosa fare? Abbassare la testa e pensare solo a lavorare”. L’analisi di Fantoni è schietta, fin troppo per una società abituata a difendere l’operato di staff e squadra. Un mercato stellare, che ha portato in biancoblù autentici top player della categoria, come Nuvoli, Molino e Virdis, senza dimenticare le conferme di quasi tutto il gruppo dello scorso anno e il prestito di Nino Pinna dal Cagliari. Arrivi che hanno sicuramente portato ad alzare l’asticella delle aspettative sul campionato: l’arrivo di Virdis ha dato a Udassi un centravanti da 15/20 gol a stagione – dopo il flop Cinque, rispedito velocemente al mittente – e il rendimento del bomber di Bono è pienamente in linea, visto che finora ha segnato 9 reti. Ma del Latte Dolce che aveva iniziato alla grande la stagione, iniziando con la vittoria di misura nel derby con la Torres e capace di 6 vittorie consecutive dopo lo stop a Latina, sembra essere rimasto ben poco. È un fatto che ieri Udassi, per cercare di ribaltare il risultato, si sia affidato a Palmas, Fini e Marcangeli, lasciando in panchina Daniele Molino, non certo un calciatore qualunque anche alla luce dell’investimento economico sostenuto dal club per strapparlo alla Sanremese.

RIMONTA, QUESTA SCONOSCIUTA – Insomma, qualche ingranaggio sembra essersi fermato e i risultati sono lo specchio di questo. Sfortuna, imprecisione o mancanza di idee? C’è un dato statistico interessante: nelle 10 vittorie fin qui fatte segnare da Cabeccia e compagni, sono sempre stati i biancoblù a passare in vantaggio, a volte trovando anche il raddoppio. Le rimonte, invece, non sembrano essere pane per il Latte Dolce, come dimostrano le 7 sconfitte di cui 4 senza andare a segno. Quasi come se mancasse la capacità di ribaltare il match sul piano del ritmo e dell’intensità, caratteristiche invece proprie della Torres, che ora guarda i cugini dall’alto in basso e con 9 punti in più. Un qualcosa che in pochissimi (per non dire quasi nessuno) si aspettavano a inizio stagione, per tutta una serie di motivi. Un mercato invernale che non ha portato rinforzi, per scelta voluta: una decisione che in queste settimane sembra pesare più del dovuto, con la doppia e contemporanea assenza di due pilastri come Nuvoli e Antonelli e con ben 9 under su 18 elementi inseriti a referto da Udassi.

Considerando gli investimenti iniziali del gruppo Abinsula-Matica, che avevano posizionato il Latte Dolce come possibile rivale della Turris per la promozione diretta, non si può certo dire che il quarto posto a 13 lunghezze dai campani possa far piacere alla società. A maggior ragione se dall’altra parte della città si sta realizzando un mezzo miracolo, nonostante un gruppo con tanti giovani di belle speranze e, soprattutto, costruito con un budget decisamente inferiore. Ma si sa, in questi casi è sempre il campo l’unico giudice. E, per quanto riguarda il rendimento sul terreno di gioco, in questo momento sembra non esserci partita.

Francesco Aresu

 
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