Un bivio da prendere, una strada ancora tutta da percorrere. L’Arzachena di mister Cerbone ha ripreso a correre dopo la lunga pausa forzata a causa dei diversi casi di positività emersi prima di Natale nella rosa degli smeraldini.
Un rientro partito con la vittoria interna contro la Vis Artena e proseguito con la sconfitta esterna sul difficile campo della capolista Monterosi. Ora il calendario presenta la sfida al Carbonia, domenica al Pirina, ma soprattutto per l’Arzachena ci sono ancora tre gare da recuperare. Tre partite utili per capire se i biancoverdi dovranno guardarsi soprattutto le spalle in stagione oppure se Molino e soci potranno sognare qualcosa di più di una semplice salvezza.
Attacco – Per consolidare la squadra smeraldina in maniera importante la società ha iniziato il mercato con l’acquisto del difensore ex Torres Andrea Congiu, a cui è seguito poi il tesseramento dell’ex Latte Dolce e Cagliari Emanuele Fini, figlio dell’ex rossoblù Michele. Mentre sul piano delle uscite è stato l’attaccante brasiliano Alessandro Padovani Celin a salutare la squadra. Per il classe ‘89 di Catelo c’è già pronta una nuova esperienza al Real Giulianova, sempre in Serie D ma nel girone F. Una mossa nel pacchetto offensivo che potrebbe nelle prossime ore far spazio a un acquisto di peso da parte dell’Arzachena nel reparto. Anche se più in generale la squadra smeraldina potrebbe piazzare 2-3 colpi a effetto prima della fine della settimana. Per il ruolo di centravanti uno dei profili che piacciono maggiormente è quello di Antonio Mesina. Il bomber ex Arezzo e ora alla Torres sta faticando ad entrare alla perfezione negli schemi del nuovo allenatore Graziani e all’Arzachena, che già provò a riportarlo in Sardegna questo autunno quando la punta ex Castiadas scelse poi Sassari, il profilo del classe ‘93 sembra quello ideale per dare un centravanti di peso e di esperienza al gruppo di Cerbone.
Mesina – Su Mesina, dopo la panchina tattica di domenica, si sta concentrando l’interesse di diverse squadre, sarde ma non solo. La Torres su di lui ha scommesso tanto solo qualche mese fa e prima di privarsene vuole essere convinta di non compiere una mossa sbagliata. Vista anche la classifica che non permette errori ai rossoblù. I sassaresi però starebbero già studiando alcune alternative. Su tutte piace il nome di Nicolò Buso, nipote di Renato. Classe 2000 cresciuto nelle giovanili della Roma e del Cesena ma soprattutto vero e proprio gioiellino del Sestri Levante con il quale ha giocato 12 partite e segnato 8 gol. Si tratta di un attaccante moderno, in grado di giocare come terminale offensivo ma anche come seconda punta e all’occorrenza anche da esterno. Sulla carta una buona spalla per il play offensivo che Graziani ha trovato in Ponsat nelle ultime gare.
Roberto Pinna