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L’angolo dell’avversario | Olbia, alla scoperta dell’Imolese

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Nuovo turno di campionato, nuovo avversario. L’Olbia vola a Imola, dove nella gara valida per la dodicesima giornata del Girone B di Serie C, affronterà l’Imolese alle ore 14:30 di domenica 6 novembre, presso lo Stadio “Romeo Galli” (qua i numeri della sfida). Quella che i ragazzi di Occhiuzzi affronteranno sarà un’Imolese completamente rinnovata, per quanto riguarda i quadri dirigenziali. È infatti recentissima l’ufficialità del passaggio di consegne tra l’ormai ex presidente Antonio De Sarlo e il nuovo patron, l’agrigentino Giuseppe Deni. Che non rivestirà però il ruolo lasciato vacante da De Sarlo, in quanto è già presidente dell’Akragas, società siciliana che milita nel campionato di Eccellenza. Durante la conferenza di insediamento del 3 novembre 2022, riportata sui canali ufficiali della società, Deni ha rivelato che a breve sarà comunicato il nome del nuovo presidente. La nuova dirigenza ha dichiarato di avere in mente un percorso ben definito per rafforzare la società, anche attraverso l’ingresso di gruppi di investitori cinesi e americani interessati all’Imolese. I tifosi romagnoli possono iniziare a sognare in grande. L’imprenditore campano De Sarlo lascia dunque il timone dei rossoblù dopo aver rilevato la società nel luglio del 2021. I romagnoli sono alla quinta stagione consecutiva in Serie C, dopo che nel 2017/2018 hanno riconquistato il professionismo dopo ben tredici anni di assenza. E la prima stagione da neopromossa è stata da favola. I rossoblù hanno concluso al terzo posto del proprio girone, guidati in panchina da Alessio Dionisi, oggi allenatore del Sassuolo. Hanno così disputato i playoff, uscendo in semifinale per mano del Piacenza, ma togliendosi la soddisfazione di avere eliminato ai quarti il Monza targato Berlusconi. Se nelle stagioni successive ha sempre terminato nelle zone basse della classifica, quest’anno l’Imolese è partita molto bene, sorprendendo molti e portandosi, al momento, a soli tre punti dai playoff. Andiamo dunque a scoprire gli avversari dell’Olbia nel prossimo turno.

L’allenatore e il modulo

E uno dei principali artefici di questo inizio di stagione è Mauro Antonioli, sulla panchina dei romagnoli dal luglio 2022. Da giocatore ha vestito per quattro stagioni la maglia del Chievo Verona, con il quale ha giocato anche in Serie B agli ordini di Malesani, insieme a Lorenzo D’Anna e Maurizio D’Angelo, due dei pilastri del cosiddetto “Chievo dei miracoli” di Delneri in Serie A. Da allenatore, dopo alcune esperienze in Serie D, riesce ad approdare tra i professionisti nel 2017/2018 alla guida del Ravenna, che aveva portato alla promozione la stagione precedente, dopo aver vinto il girone di Serie D proprio davanti all’Imolese. Il modulo più utilizzato in carriera è il 3-5-2, che Antonioli sta riproponendo anche con la sua Imolese.

La rosa

I rossoblù vantano uno degli organici più giovani del girone, con un’età media pari a 22,6 anni. E i romagnoli lavorano proprio bene su questo tipo di mercato, sia in entrata che in uscita. Come dimostra Matteo Angeli, difensore classe 2002 acquistato in estate dal Bologna e girato in prestito al Renate. La sua è stata anche una perdita in ottica realizzativa, visto che nella stagione scorsa ha messo a segno ben 7 gol, il migliore dell’Imolese. Sono stati tanti i gol persi in estate, con gli addii anche di Leonardo Benedetti, in forza al Bari, e Matteo Liviero, acquistato dalla Torres. La società si è dunque mossa per rimediare alla situazione, andando anche a prendere in prestito dei giovani molto promettenti da diverse squadre di Serie A, attingendo principalmente ai vivai di Bologna e Spezia. Sono numerosi inoltre gli elementi pescati dalla Serie D. Andiamo dunque a conoscerli, reparto per reparto.

Tra i pali

Gian Maria Rossi, portiere e capitano dell’Imolese, in questo campionato ha sempre giocato da titolare tranne in due occasioni, dove in porta è andato il giovanissimo Marco Molla (un rigore parato in stagione), in prestito dal Bologna. Rossi, arrivato in Romagna nel 2017, è una vera e propria bandiera della squadra e vanta, prima della gara contro l’Olbia, 128 presenze con i rossoblù. Il portiere, alla guida della difesa più battuta del campionato, è riuscito comunque a tenere inviolata la porta in tre occasioni.

La difesa

Al centro della sua linea a tre Antonioli non ha mai fatto a meno di Davide Zagnoni, arrivato in estate dal Lentigione, squadra di Serie D della quale era capitano. Alla prima stagione tra i professionisti, Zagnoni (classe 1995), cresciuto nel Parma, è un buon centrale difensivo che all’occorrenza può giocare anche davanti alla difesa. Molto abile nel farsi trovare pronto sui calci piazzati, nella scorsa stagione in Serie D ha messo a segno la bellezza di 10 gol, davvero non male per un difensore. Un altro nato nel ’95 sul quale Antonioli fa molto affidamento è Fabio Eguelfi, terzino sinistro scuola Inter dotato di buona corsa. Nonostante non sia il suo ruolo naturale, Eguelfi si sta ben adattando a fare il terzo della difesa, con anche la possibilità di giocare da esterno di centrocampo. Cresciuto nella Primavera nerazzurra insieme a Duncan e Benassi (oggi alla Fiorentina), oltre che a Bianchetti (capitano della Cremonese), Eguelfi ha alle spalle qualche sporadica presenza in Serie B con diverse maglie ed è reduce da una passata stagione non brillante trascorsa al San Fernando, nel terzo livello del calcio spagnolo. Tra gli altri difensori più impiegati da Antonioli c’è Laurens Serpe, classe 2001 in prestito dallo Spezia. In possesso del doppio passaporto italo-olandese, è cresciuto nel settore giovanile del Genoa, nel quale è entrato all’età di otto anni. Difensore centrale molto alto (1,93m) del quale si parla molto bene, Serpe eccelle nel colpo di testa e nella marcatura, ma è dotato anche di discrete doti di impostazione. A completare la linea difensiva ci sono i classe 2001 Nicolò Milani, in prestito dall’Atalanta e Cristian Cerretti, terzino destro che sta giocando o come centrale difensivo o da laterale di centrocampo, arrivato dallo Spezia.

Il centrocampo

Il quintetto di centrocampo non è mai stato uguale per più di due partite. Tanti gli interpreti impiegati da Antonioli, anche grazie alla duttilità di molti dei suoi ragazzi. Uno dei più utilizzati fino ad ora è stato Nicholas Bensaja, mezzala arrivata in estate dalla Lucchese. Per lui si tratta di un ritorno ad Imola, dove ha fatto parte dell’esaltante stagione 2018/2019 con Dionisi in panchina. Il centrocampista romano è uno degli elementi più esperti dei romagnoli (27 anni) e ricopre un ruolo importante non solo in campo, ma anche a livello di spogliatoio, dove aiuta i tanti giovani alla prima esperienza della categoria (più di 180 le presenze in Serie C per lui). Altro centrocampista esperto è Matteo Zanini, arrivato in estate dalla retrocessa Paganese. Per lui numerose esperienze in Serie C con maglie importanti come Cosenza, Catanzaro, Lucchese e Reggiana. Giocatore duttile, può ricoprire il ruolo di esterno destro di centrocampo o di mezzala. In stagione ha già realizzato un gol e un assist, entrambi nell’ultimo turno, risultando decisivo per la vittoria sul campo della Fermana (1-2). Zanini ha però macchiato la sua ottima prestazione con un cartellino rosso rimediato per condotta violenta. La squalifica sarà di due gare. Una buona notizia per l’Olbia, con l’Imolese che perde uno specialista dei calci da fermo. Sarà assente domenica anche Gianmarco De Feo, scuola Milan, che sconterà l’ultima delle tre giornate di squalifica, rimediate per una condotta analoga al compagno di squadra. Altro piccolo sorriso per Occhiuzzi, che non dovrà preoccuparsi di uno dei giocatori più pericolosi dei romagnoli. L’estrosa ala destra, impiegata anche nella zona centrale del campo, ha infatti fino ad ora segnato due gol e servito un assist. Scelte quasi obbligate dunque per Antonioli, che con alte probabilità schiererà al centro del campo l’imponente centrocampista Fabio Castellano, arrivato dopo la stagione alla Pistoiese. Cresciuto nell’Atalanta, ha una buona esperienza alle spalle in Serie C, dove ha vinto il campionato con la Juve Stabia nel 2019. Per lui qualche presenza anche in Serie B con Pro Vercelli e Ascoli. Prevedibile anche l’impiego dei giovanissimi Manuel Zanon, arrivato dalla neopromossa Giugliano, e Filippo Faggi, acquistato anche lui da una formazione di Serie D, il Mezzolara. Potrebbe prendere parte alla gara anche Christopher Attys, arrivato a titolo definitivo dall’Inter, che ha giocato i minuti finali della gara di Coppa Italia persa contro il Padova, dopo che è stato a lungo fuori per un problema alla spalla. Giocatore alto, ma comunque agile, Attys è dotato di buone doti sia di controllo palla che di visione, rendendolo perfetto per essere il perno del centrocampo, ma capace anche di giocare più avanzato. Capitolo esterni. A sinistra si sono alternati Giuseppe Agyemang e Ebenezer Annan. Agyemang (classe 2002), arrivato dal Lentigione come Zagnoni, è cresciuto nelle giovanili del Bologna e questa è la sua prima esperienza tra i professionisti. Nasce come terzino sinistro, ma sta ricoprendo con buona continuità il ruolo di esterno di centrocampo, grazie alla sue qualità di velocità e forza, abbinate ad una grande progressione e buone doti tecniche. Sempre proveniente dal Bologna, ma in prestito, Annan condivide con Agyemang anche età e caratteristiche tecniche e tattiche. Anche lui alla sua prima stagione da professionista, ha alle spalle una presenza in Serie A in Verona-Bologna del 2022, quando Mihajlovic lo buttò nella mischia nell’ultimo terzo di partita. A destra, oltre ai già citati Cerretti e Zanini, ha giocato anche Gianluca Scremin, terzino destro arrivato a titolo definitivo dallo Spezia. Come i suoi colleghi della fascia sinistra, anche Scremin (2003) è alla prima esperienza come professionista.

L’attacco

A guidare il reparto più giovane dei romagnoli c’è Ognjen Stijepovic, miglior realizzatore con tre gol. Anche lui proveniente dallo Spezia, in prestito, l’attaccante montenegrino ha iniziato la sua carriera in patria, dove ha attirato le attenzioni della Sampdoria, che lo ha portato in Italia. Per lui anche la soddisfazione dell’esordio in Serie A nel 2018, agli ordini di Marco Giampaolo. In Lega Pro ha vestito le maglie di Pistoiese, Alessandria e Grosseto. Attaccante molto fisico e dotato di un mancino potente e preciso, Stijepovic è uno specialista dal dischetto, con due rigori messi a segno in stagione. In coppia con il montenegrino ha spesso giocato Pasquale De Sarlo, che però sarà fuori a lungo a causa di un problema al ginocchio. Dunque il secondo elemento dell’attacco sarà probabilmente uno dei due figli d’arte presenti in rosa. Sembra essere favorito Matias Fonseca, attaccante italo-uruguaiano cresciuto nelle giovanili dell’Inter, da dove proviene in prestito e dove ha potuto allenarsi con Lukaku e Lautaro, suo modello. Figlio di Daniel Fonseca, ex Cagliari, Napoli, Roma e Juventus, Matias è alla seconda esperienza in Serie C, dopo quella alla Pergolettese. In campionato ha già segnato due gol giocando quasi sempre spezzoni di partita, sfruttando al massimo la sua velocità e le ottime capacità di inserimento. Doti che fanno di lui una seconda punta ideale per affiancare Stijepovic, unite ad un buon dribbling e ad una propensione al pressing e al sacrificio per la squadra. L’altro figlio d’arte è Mattia Pagliuca, più piccolo di Fonseca di un anno (2002). Figlio di Gianluca Pagliuca, portiere campione d’Italia con la Sampdoria e vincitore della Coppa UEFA con l’Inter, oltre ad altri titoli, Mattia Pagliuca proviene in prestito dal Bologna, altra squadra che ha visto il padre come protagonista. Anche lui come molti suoi compagni di squadra è alla prima esperienza tra i professionisti, dove deve ancora trovare il gol. Nato come mezzala, Pagliuca, a detta dell’esperto giudizio del padre, può ricoprire diversi ruoli dal centrocampo in su, grazie a grande capacità di corsa e resistenza. Dal papà Gianluca non solo complimenti, ma anche consigli su cosa e come migliorare: “Deve migliorare il tiro e credere più in sé stesso. C’è chi lo paragona a Lamberto Zauli, per modo di correre e fisicità. In campo caratterialmente è ancora discontinuo, fuori ha grandi qualità umane e ha un carattere molto solare”.

Andrea Finiu

TAG:  Olbia Serie C
 
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