agenzia-garau-centotrentuno
Un'esultanza di squadra del Gubbio | Serie C

L’angolo dell’avversario | Olbia, alla scoperta del Gubbio

Scopri il nostro canale su Telegramle-notizie-di-centotrentuno-su-telegram
sardares
sardares

Nuovo turno di campionato, nuovo avversario. Per l’undicesima giornata del Girone B di Lega Pro l’Olbia accoglierà al “Nespoli” la capolista Gubbio. Gli umbri sono una delle sorprese del campionato, se non la principale. I rossoblù, che dall’inizio del nuovo Millennio hanno sempre giocato tra i professionisti (tranne per una parentesi in Serie D nel 2015/2016), hanno anche militato per la seconda volta in Serie B nella stagione 2011/2012. Nella rosa di quel Gubbio era presente Daniele Ragatzu, che chiuse la stagione con un solo gol realizzato. Vestivano la maglia umbra anche i due ex Cagliari Simone Benedetti e Niccolò Giannetti, oltre a Mario Rui, elemento importante del Napoli di Spalletti. Nella scorsa stagione il Gubbio ha terminato al settimo posto in classifica, arrivando poi fino al secondo turno dei playoff, dai quali è stato eliminato in seguito al 2-2 maturato sul campo del Pescara. In questa stagione la squadra dell’ambizioso presidente Sauro Notari (alla guida del Gubbio dal 2014) è partita come meglio non potesse desiderare. Andiamo dunque a scoprire gli avversari dell’Olbia nel prossimo turno.

L’allenatore e il modulo

In estate la panchina dei rossoblù ha trovato un nuovo padrone: Piero Braglia. L’allenatore toscano, il più esperto del girone con i suoi 67 anni, è uno degli allenatori più vincenti della Serie C. Ha infatti ottenuto 5 promozioni e una Coppa Italia di Lega Pro. Una certezza per chi brama il salto di categoria. Allenatore estremamente preparato, intelligente, Braglia non adotta un modulo fisso, ma è abile a cucire su misura il giusto vestito tattico in base agli uomini a disposizione. E i fatti gli danno ragione, con ben dieci giocatori del Gubbio a segno in questo inizio di stagione (qua gli altri numeri degli umbri). La forza del gruppo. In questo avvio di stagione gli umbri sono scesi in campo con diversi schieramenti. Il più usato è stato il 4-2-3-1, ma Braglia ha optato anche per il centrocampo “a rombo” o per la difesa a tre. Nelle ultime due gare il Gubbio è sceso in campo con il 3-4-1-2, che ha portato a due vittorie. Da vedere come Braglia disporrà i suoi sul prato del “Nespoli”.

La rosa

Tanta gioventù nella squadra costruita dal Direttore Sportivo Michele Mignemi, a Gubbio dalla scorsa stagione. Sono numerosi i giocatori nati dal 2000 in poi che fanno parte della rosa umbra. Di questi ben sei hanno già trovato il gol in campionato. La squadra in estate ha dovuto salutare il suo migliore realizzatore della stagione passata, Samuele Spalluto, tornato alla Fiorentina dopo il prestito (ora alla Ternana). Ma il presidente Notari ha investito con decisione per sopperire a questa perdita, probabilmente migliorando addirittura il reparto con dei giocatori importanti per la categoria. Al gruppo di Braglia non manca però di certo l’esperienza, con alcuni elementi che vantano numerose presenze in Serie C. Andiamo dunque a conoscerli, reparto per reparto.

Tra i pali

Il titolare è Raffaele Di Gennaro. Cresciuto, dal 2002, nelle giovanili dell’Inter, si mise in mostra nel 2011 nella Primavera guidata da Andrea Stramaccioni. Con quella squadra vinse il campionato e la NextGen Series contro l’Ajax. Nella finale contro gli olandesi fu protagonista ai rigori, parandone uno. Nel corso della sua carriera ha confermato questa sua propensione a neutralizzare i tiri dal dischetto, fermando 8 rigori. Per lui in carriera tanta Serie B, con Cittadella, Latina, Ternana e Spezia. Buone esperienze anche in Serie C con Catanzaro e Pescara, dal quale è arrivato in estate. Portiere di sicuro talento e affidamento, durante la sua esperienza all’Inter ha potuto allenarsi più volte con una leggenda come Julio Cesar, visto come un modello dal portiere rossoblù. E avrà fatto suo qualche piccolo segreto del portiere brasiliano, visto che Di Gennaro in questo inizio di campionato ha collezionato ben 7 reti inviolate sulle 10 partite giocate.

La difesa

La difesa del Gubbio è non solo la migliore del campionato (5 gol subiti), ma contribuisce in modo decisivo anche alla manovra offensiva. Un buon numero di gol e assist sono infatti arrivati dai ragazzi del reparto arretrato. Come detto, la linea difensiva di Braglia può variare da quattro a tre uomini. Nelle ultime gare è sceso in campo il trio composto da Portanova, Signorini e Bonini. Denis Portanova (2001) è figlio e fratello d’arte. Il padre Daniele infatti ha giocato per anni in Serie A con le maglie di Bologna, Siena e Genoa. Il fratello Manolo, ex Juventus, milita attualmente nel Genoa. Portanova è una pedina importante per Braglia, in quanto può giocare sia in coppia con un altro centrale di difesa, sia come terzo di una linea a tre. Cresciuto nelle giovanili di Bologna e Torino, è alla sua seconda stagione tra i professionisti, dopo l’esperienza alla Pistoiese. Giocatore molto elegante e bravo con la palla tra i piedi, nella Primavera era il rigorista della squadra. Sa rendersi pericoloso anche in area avversaria, come testimonia il gol di testa segnato contro la Fermana.

Dal 2020 al Gubbio, il capitano Andrea Signorini è la guida esperta della squadra, avendo superato le 250 presenze in Serie C e con un’esperienza in Serie B con il Cittadella. Federico Bonini, classe 2001 in prestito dall’Entella, è un po’ il jolly difensivo del Gubbio. Ha infatti giocato tutte le partite in campionato alternandosi tra il ruolo di terzino sinistro e quello di centrale nella difesa a tre. Dotato di un buon mancino, si spinge spesso in avanti alla ricerca della conclusione da fuori area. Ed è proprio in questo modo che ha realizzato la sua unica rete in campionato. Alex Redolfi completa il pacchetto dei centrali. Scuola Atalanta, l’esperto difensore ha già vinto un campionato di Serie C, nel 2016/2017 con la Cremonese di Tesser. Quando Braglia ha scelto la difesa quattro, sono due i terzini che si sono alternati a destra. Francesco Corsinelli, arrivato dalla Lucchese, è cresciuto nelle giovanili del Genoa e ha superato le 150 presenze in Serie C vestendo anche le maglie di Bari e Piacenza. Sono già due gli assist in stagione per lui. Anche l’altro terzino destro, Gabriele Morelli, ha contribuito alla causa umbra con un assist. Arrivato in estate dal Messina, è cresciuto nelle giovanili del Livorno, con il quale ha vinto il campionato di Serie C nel 2017/2018. Nelle ultime due gare entrambi hanno giocato sulle fasce del centrocampo di Braglia.

Il centrocampo

È il reparto più esperto della squadra, con giocatori duttili che possono adattarsi in più ruoli. Come centrocampisti centrali, davanti alla difesa, solitamente vengono impiegati Rosaia, Toscano e Bulevardi. Nessuno di loro scende sotto ai 25 anni. Giacomo Rosaia, arrivato dopo essersi svincolato dal Catania, ha giocato tutte le partite di campionato da titolare, dimostrando grande affidabilità grazie al grande lavoro di sacrificio abbinato a buona qualità. Al suo fianco, nel centrocampo a due, ha spesso giocato Marco Toscano, scuola Palermo, meno fisico (1,70m) e capace di segnare già un gol in stagione. Danilo Bulevardi, cresciuto nel Pescara, è probabilmente il giocatore più forte tecnicamente del centrocampo rossoblù. Il numero 10 umbro si districa molto bene nello stretto, grazie a eccellenti capacità di dribbling. Spesso si è distinto per la sua capacità di uscire da situazioni intricate e far ripartire immediatamente la squadra, grazie ad un’ottima visione di gioco. Dotato di un pericoloso tiro dalla distanza, Bulevardi ha segnato un gol in stagione e può giocare sia come regista che nella posizione di trequartista o esterno sinistro. Francesco Bontà, arrivato dal Campobasso, e Gaetano Vitale, in prestito dal Monopoli, sono due elementi affidabili per le rotazioni di Braglia.

Dietro le punte

Tanta intercambiabilità negli uomini dietro l’attacco, alle cui spalle hanno giocato anche i già citati Corsinelli e Bulevardi. Nelle ultime due giornate è Alessandro Arena che ha svolto il ruolo di trequartista dietro alle due punte nel 3-4-1-2. Il classe 2000, con un passato a Catania e Messina, sa giocare con disinvoltura su tutto il fronte d’attacco, ricoprendo anche il ruolo di esterno avanzato. Fin qui ha realizzato due gol e servito tre assist ai suoi compagni. Stessi anni e stesse propensioni anche per Marco Spina, in prestito dal Crotone, impiegato su tutti i ruoli a supporto della punta nel 4-2-3-1. Per lui un gol e due assist.

L’attacco

Il colpo estivo è stato senza dubbio Jerry Mbakogu, arrivato in Umbria soprattutto per la presenza in panchina di Braglia. L’attaccante nigeriano ha così ritrovato l’allenatore che lo ha fatto esplodere ai tempi della Juve Stabia, con la quale hanno conquistato la Serie B. Mbakogu, cresciuto con Drogba come idolo, ha scelto l’Umbria per riscattarsi dopo alcune stagioni non proprio positive. La sua carriera si è sviluppata in giro per il mondo tra Russia, Croazia e l’ultima esperienza in Grecia, a Smirne. Ma il meglio di Mbakogu si è visto in Italia, con l’annata in Serie A con il Carpi e il gol vittoria contro la Sampdoria a fare da ciliegina sulla torta. L’attaccante nigeriano ha ancora molto da mostrare e, se in forma, può essere un giocatore di un’altra categoria. Per lui, fino ad ora, due gol in sei presenze. Altro acquisto estivo, Federico Vazquez è arrivato dal Catanzaro e può giocare sia nella coppia d’attacco che dietro la punta. L’attaccante argentino, cresciuto nel Velez, ha messo a segno un gol in campionato. Chi ha invece segnato tre gol in stagione è un altro figlio, o per meglio dire nipote, d’arte: Gabriele Artistico. Gabriele (classe 2002) è infatti il nipote di Edoardo Artistico (numerosi gol in carriera, tra cui 20 gol in una stagione di Serie B con l’Ancona), dal quale ha ereditato non solo il ruolo in campo, ma sembra anche la propensione a segnare. Prodotto del vivaio del Parma, Gabriele Artistico entra spesso a gara in corso per scardinare le difese avversarie. Completa l’attacco Lorenzo Di Stefano, attaccante nato nel 2002 in prestito dalla Sampdoria, che tra campionato e Coppa Italia ha segnato due gol. Insomma, l’Olbia dovrà stare molto attenta ai “ragazzi terribili” di Braglia, con i galluresi galvanizzati dal pareggio all’ultimo secondo nel derby contro la Torres.

Andrea Finiu

TAG:  Olbia Serie C
 
Notifiche
Avvisami se ci sono
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti