Vigilia di Cagliari-Verona nel giorno di Pasqua (auguri!) e nuova analisi dell’avversario del rossoblù di Claudio Ranieri grazie al sistema di analisi dati di Daniele Bianchi. Abbiamo provato a capire cosa è cambiato nell’Hellas rispetto alla vittoria gialloblù dell’andata e quali potrebbero essere le chiavi dello scontro salvezza della Unipol Domus.
Stile di gioco
L’Hellas Verona, come emerge dal grafico 1 sullo stile di gioco, è una squadra prevalentemente verticale come impostazione di gioco I gialloblù sono una formazione che punta soprattutto per l’utilizzo di lanci lunghi in fase di possesso più che sulle transizioni. Seppur gli scaligeri abbiano buone qualità in questo senso nei contropiedi. Come modulo più utilizzato in stagione dall’Hellas troviamo un abbastanza basico 1-4-2-3-1.
Costruzione dal basso tra le peggiori
Il Verona è una delle squadre con minore propensione alla costruzione dal basso. La squadra di Marco Baroni nello specifico è la seconda peggiore formazione della Serie A per passaggi fatti nella propria metà campo prima di un recupero palla avversario. Il Cagliari dopo un inizio con grandissime difficoltà in costruzione ora è diventato una delle migliori squadre tra quelle che devono salvarsi in questo fondamentale. Spetterà quindi più al Cagliari provare a fare la partita, in linea teorica. Anche se, così come l’Hellas, anche la squadra di Ranieri preferisce un approccio accorto dietro e un attacco diretto in possesso.
Partita di battaglia e seconde palle
Che gara aspettarsi alla Unipol Domus? Analizzando i dati sul blocco basso del Cagliari e la poca ricerca della costruzione dal basso del Verona (come visto nel grafico precedente), uniti alla ricerca costante da parte di entrambe del lancio lungo (grafico 3), oltre che dell’importanza di questa partita in ottica salvezza e classifica, si può presumere che sarà una gara intensa, che si potrebbe decidere sulle seconde palle e sulle palle sporche in mezzo al campo. La classica contesa dove la gestione degli episodi peserà ancora di più che le idee di gioco. Almeno sulla carta guardando sia alla gara di andata, decisa e indirizzata dalla mala gestione dei cartellini del Cagliari, che i numeri avuti fin qui in A dalle due formazioni.
Focus sulle transizioni
Il Verona non utilizza in maniera elevate i contropiedi, come già detto all’inizio di questa analisi, ma quella di Baroni è una squadra che riesce a concretizzare queste particolari situazioni di gioco con una percentuale di conclusione importante. Vero anche che il Cagliari difende d base basso e concede poco sui contropiedi avversari, di norma. Ma ai rossoblù di Ranieri servirà attenzione ulteriore e un focus costante sulle azioni difensive con la squadra non schierata. Anche perché i sardi hanno perso contro il Monza prima della sosta, anche quella una squadra da pochi contropiedi ma con un’altra percentuale di tiro su ripartenza.
Episodi dalla bandierina
Il Verona è la seconda squadra in Serie A che trova più conclusioni su situazioni di calcio d’angolo dopo l’Udinese. Il Cagliari sta migliorando a livello difensivo su questo fondamentale, ma resta comunque, quella di Ranieri, la sesta formazione che subisce più conclusioni da corner di tutto il campionato. Anche questo potrebbe essere un fattore decisivo. Cagliari che a livello di calci d’angoli a favore è comunque l’ottava squadra per percentuale di conclusione trovata dalla bandierina. E nell’ottica di una partita chiusa e sporca questi episodi e la loro gestione potrebbero fare la differenza.
Roberto Pinna