Tre punti sotto l’Albero. Il Cagliari di Claudio Ranieri si appresta ad affrontare la sfida natalizia di Serie A in casa dell’Hellas Verona con un obiettivo ben chiaro in mente: vincere la prima gara in trasferta del torneo e mandare un segnale forte nella lotta per la salvezza contro una diretta concorrente. Vediamo allora la consueta analisi dell’avversario rossoblù con l’analisi dati realizzata in grafici dal sapiente lavoro di Daniele Bianchi.
Momento
In casa Hellas il momento è delicato. Non solo per la situazione in classifica, penultimo posto e una vittoria che manca dal 26 agosto in Serie A, ma anche per la situazione complessa fuori dal campo con le quote del club bloccate dalla Guardia di Finanza e una battaglia societaria in atto (clicca qui per la news). Il Verona è il terzo peggior attacco del campionato dopo sedici turni, 13 reti, peggio fanno solo Salernitana (12) ed Empoli (10). Ma se consideriamo le squadre dal dodicesimo posto in giù i gialloblù sono comunque la terza miglior difesa, 23 gol presi. Meglio fanno nella zona salvezza solo Genoa e Lecce (21). Andiamo però più nel dettaglio per scoprire come gioca la formazione allenata da Marco Baroni.
Fatica in attacco
L’Hellas ha avuto una fase offensiva altalenante, al di là del dato sui singoli gol realizzati fino a questo momento della stagione. Per esempio, nell’ultimo mese i veronesi hanno fatto 6 gol, uno in più del Cagliari, due in più del Napoli e gli stessi della Roma. Ma in generale i gialloblù faticano a trovare continuità nella costruzione offensiva. Non sorprende dunque che la squadra di Baroni sia sestultima in Serie A per Expected Goals ogni 90′ (chiare occasioni da rete create in un singolo match). Per l’Hellas 1,13 come dato a partita, il Cagliari di Ranieri ora è ottavo con 1,38. Ultima squadra di questa particolare classifica la Salernitana con 0,89.
Come costruisce l’azione l’Hellas?
Il Verona non è una squadra che fa del possesso palla ragionato e continuo il suo mantra. Infatti l’Hellas è, per distacco, la prima squadra del campionato a usare in percentuale i lanci lunghi nel suo abituale schema di gioco. Il 16,18% dei passaggi dei ragazzi di Baroni è un lancio lungo. Il Cagliari è la seconda squadra in questa statistica, con il 13,91%. Aspetto che ci dice come saranno fondamentali al Bentegodi i duelli aerei, l’attenzione in ripiegamento con la linea difensiva e soprattutto la lotta sulle seconde palle.
Nonostante una volontà evidente nella ricerca diretta del lancio lungo il Verona tiene comunque maggiormente il pallone rispetto al Cagliari. Il possesso palla medio dei gialloblù fino a questo momento in Serie A è infatti del 45,85%, con i ragazzi di Baroni che sono la quintultima squadra in questo dato. I rossoblù di Ranieri fanno decisamente peggio con il 43,40% di possesso palla medio a partita. Penultima posizione per i sardi, solo l’Udinese in media tiene meno il pallone con il 43,33% a gara.
Il Verona non è neanche una squadra puramente da contropiede. Questo sta a significare che la scelta dei lanci lunghi non è sempre rivolta all’immediata ricerca della profondità ma mira più a saltare un tempo di gioco in mezzo al campo. Solo il 27,41% delle conclusioni dell’Hellas è arrivato da ripartenza. Per il Cagliari invece fin qui il dato è del 34,33%.
Attenzione sui calci d’angolo
Il Verona è una squadra pericolosa negli episodi a favore, i gialloblù infatti sono la quarta miglior formazione per conclusioni trovate su situazione di calcio d’angolo. Nel 36,27% dei casi dalla bandierina l’Hellas riesce a concludere. Situazione da fermo dove sta crescendo anche il Cagliari, settimo al momento, con il 32,50%. Prima in questa classifica l’Udinese (42,56%) e ultimo il Bologna (14,75%). Sarà fondamentale dunque per Dossena e soci stare molto attenti nei calci piazzati per provare a chiudere un match senza subire un gol. Il Cagliari non ci riesce in campionato dal 17 settembre, 0-0 all’Udinese.
Squadra altalenanteÂ
Negli ultimi sei incontri in Serie A il Verona ha in parte raccolto meno del previsto e in altre occasioni raccolto qualcosina di più. Analizzando il dato sugli npxGD (la differenza, occasioni da rigore escluse, tra chiare occasioni da rete create e subite) l’Hellas pur avendo perso contro la Fiorentina nell’ultimo turno avrebbe meritato di raccogliere dei punti. Discorso simile nel pari contro il Lecce e nella sconfitta contro il Monza.
Focus sui singoli in costruzione
Dall’analisi dei singoli per palloni ricevuti e smistati tra i gialloblù emerge il centrale di difesa Pawel Dawidowicz. Per il polacco oltre 40 passaggi fatti nei 90 minuti e oltre 25 ricevuti di media a partita. Lui è uno degli uomini di Baroni che vanno alla diretta ricerca del lancio lungo. Degli esterni è Terracciano il più utilizzato in uscita dal basso, così come Duda a centrocampo. Dati che confermano come il Verona prediliga impostare sulla corsia di destra del campo.
Focus singoli in attacco
Chiudiamo con la solita grafica relativa agli expected goals ogni 90′ creati dai singoli. Nel Verona il più pericoloso sulla carta è il classe 2000 Cyril Ngonge, per lui 0,34 chiare occasioni da gol in media ogni partita. A seguire il possente centravanti Djuric con 0,28 e poi il già citato Duda con 0,12.
Roberto Pinna






















