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L’Analisi Statistica | Cagliari, come battere il Lecce e reagire per la salvezza?

Andrea Petagna in Cagliari- Milan | Foto Luigi Canu
Andrea Petagna in Cagliari- Milan | Foto Luigi Canu
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Bivio al Via del Mare. Una fetta di salvezza del Cagliari di Claudio Ranieri – per citare lo stesso tecnico romano dei rossoblù – passerà dallo scontro diretto in casa del Lecce, con la Puglia che ricorda ai sardi la dolce notte di Bari della finale playoff vinta grazie alla rete allo scadere di Pavoletti. Come ogni vigilia andiamo ad analizzare, con le statistiche trasformate in grafici grazie al lavoro sui dati di Daniele Bianchi, l’avversario degli isolani per provare a capire punti di forza e lacune dei salentini allenati da Roberto D’Aversa.

Contesto

Venti punti fatti dopo 18 turni. Fin qui il Lecce è in pieno trend da salvezza e non ha mai perso contro una diretta concorrente per la permanenza in Serie A. Per ora 19 reti fatte e 24 subite per i salentini. Grazie all’analisi di Bianchi possiamo definire il Lecce una squadra assolutamente “verticale”: buoni i suoi dati di attacco in contropiede, sia nella quantità che nella percentuale di conclusioni da questa situazione (nel grafico 1, rientra nel quadrante in alto a destra delle squadre più prestative da questo punto di vista). A rinforzare questo concetto il grafico 2 con la percentuale di lanci lunghi sui passaggi totali e il PPDA avversario (grafico 3) che calcola quanti passaggi sono stati fatti nella propria metà campo prima di un’azione difensiva avversaria efficace, che la vede tra le ultime. Come molte squadre di Serie A, il Lecce attua una strategia di non possesso in cui fa un pressing elevato in situazione statica (grafico 4 PPDA), come rimessa dal fondo avversaria ad esempio, per poi abbassarsi in situazione dinamica, come testimoniato dalle palle recuperate in zona offensiva su situazione dinamica (grafico 5) e il possesso palla che il Lecce concede agli avversari (circa il 54% di media). Il Lecce, nonostante non sia la squadra con più gol subiti, ha un xgA – expecteg gol avversario (grafico 6) – che la vede come una squadra che potenzialmente concede diverse occasioni di qualità all’avversario.

Squadra da contropiede

Come detto, il Lecce è una squadra da ripartenza. In media i ragazzi di D’Aversa trovano 2,11 situazioni di contropiede a partita e in questo aspetto del gioco hanno una percentuale di conclusione del 43,29%. Solo il Sassuolo fa meglio per tiri trovati in transizione rapida. Con il Cagliari che alla Domus fu però capace di ribaltare l’abilità dei neroverdi in contropiede con un pazzo finale, in quella che al momento resta l’ultima vittoria in campionato (2-1) dei ragazzi di Ranieri. Con i sardi che comunque è la quinta squadra della Serie A per conclusioni trovate in contropiede.

Dato sulle conclusioni in percentuale in Serie A su situazione di contropiede
Dato sulle conclusioni in percentuale in Serie A su situazione di contropiede (Grafico 1)

Ripartenze rapide che per i pugliesi arrivano soprattutto attraverso l’attacco alla profondità con dei lanci lunghi con le difese avversarie non schierate. Il Lecce è la quinta squadra del campionato per percentuale di lanci lunghi nel suo possesso palla. Il 12,84% della manovra salentina si affida al lancio lungo. Per il Cagliari è il 14,43% (secondo dato del campionato). Prima resta il Verona (16,01%), ultima il Bologna (7,19%).

Grafico sull'utilizzo in percentuale dei lanci lunghi nel possesso palla in Serie A
Grafico (2) sull’utilizzo in percentuale dei lanci lunghi nel possesso palla in Serie A

Giro palla a singhiozzo

Il Lecce è una squadra dallo spirito corsaro e battagliero e a livello di manovra questo si riflette anche nella poca ricerca della gestione di un incontro attraverso il giro palla. I giallorossi infatti sono la terza peggior squadra per passaggi fatti nella propria metà campo prima di un efficace intervento difensivo avversario in Serie A. In media dopo 8,5 passaggi i pugliesi di D’Aversa perdono il possesso. E a dirla tutta per spirito e approccio alla costruzione offensiva questo non sembra essere una lacuna diretta, ma proprio una scelta tattica. La bravura del Cagliari dovrà essere quella di gestire con il pallone tra i piedi al meglio, per togliere fiducia in fase di non possesso ai padroni di casa, e soprattutto di chiudere le giocate a memoria del Lecce con delle marcature preventive che limitino le uscite dirette, specie con i lanci, tipiche della squadra di D’Aversa.

Grafico sul PPDA avversario (passaggi medi fatti prima di un efficace intervento difensivo avversario) in Serie A
Grafico (3) sul PPDA avversario (passaggi medi fatti nella metà campo prima di un efficace intervento difensivo avversario) in Serie A

Pressing come marchio di fabbrica

Al tempo stesso il Lecce è una squadra che fa un fortissimo pressing alto sulla prima costruzione dal basso avversario. Solo Fiorentina e Napoli concedono meno passaggi all’avversario nella sua metà campo prima di un recupero palla su ripartenza dal fondo. Per i pugliesi in media un recupero palla ogni 10,5 passaggi dell’avversario in questo campionato. Dato che conferma uno spirito da battaglia e di lotta che è una forte identità nel gioco dei ragazzi di D’Aversa. E il Cagliari? I rossoblù non sono una squadra che fa del pressing e della lotta fin dalla prima costruzione avversaria una propria arma. Ranieri fa giocare l’avversario e il dato sul PPDA lo conferma, i sardi sono l’ultima squadra per palloni recuperati in zona offensiva. In media i sardi concedono 14,5 passaggi prima di un efficace intervento difensivo.

Grafico sui passaggi concessi prima di un recupero palla in Serie A
Grafico (4) sui passaggi concessi prima di un recupero palla in Serie A

Cosa succede invece in situazione dinamica? Qui la musica cambia. Se il Cagliari concede su punizioni dalla difesa o rinvii dal fondo tanti passaggi senza pressione agli avversari, Ranieri chiede ai suoi un approccio più aggressivo su situazione dinamica, quindi su seconde palle offensive e simili. Tanto che i rossoblù sono la sesta squadra del campionato per palloni recuperati in zona offensiva su situazione di gioco dinamica. Il Lecce segue a ruota, confermandosi squadra dall’atteggiamento battagliero anche in questo aspetto del gioco.

Grafico (5) sulle palle recuperate in zona offensiva in Serie A
Grafico (5) sulle palle recuperate in zona offensiva in Serie A

Leggerezza difensiva

Cinismo. Sarà questa la parola chiave per il Cagliari al Via del Mare. E guardando ai recenti risultati contro il Verona e contro l’Empoli verrebbe da dire: facile a dirsi un po’ meno a farsi. Il Lecce infatti è la seconda squadra che concede maggiori nitide occasioni da gol in Serie A. Solo la Salernitana fa peggio. Con i rossoblù che al contrario di quello che dice la classifica tra le squadre che devono salvarsi in media concede meno nitide occasioni da rete agli avversari. Peccato che quasi sempre i sardi in questa prima parte di campionato abbiamo subito, spesso per propri demeriti, alla prima chance offerta all’avversario.

Grafico (6) sul dato xgA (expected goals concessi) in Serie A
Grafico (6) sul dato xgA (expected goals concessi) in Serie A

Dato sui singoli in costruzione

Senza Banda, squalificato, e con Dermaku e Sansone infortunati, il grande dubbio di D’Aversa per la gara contro i rossoblù al momento è l’utilizzo dal primo minuto di Pongracic. E il centrale della difesa è importante per i leccesi nella prima uscita dal basso, tanto che è il calciatore di movimento che riceve e effettua più passaggi tra quelli giallorossi.

Dato sui giocatori del Lecce in costruzione in Serie A
Dato sui giocatori del Lecce in costruzione in Serie A

Dato sui singoli in attacco

Il giocatore più pericoloso del Lecce è ovviamente la punta Krstovic, arrivato al momento a 4 reti in Serie A. Per il centravanti di D’Aversa dato xG/90 (expected goals a partita) pari a 0,33. Assenza che pesa quella di Banda che ha il secondo dato migliore nell’indice di pericolosità (0,25). Terzo migliore per xG ogni 90 minuti di gioco, infine, Strefezza con 0,17.

dato sull'indice di pericolosità dei singoli giocatori del Lecce in questa Serie A
dato sull’indice di pericolosità dei singoli giocatori del Lecce in questa Serie A

Roberto Pinna

 

 

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