Settimana importante quella appena vissuta dalle sarde impegnate nel girone G della Serie D. Una domenica della svolta per il Latte Dolce di Michele Fini, vittorioso per 1-0 contro la Puteolana di fronte al proprio pubblico, ma anche di conferme e di continuità per l’Olbia – al suo terzo successo consecutivo – e l’Ilvamaddalena vittoriosa nel derby salvezza contro l’Atletico Uri. Giornata anche di amarezza per un Costa Orientale Sarda che se bene ha dimostrato in termini di spirito e atteggiamento è caduta di fronte al proprio pubblico contro l’ambiziosa Paganese.
Olbia
Terza vittoria di fila per i bianchi di Zé Maria, che si impongono di misura sull’Atletico Lodigiani grazie a una rete di Ragatzu al minuto 21. Prestazione decisamente convincente quella della formazione olbiese, che ha prevalso in ogni zona del campo, rendendo vane le timide fiammate della formazione capitolina. Tutto gira per il verso giusto: l’Olbia sembra essersi messa alle spalle la fase critica della stagione, viaggiando spedita verso la salvezza diretta. Ora la zona play-out dista due lunghezze con i bianchi che occupano per la prima volta il decimo posto in classifica. Ieri hanno convinto pienamente Ragatzu, che ha siglato la sua prima rete stagionale, una marcatura pesante perché consente all’Olbia di far propria l’intera posta in palio, i vari Costanzo e De Grazia, costantemente pericolosi, ma anche il pacchetto difensivo, che non ha concesso spazi ai biancorossi di mister Campolo, mostrando ancora una volta affiatamento e solidità. E peccato per quel calcio di rigore che lo stesso Costanzo, fermato fallosamente in area, si è fatto parare da Ermini. Forse è questa l’unica nota stonata di un pomeriggio vissuto ad alti livelli: quello di non aver messo in ghiaccio un risultato che è rimasto costantemente in bilico, anche quando la Lodigiani ha provato, in quelle ultime timide fiammate finali, ad agguantare un pareggio che non è arrivato, vuoi per imprecisione nella costruzione della manovra offensiva, vuoi altresì per la compattezza della retroguardia olbiese. Ora la pausa per la Viareggio Cup: alla ripresa, sarà il Savoia a far visita agli uomini di Ze’ Maria. Altro match importante per mettere in cascina punti fondamentali per la corsa verso la salvezza. Continuando così l’Olbia può tranquillamente raggiungere il traguardo. (e.s.)
Latte Dolce
Il Latte Dolce riparte nel miglior modo possibile rinvigorito dalla cura Michele Fini. Una panacea che ha dato fiducia e consapevolezze a un ambiente che, dopo una prima parte di campionato giocata a buon livello, si è vista scivolare nelle parti basse della classifica a pochi passi dalla zona playout. Un aspetto non di poco conto specie se si considera l’avversario di giornata che hanno dovuto affrontare i sassaresi, ovvero la Puteolana arrivata in Sardegna da quinta forza del campionato ma con il dente avvelenato per il bis di sconfitte incassate contro le isolane (Atletico Uri e Olbia). I fantasmi a inizio gara si sono visti, in particolare in termini di pulizia delle giocate e sicurezza nelle scelte, però dopo una prima fase di assestamento Cabeccia e compagni hanno rialzato la testa riuscendo a trovare la rete del vantaggio con Sorgente. Un gol meritato con quel pizzico di fortuna che ha premiato una formazione alla disperata ricerca di segnali di positività dopo un febbraio nero. I cambiamenti apportati da mister Fini sono stati diversi, come il ritorno tra i titolari di Ruggiu che ha dato brio in avanti, ma allo stesso tempo si è applicato tanto in fase di non possesso. Passando per il reinserimento di Corcione, al posto di un Orlando apparso nelle precedenti apparizioni in debito di ossigeno (giustamente anche considerate le tante titolarità e il tanto lavoro sporco fatto dal centrocampista). Una vittoria fondamentale che allontana le nuvole della crisi e che permette ai biancocelesti di vivere la pausa per la Viareggio Cup in maniera più tranquilla e serena. Domenica di riposo che arriva nel miglior momento possibile, sia per permettere ai ragazzi di Fini di recuperare energie in vista di questo finale di stagione, sia perché consente al tecnico di Sorso di lavorare sulle sue idee e di impartire al meglio la sua filosofia. Godersi il ritorno alla vittoria dopo 6 sconfitte di fila, ma allo stesso tempo prepararsi al prossimo futuro: fatto di trasferte complicate tra avversarie di alta classifica (Guidonia e Paganese) e anche scontri diretti da non sbagliare (Real Monterotondo). Ma passerà gran parte dalle sfide casalinghe, con i sassaresi che riceveranno la visita di dirette pretendenti alla salvezza come Anzio o Atletico Lodigiani. Insomma il Latte Dolce ha spazzato via la nebbia e ha ritrovato il percorso da seguire, ora serve correre più forte per rivedere nuovamente il sole e vivere un finale di stagione sereno. (a.o.)
Ilvamaddalena
Un derby non è mai una partita come le altre, questo in particolar modo. L’Ilvamaddalena esce dal Ninetto Martinez con tre punti pesantissimi in ottica salvezza e lo fa meritatamente dopo una partita dura, sofferta e dal grande agonismo. Dopo un avvio arrembante da parte dell’Atletico Uri, che con un pressing asfissiante ha permesso ai giallorossi di portare tanti giocatori nella metà campo avversaria creando qualche pericolo, i maddalenini non si sono mai scomposti e, nonostante alcune fatiche in fase di impostazione, sono spesso riusciti a eludere la pressione appoggiandosi sull’ex Aloia, autore di una partita dal grande sacrificio spalle alla porta. La vittoria di ieri però oltre che frutto di una solidità e una compattezza che raramente si è vista in passato e che ha impedito ai giallorossi di sfondare, è soprattutto merito del cinismo mostrato dai ragazzi di Acciaro che non appena ne hanno avuto l’occasione hanno colpito inesorabilmente. Al netto della complicità della difesa dei padroni di casa, colpevole di aver lasciato troppo spazio e tempo sulla sinistra a Vitelli prima e a Nana poi sul momento della conclusione nell’episodio del gol, lo sviluppo e la costruzione dell’azione rimane merito dei maddalenini. “È una vittoria che premia il nostro lavoro, ma dobbiamo continuare con questa fame per raggiungere l’obiettivo prefissato”, questa fatta dal presidente dei biancoazzurri Enzo Del Giudice ai nostri microfoni è la sintesi perfetta del momento vissuto, ma anche il giusto segnale di quello ancora da vivere. Da un lato il doppio successo consecutivo che premia per il lavoro fatto, dall’altro il passato che deve insegnare al fine di evitare cali di tensione. Come accaduto nell’ultima occasione in cui l’Ilvamaddalena ha messo due vittorie in fila – ovvero contro Trastevere e Olbia – tra dicembre 2024 e gennaio 2025. Dopo quelle due gare sono arrivate tre sconfitte consecutive. Ecco in questo dovranno essere bravi i ragazzi di Acciaro, imparare dal passato per evitare di commettere gli stessi errori nel futuro. Un esercizio da compiere che, unito ai dati confortanti dall’arrivo del tecnico ex Arzachena in panchina (su 5 gare disputate, sono ben 10 i punti ottenuti, 7 i gol fatti e appena 3 quelli subiti) strizzano l’occhio alla continuità e quindi alla meta salvezza. Un trend che non a caso ha permesso di allungare sul +4 dalle inseguitrici (Costa Orientale Sarda e Terracina) e accorciare a soli tre punti dalla zona salvezza ricoperta dal Real Monterotondo a quota 31. Ora, prima del delicato scontro diretto contro l’Anzio, una domenica di riposo. Una pausa in cui fare il carico di energie, ma con la spina sempre ben connessa. Perché in un finale di stagione fatto di gare contro dirette concorrenti alla salvezza e sfide contro avversarie di alta quota è vietato abbassare la guardia. (g.m.)
Atletico Uri
E dire che l’avvio del match aveva fatto presagire tutto fuorché una sconfitta per l’Atletico Uri nel derby contro l’Ilvamaddalena giocato davanti a una grande quantità di pubblico, tornato a gremire gli spalti del Ninetto Martinez dopo quasi due mesi dall’ultima volta. Eppure, lo spirito e il tanto agonismo non è bastato ai ragazzi di Paba, e ad avere la meglio alla fine sono stati proprio gli ospiti. È bastato un diagonale perfetto di Nana da dentro l’area a un quarto d’ora dalla fine per sancire la sconfitta dei giallorossi che per atteggiamento, abnegazione e determinazione non sono certo mancati, anzi. In avvio di match sono proprio per i ragazzi di Paba, le occasioni migliori con Fadda, De Cenco e Cicarevic che però non riescono a colpire per indirizzare il match sui binari sperati, come al contrario spesso è capitato in queste ultime gare casalinghe. A questo proposito, la gara di ieri per l’ Atletico Uri, è la seconda consecutiva senza trovare la via del gol, cosa mai accaduta in questo 2025, che anzi ha messo in risalto più di ogni altra cosa la concretezza realizzativa. Un dato che certo non deve preoccupare, ma che deve essere immediatamente corretto per non correre il rischio di essere travolti da quella sfiducia sotto porta che ha caratterizzato la prima parte di stagione. La sconfitta di ieri è il secondo stop in questo girone di ritorno per Fadda e compagni, un ko che non soltanto non ha permesso di regalare una gioia ai tanti tifosi presenti, ma ha impedito di acquisire un posto in zona salvezza – ancora assolutamente a portata sia chiaro – ma distante ora due punti. Un duro colpo che dovrà necessariamente essere smaltito in fretta perché dopo la sosta – arrivata forse nel momento più appropriato – il mese di marzo si chiuderà con delle sfide particolarmente impegnative contro Cassino in trasferta prima, e Guidonia in casa poi. Partite in cui servirà ritrovare lo spirito da Atletico Uri che, contro le grandi, è spesso riuscito ad esaltarsi buttando sempre il cuore oltre l’ostacolo come in occasione delle sfide contro Gelbison, Cynthialbalonga e Puteolana dove i punti ottenuti sono stati ben sette. Una dimostrazione di forza in tipico stile giallorosso, che servirà riproporre, per conquistare punti preziosi per la permanenza della categoria. (g.m.)
Costa Orientale Sarda
Un grande cuore, tanta voglia di tenere testa a una delle big del girone G ma al termine della gara non è bastato. Il Costa Orientale Sarda esce sconfitto dal match contro la Paganese, ma lo 0-3 finale è fin troppo severo per quanto messo in campo da Demontis e compagni. I gialloblù di Francesco Loi hanno approcciato bene la gara: il 3-5-2 scelto dal tecnico di Loceri sembrava essere il sistema giusto per sfruttare le lacune degli azzurri campani, con Nino Pinna retrocesso a mezzala ma pronto a inserirsi al momento più opportuno e gli esterni Piseddu-Morlando capaci di alternare fase offensiva a difensiva senza difficoltà. La gara ha vissuto tre punti di svolta: il primo è stato il rigore sbagliato da Romano dopo 5 minuti, con il centravanti gialloblù che ha stretto troppo il destro incrociato finito a lato. Il vantaggio avrebbe potuto incanalare il match sui binari dei padroni di casa, che sono stati però abili a reggere l’urto dell’attacco ospite per tutto il primo tempo. Sul finale è salito in cattedra il signor Collier di Gallarate che prima non ha fermato il gioco per la evidente (e fortuita) gomitata di D’Angelo sullo zigomo di Rossi che non solo non si è visto assegnare il fallo a favore, addirittura è stato espulso mentre si apprestava a rientrare in campo per proteste. Con l’inferiorità numerica il fortino del Cos ha tenuto botta per circa metà ripresa, ma l’ingresso dell’ex Milan De Feo ha rivitalizzato l’attacco paganese. L’attaccante ospite prima ha trovato l’assist per il vantaggio di D’Angelo, poi si è messo in proprio per il raddoppio, entrambe occasioni nate sugli sviluppi di calci piazzati. Sul finale, nonostante un coraggioso assedio dei gialloblù alla ricerca del gol che avrebbe riaperto la gara, è arrivato l’eurogol di Mancino che da 25 metri ha trovato l’incrocio dei pali con un destro di rara bellezza. Al termine del match bocche cucite e sguardi corrucciati in casa gialloblù, anche alla luce dei risultati arrivati dagli altri campi. La sosta per gli impegni della Rappresentativa di Serie D nel torneo di Viareggio sembra però arrivare al momento giusto per il Cos sul fronte infortunati: tolto il lungodegente Sartor, nelle prossime settimane Loi recupererà Ladu (out per squalifica contro la Paganese), così come si avvicina il rientro di altri elementi di peso come Piredda e Loi. Notizie fondamentali per affrontare il rush finale di stagione alla ricerca di punti per evitare la retrocessione diretta in Eccellenza, con l’obiettivo minimo rappresentato dai playout. Non sarà facile per i gialloblù, ma se l’atteggiamento in campo sarà quello mostrato contro la Paganese allora le speranze per un lieto fine hanno ancora senso di esistere. (f.a)
La Redazione














