Diciassettesima giornata, ultima del girone d’andata del gruppo G di Serie D che va in archivio. Larga vittoria per il Latte Dolce di Gabriele Setti che si impone in casa per 4-1 sulla Paganese, vittorie anche per il Cos di Sebastiano Pinna sul campo della Sarnese per 0-2, ma anche per l’Ilvamaddalena di Massimiliano Fascia che allo Zichina batte il Trastevere per 2-1. Sconfitte sia per l’Atletico Uri di Massimiliano Paba, che cade in casa sotto i colpi dell’Atletico Lodigiani per 0-2, sia per l’Olbia di Zé Maria che ritorna in Sardegna sconfitta per 3-2 dal campo dei campani della Gelbison.
Latte Dolce
Nuova gara casalinga e nuova larga vittoria per il Latte Dolce di mister Gabriele Setti. Un’altra sfida in cui i sassaresi hanno messo in mostra il loro grande potenziale, ma allo stesso tempo in cui hanno dimostrato la maturità e le qualità per poter ambire a posizioni più prestigiose della semplice zona salvezza. I sassaresi dopo il ko contro la Lodigiani hanno rialzato la testa e lo hanno fatto alla grande, battendo la Paganese e facendolo in bello stile. Una settimana in cui il tecnico dei sassaresi ha potuto lavorare quasi a pieno organico, con il “solo” Cabeccia ai box e ha potuto alzare l’asticella alla voce intensità durante le sessioni. Tutti aspetti che si sono visti nel match contro la Paganese e che hanno permesso ai sardi di portare a casa una bellissima vittoria chiudendo il 2024 nel migliore dei modi. C’è però un aspetto in particolare che prende l’attenzione: ovvero la consapevolezza che settimana dopo settimana questa squadra sta acquisendo. Alzi la mano chi vorrebbe sapere cosa succede all’intervallo dentro gli spogliatoi. Domanda bonaria, sia chiaro, perché il Latte Dolce come già dimostrato nel 5-1 rifilato al Trastevere qualche settimana prima è abile nel guardarsi negli occhi, nel capire il momento e trovare energie e coraggio per dilagare. Un segnale importante di quanto tecnico e squadra abbiano il polso circa le proprie potenzialità. Dallo 0-1 al termine dei primi 45 minuti, al 4-1 al triplice fischio del direttore di gara, la vittoria contro la Paganese è il successo del gruppo ma è un trionfo che rende merito a una squadra che ha saputo adattarsi alle difficoltà e farne un punto di forza per crescere. Come il gol di Piredda, uomo simbolo di questo momento, capace di adattarsi nel difficile compito di sostituire capitan Cabeccia e trovando – con merito – la rete che ha dato il La alla rimonta. Ora è tempo di godersi le feste, di festeggiare e prendere tutte le energie possibili, ma allo stesso tempo di stilare una lista dei buoni propositi per il 2025. In cima a quella della dirigenza c’è l’arrivo di un nuovo difensore, in quella di Setti e della squadra spicca il tabù trasferta da sfatare. (a.o.)
Ilvamaddalena
Una vittoria quella per 2-1 contro il Trastevere che può essere il punto di partenza verso un nuovo inizio per l’Ilvamaddalena. Una gara decisa da tre calci di rigore e che finalmente regala la prima vittoria a Massimiliano Fascia da quando è subentrato in panchina. Gli ingaggi di giocatori come Vlasceanu (classe 2005, che ha disputato un’ottima prova), Tesja, Attili e Aloia, danno nuova linfa ai biancocelesti, non solo in termini di esperienza e qualità, ma soprattutto danno slancio ai sardi nella lotta salvezza. Una vittoria che mancava dal lontano 29 settembre e che ora permette ai biancazzurri di chiudere questo 2024 con un sorriso. L’Ilvamaddalena di Fascia va in “vacanza” con quattordici punti conquistati in diciassette gare, salendo anche di una posizione in classifica e allontanandosi momentaneamente dalla penultima posizione, che significherebbe retrocessione diretta. I segnali di crescita si erano già intravisti nel match contro la Paganese con Di Pietro e compagni però abili solo nel raccogliere complimenti senza riuscire però a portare punti a casa. Questa volta oltre agli apprezzamenti nell’Arcipelago sono arrivati punti importanti e pesanti che danno morale e fiducia in vista di un 2025 intenso e dall’alto tasso di difficoltà. “Con i ragazzi abbiamo prefissato una cosa da quando sono subentrato: ovvero ragionare di partita in partita. Ogni volta affrontiamo una gara diversa e bisogna dare il massimo per cercare di uscire da questa situazione”, queste le parole a fine gara del tecnico Fascia che si prepara a un 2025 caldo che si apre subito con il derby salvezza contro l’Olbia di Zè Maria, in casa allo Zichina. Poi via in trasferta in un altro scontro diretto contro l’Atletico Lodigiani e dopo ancora, in casa, il Savoia per poi fare tappa a Tertenia sul campo del Cos di Sebastiano Pinna (fresco vincitore nello scontro con la Sarnese per 0-2). Quattro gare che serviranno per capire se l’Ilvamaddalena ha intrapreso il giusto cammino verso la salvezza. (f.m.)
Olbia
Si chiude in modo amaro per Zé Maria e i suoi ragazzi il 2024. Una sconfitta per 3-2 sul campo della Gelbison che lascia spazio al rammarico ma in particolare alla rabbia. Sia per l’approccio sbagliato, con i bianchi in svantaggio dopo appena trenta secondi, sia da parte del tecnico dei galluresi su ciò che realmente sta mancando alla sua squadra per invertire definitivamente la rotta. “La società sa cosa deve fare e va fatto il prima possibile, altrimenti la strada è sempre più in salita. Però io sono sempre una persona fiduciosa e sono convinto che insieme ne possiamo uscire da questa situazione”, parole che tuonano in maniera importante quelle di Zé Maria a fine gara. Necessità di intervenire sul mercato e di farlo nel più breve tempo possibile, con l’ex calciatore di Perugia, Parma e Inter che già da diverse settimane ha richiesto forza nuove al club. Olbia che chiude il girone d’andata al quindicesimo posto con sedici punti conquistati in diciassette gare. Ma il vero campanello d’allarme è dato da chi insegue. L’Ilvamaddalena ha operato in maniera importante in questo mercato di riparazione e i risultati stanno pagando, stessa cosa vale anche per il Cos (ora penultimo) si trova a soli tre punti di distanza, grazie al successo per 0-2 sul campo della Sarnese. Chi sta dietro è intervenuta per puntellare la rosa e ha imboccato la giusta via, con i bianchi che sebbene considerato il rendimento delle precedenti cinque gare si trova al terzo posto, dopo il ko con la Gelbison inizia a sudare freddo. L’anno nuovo si aprirà subito con un derby che vale doppio, sia perché un vero e proprio scontro salvezza, sia perché è una gara che chiama vendetta dopo il pesante ko incassato all’esordio in campionato (3-0) che dovranno concentrarsi completamente sulla lotta salvezza nel 2025, visto anche il calendario bello tosto per le prime giornate. Dopo il derby isolano, eccone pronto un altro, questa volta al Nespoli con i galluresi che ospiteranno un Latte Dolce ben diverso da quello affrontato al Vanni Sanna e reduce dal successo per 4-1 contro la Paganese. Poi ancora Guidonia in trasferta e Anzio in casa, sfide che sulla carta risultano comunque difficili per la squadra di Zé Maria. Due settimane circa di pausa in cui sì riposare, ma allo stesso tempo chi siede alla scrivania dovrà lavorare sodo per dare a Zé Maria le giuste pedine per limitare i danni di una stagione iniziata in ritardo e con il piede sbagliato. (f.m.)
Atletico Uri
Si chiude un girone di andata complicato per l’Atletico Uri di Massimiliano Paba che sabato 21 dicembre, al termine della sfida salvezza persa contro l’Atletico Lodigiani per 0-2, non è riuscito a sorridere in vista del nuovo anno. Dopo il ko esterno incassato contro l’Olbia una settimana fa, per i giallorossi arriva un’altra sconfitta pesante contro una diretta rivale alla salvezza, a sancire il momento no per i sardi che chiudono il 2024 all’ultima posizione a pari punti con il Costa Orientale Sarda. Un periodo difficile con la pausa che arriva nel momento migliore per i giallorossi, poco più di due settimane in cui resettare e mettere una pietra sopra a un girone di andata avaro di gioie. La sconfitta contro i laziali segna evidentemente il punto più basso della stagione dell’Atletico Uri che come se non bastasse nella giornata di oggi, lunedi 23 dicembre, ha ufficializzato l’addio di Matteo Fedele che dopo quello di un altro pilastro del centrocampo come Attili dettano la linea sul tipo di lavoro che occorrerà fare in questa finestra invernale di mercato. Problema a cui la società dovrà velocemente mettere riparo in vista di una seconda parte di stagione complicata dove le buone prestazioni e la determinazione, se non accompagnate dai risultati, non basteranno per ottenere quell’obiettivo chiamato salvezza. Tra le note positive sicuramente c’è il rientro di Carlo Piga, tornato sui campi a distanza di oltre un anno dopo l’infortunio rimediato nel 2023. Il ritorno di una delle colonne portanti di questa squadra è sicuramente un’arma in più per Paba sia per avere nuove soluzioni, ma al tempo stesso per dare energia e morale al gruppo. (g.m.)
Costa Orientale Sarda
Pian piano il Costa Orientale Sarda sta trovando la giusta via. Lo sta facendo grazie ai nuovi arrivati, ma in particolare grazie alla voglia di invertire un avvio tragico di campionato. Il successo sul campo della Sarnese è di quelli importanti, sia considerato il valore dell’avversario, sia considerato per come è arrivato. La condizione di alcuni giocatori che a inizio stagione, per infortuni o acciacchi vari, non hanno reso come ci si aspettava sta migliorando, con i nuovi innesti che stanno dando il contributo sperato. Tutti fattori che hanno permesso ai sarrabesi-ogliastrini di trovare maggiore fiducia ma allo stesso tempo di imboccare il giusto trend per uscire dalle acque torbide della classifica. Infatti, se si considerano le ultime cinque gare, con i 10 punti conquistati i ragazzi di mister Pinna sono la 3^ forza del campionato: solo Gelbison e Cassino (13) hanno fatto meglio. Il prossimo passo da compiere per lasciarsi definitivamente alle spalle questo momento è iniziare a fare risultati di fronte al proprio pubblico. Uno step importante da compiere sia per fare del proprio campo un punto di forza, ma anche perché nel girone di andata questo è un aspetto che è mancato molto con soli 2 punti conquistati dai gialloblù a Tertenia. Anno nuovo vita nuova quindi per il Cos che con l’arrivo del 2025 e quindi del girone di ritorno dovrà sì continuare di slancio dopo la vittoria contro la Sarnese, ma allo stesso tempo lasciarsi indietro un girone di andata shock per riuscire a centrare la salvezza. (a.o.)
La Redazione