Minuto settantaquattro, Parma e Cagliari sono ancora ferme sul punteggio di 0-0 e i rossoblù provano a reggere l’urto dei padroni di casa alla ricerca del gol qualificazione. L’attaccante dei ducali Bonny, entrato da pochi secondi, riceve palla dentro i sedici metri e scarica una conclusione potente e precisa che si infila alla spalle di Radunovic.
Goal Line…Camera
Esultanza sfrenata dei gialloblù, stadio in piena eccitazione, Orsato indica il centro del campo e convalida la rete. Pallone che ha superato completamente la linea di porta? Oppure è rimasto al di là della linea di quel tanto che basta per mantenere la gara sul pareggio? Da tempo ormai il pubblico – sia allo stadio che davanti alla televisione – è abituato alla Goal Line Technology, un sistema che segnala all’arbitro se la palla ha oltrepassato la linea oppure no attraverso un orologio che vibra al polso del direttore di gara. Sistema che però non è presente nel campionato cadetto per una semplice questione economica. Da maggio 2021, però, la Serie B è dotata di una tecnologia differente che è di fatto assimilabile al VAR. È stato infatti l’assistente video Mariani a segnalare ad Orsato la non validità della rete siglata dal Parma. Come? Grazie alla Goal Line Camera, una telecamera predisposta in modo che possa essere valutata una situazione come quella del gol-non gol di Bonny e non solo. La GLC, infatti, posizionata sulla stessa perpendicolare della linea di porta, permette al VAR di valutare con discreta precisione la posizione della sfera e, subito dopo, avvisare l’arbitro senza bisogno della On Field Review, la revisione video a fondo campo, essendo una fattispecie oggettiva. Oltre al gol-non gol la Goal Line Camera è utile per valutare situazioni dentro l’area di rigore da una prospettiva unica.
Linee e tridimensionalità
Tecnologia che è differente in Serie B rispetto alla Serie A anche per quel che riguarda il fuorigioco. L’esempio al Tardini è arrivato in occasione della rete di Lapadula annullata per posizione di offside dell’attaccante del Cagliari. La massima serie italiana, infatti, è stata la prima lega europea ad adottare dallo scorso gennaio il fuorigioco semi automatico, velocizzando la soluzione di casi come quello della gara tra Parma e Cagliari e riproducendo in 3D la posizione dei calciatori con la massima precisione. Nel campionato cadetto, però, la tecnologia è rimasta quella già adottata anche in Serie A fino a dicembre 2022, ovvero l’utilizzo del VAR con la cross line. L’immagine televisiva ne è una riproduzione abbastanza fedele, ma non esattamente identica a quella a disposizione dell’assistente video ad altissima definizione e praticamente infallibile. Ecco perché, dopo il gol di Lapadula, non è stata mostrata l’ormai classica immagine elettronica con una sorta di pannello a evidenziare la parte del corpo in posizione irregolare dell’attaccante, bensì le linee – blu e rossa – tracciate per valutare il fuorigioco. Anche in questo caso la differente tecnologia tra i due campionati è dovuta a una mera questione economica, ma nella situazione specifica anche con la cross air è apparsa evidente e non di pochi centimetri (esiste una minima tolleranza nel vecchio sistema utilizzato in B) l’irregolarità della posizione di Lapadula.
Matteo Zizola