Prestazione vicina alla perfezione per Marco Guida, arbitro designato per Venezia-Cagliari della diciassettesima giornata di Serie A e terminata sul punteggio di 2-1 per i padroni di casa. Personalità, autorevolezza, dialogo positivo: queste le caratteristiche della direzione del fischietto di Torre Annunziata che hanno reso la sfida del Penzo corretta e quasi priva di tensione nonostante l’importanza per la lotta salvezza.
Tra VAR e gialli
Il primo tempo è tutto in un unico episodio in pieno recupero gestito perfettamente da Guida. Il portiere del Venezia Stankovic rinvia un pallone vagante fuori dalla propria area di rigore, Piccoli arriva in corsa e per normale dinamica – e senza che l’attaccante del Cagliari affondi il colpo – arriva lo scontro tra i due. Il direttore di gara ferma il gioco e, correttamente, non sanziona né con il cartellino giallo né con la punizione l’entrata di Piccoli. Più complessa la prima situazione della ripresa quando dopo pochi secondi Sherri esce per anticipare Oristanio prendendo il pallone, ma perdendosi subito dopo. Si avventa Busio che, però, viene nuovamente anticipato dal portiere albanese che colpisce la sfera con le mani nell’uscita a terra, salvo poi “afferrare” il piede del centrocampista del Venezia. Guida non interviene e dopo un rapido check anche il VAR Valerio Marini e l’AVAR Simone Sozza ritengono di non doverlo richiamare all’On Field Review, decisione che appare corretta. Al 48′ pestone totalmente casuale di Pohjanpalo su Deiola, giusta la decisione del fischietto campano di non intervenire, mentre manca il giallo per Mina dopo l’intervento con cui ferma Oristanio fermando una potenziale azione pericolosa del Venezia. Unico errore della gara di Guida che è invece perfetto quando non concede il rigore a Lapadula per un’entrata non fallosa di Sverko e anzi, fischia punizione contro l’attaccante che prende il pallone con la mano dopo essere caduto. Al 61′ viene annullato dal VAR il gol del momentaneo 2-0 di Oristanio per posizione di fuorigioco di Pohjanpalo a inizio azione, posizione “centimetrica” rilevata dal SAOT. Sei minuti dopo è bravissimo Guida ad aspettare l’evoluzione dell’azione offensiva con protagonista Sverko: dubbi sull’intervento di Mina ai suoi danni, ma l’arbitro lascia correre e il difensore del Venezia segna in caduta il 2-0 per i padroni di casa. Al 73′ il primo dei tre gialli della gara, corretta la sanzione per Wieteska che ferma Oristanio e viene punito per SPA (fermare un attacco promettente), così come giusti i cartellini per Pavoletti e Idzes protagonisti nel parapiglia seguito alla doppia occasione di Lapadula all’82’. Infine all’86’ Busio ferma Adopo rischiando il giallo che, però, non arriva coerentemente dopo non averlo mostrato a Mina in precedenza per un intervento simile.
Matteo Zizola