Non solo Gianluca Gaetano da una parte e Florian Thauvin dall’altra, in Udinese-Cagliari la palma del migliore in campo, se fosse possibile, se la giocherebbe anche il direttore di gara Maurizio Mariani della sezione di Aprilia. Arbitraggio vicino alla perfezione, metro sempre lineare, personalità . Tutti dettagli che hanno reso la prestazione del fischietto classe ’82 senza praticamente sbavature in una sfida comunque dura ma sostanzialmente corretta.
Primi gialli
Prime proteste da parte di Jankto al 3′, ma ha ragione Mariani ad assegnare la punizione per il suo intervento su Thauvin nei pressi della bandierina alla sinistra di Scuffet. Il francese, peraltro, era riuscito a tenere il pallone in campo, bravo l’assistente nell’occasione. Al 19′ il primo giallo della gara, è Lucca a finire sul taccuino dell’arbitro per proteste. Il centravanti bianconero strattona per primo Dossena all’altezza della metà campo, poi il difensore tira la maglia dell’attaccante dell’Udinese ma perché sbilanciato dalla trattenuta iniziale di Lucca. La reazione plateale costa al numero 17 dei friulani l’ammonizione. Al 25′ rapido check tra Mariani e il VAR Daniele Doveri per un possibile intervento con il braccio prima di Deiola e poi di Mina dentro l’area del Cagliari: il sangavinese devia la sfera con il gomito, ma in posizione congrua, sul rimpallo a velocità elevata e in posizione ravvicinata è il colombiano a deviare con la mano. Anche nel secondo caso senza aumentare il volume del corpo e, soprattutto, senza la possibilità di evitare il contatto. Corretto dunque lasciar correre sia da parte di Mariani sia da parte del VAR. Al 33′ arriva anche il primo cartellino giallo per i rossoblù di Ranieri, è Dossena a venire punito dal fischietto di Aprilia per l’intervento in ritardo – e a bloccare una promettente azione d’attacco contemporaneamente – su Ehizibue lanciato verso l’area del Cagliari. Ammonizione da manuale e senza margini di discussione, così come quella ricevuta da Augello al 38′ per un fallo sempre sull’esterno bianconero. Il terzino ex Sampdoria sbaglia il controllo vicino alle panchine e, nel tentativo di anticipare l’avversario, commette un’infrazione netta con un chiaro step on foot su Ehizibue. Al 42′ Mariani non estrae il giallo ai danni di Walace dopo un fallo su Gaetano all’altezza dei venti metri dalla porta di Okoye. Decisione condivisibile, l’entrata del giocatore dell’Udinese non è imprudente né dura e non ci sono i margini per la SPA, ossia per l’aver fermato un’azione d’attacco promettente del Cagliari. Infine al primo minuto di recupero ha ragione Lucca a protestare per il fallo fischiato contro di lui dal direttore di gara per una presunta spinta su Jankto. L’attaccante non commette alcuna scorrettezza ed è Mina a scontrarsi con il centrocampista ceco.
Un solo episodio
Dopo un primo tempo condotto senza particolari problemi, anche nella ripresa Mariani si dimostra attento e praticamente perfetto. Al 53′ l’episodio più complesso del pomeriggio quando Giannetti colpisce a palla lontana Luvumbo per evitare di essere superato nella corsa dall’attaccante rossoblù. Il fischietto laziale mostra il giallo al difensore dell’Udinese su chiara segnalazione dell’assistente, ammonizione che dopo il silent check con Doveri al VAR viene confermato. Giusto che l’arbitro al video non abbia richiamato quello di campo, probabilmente ciò che sarebbe successo anche in caso di cartellino rosso mostrato a Giannetti. Classico episodio da zona grigia, tra la condotta violenta e l’imprudenza, con Mariani che è bravo nel gestire le rimostranze di Deiola indicando la posizione in linea con l’episodio da parte dell’assistente. Al 58′ contatto in area di rigore del Cagliari tra Dossena e Lucca. Sul cross dalla sinistra è l’attaccante dell’Udinese a indietreggiare andando così a impattare sul difensore rossoblù, Mariani lascia correre e la sua scelta viene confermata anche dal VAR dopo un nuovo silent check. Al 64′ protesta il Cagliari per un presunto tocco di mano di Perez in area bianconera sul tentativo di cross di Luvumbo. Mariani comunica subito a Deiola che l’azione verrà valutata da Doveri al VAR e se dal primo replay sembrano lecite le richieste di Gaetano su tutti, il secondo chiarisce come Perez colpisca con il corpo e non con il braccio sinistro. In questo secondo caso sarebbe stato episodio da On Field Review e, probabilmente, successiva assegnazione del calcio di rigore. Al 66′ rischia e non poco Lucca quando, su un pallone lungo di Gaetano diretto verso l’area dell’Udinese, allarga il braccio colpendo Mina all’altezza dello stomaco. Normale presa di posizione da parte del centravanti ex Ajax, nessun margine di manovra per il VAR – non è un chiaro ed evidente errore non assegnare la massima punizione – ma comunque Lucca rischia, peraltro da già ammonito in una situazione che, se avesse trovato una scelta diversa di Mariani, avrebbe portato anche al secondo giallo e dunque all’espulsione. L’ultimo episodio di rilievo, ancora una volta con la scelta corretta da parte del direttore di gara, arriva al 76′. Il Cagliari prova a ripartire, palla in verticale per Lapadula che viene colpito alle spalle da Joao Ferreira. Intervento imprudente, senza possibilità di prendere il pallone e che ferma un contropiede promettente dei rossoblù. Ammonizione da manuale, che chiude la prestazione sopra le righe di Mariani e dei suoi collaboratori, VAR e AVAR Sozza inclusi.
Matteo Zizola














