Una prestazione senza errori di particolare importanza, ma comunque sempre sul filo del rasoio e con alcune indecisioni. Niccolò Baroni, direttore di gara designato per la sfida tra Sudtirol e Cagliari, ha provato a fischiare con parsimonia, a controllare con autorità e auterevolezza la partita, ma senza riuscire a tenerla in mano per tutti i novanta minuti.
Lunghi check e pochi fischi
Quarta stagionale in Serie B per il fischietto della sezione di Firenze, la numero 81 in carriera in cadetteria. Dopo la vittoria del Cagliari sul Modena, l’arbitro classe ’83 ritrova i rossoblù in quel di Bolzano. Il primo episodio arriva al 7′ con il vantaggio del Sudtirol. C’è un check con il VAR Ivano Pezzuto di Lecce, la rete di Odogwu viene convalidata. Nessun fallo su Capradossi, ma soprattutto Mazzocchi alle sue spalle è in gioco. Come da protocollo l’analisi del VAR si concentra prima sulla posizione geografica dell’attaccante, poi sull’eventuale partecipazione all’azione. Mazzocchi è in gioco, annullando così la possibile on-field review di Baroni per valutare il suo impatto in occasione del vantaggio, impatto che appare comunque nullo. Al 14′ arriva il primo giallo della gara ed è proprio ai danni del marcatore della squadra di Bisoli. Odogwu allarga il braccio in una contesa aerea con Altare, giusto il cartellino mostrato dal direttore di gara. Baroni che sbaglia però al 16′ nel non punire con l’ammonizione la trattenuta di Di Pardo su Rover. L’esterno rossoblù blocca un’azione promettente, fortunato nell’occasione nel non essere sanzionato con il giallo. Meno netto, ma comunque rischioso l’intervento di Lapadula a bloccare la ripartenza di Tait. Ci sono gli estremi per non considerare quella dei tirolesi un’azione promettente, ma anche la sanzione per l’italoperuviano non sarebbe stata un errore. Al 38′ corretta la decisione di Baroni di punire l’intervento da dietro di Rover su Falco con la punizione – dalla quale nascerà il pareggio del Cagliari – e il giallo per il giocatore del Sudtirol. La rete siglata da Lapadula porta a un altro check sulla posizione di Capradossi, arrivato con il compagno sulla respinta del portiere. Posizione regolare e dunque gol confermato. Il primo tempo si chiude con 4 minuti di recupero, frutto appunto dei lunghi controlli sui due gol, e con le proteste di Rog al 47′ per un fallo di Nicolussi non fischiato da Baroni. Giusto lasciar proseguire visto anche il metro adottato fino a quel momento.
Rigore netto, ma troppi dubbi
La ripresa inizia con una prima svista del direttore di gara che non punisce un netto controllo con la mano di Obert in uscita dalla propria trequarti. Vero è che il controllo è fortuito, ma in questi casi la punizione è ormai una costante. Al 66′ ammonito Nicolussi, reo di aver trattenuto platealmente da terra un Lapadula pronto a ripartire verso la metà campo del Sudtirol. Il centrocampista ex Juventus rischia il secondo giallo 4 minuti dopo, quando ferma Nández dopo essere stato saltato in dribbling dall’uruguaiano. Proteste lecite del Cagliari, ma siamo a 70 metri dalla porta, con il Sudtirol in controllo e senza che Nicolussi fermi un’azione pericolosa. Il mancato cartellino è dunque giustificato. Poco prima, al 67′, cade in area del Sudtirol Luvumbo che, dopo aver concluso alto da buona posizione, impatta sul piede di Masiello. Giusto non dare il rigore. Rigore che arriva al 71′ per intervento sempre di Masiello, questa volta su Lapadula. Nessun dubbio, fallo netto dell’ex Atalanta che viene anticipato di netto dal nove rossoblù. Lungo silent check tra Baroni e Pezzuto, inspiegabile la durata del confronto audio prima che il direttore di gara si rechi al monitor. E, anche davanti alle immagini, Baroni impiega troppo tempo per un contatto che appare solare. Meglio tardi che mai, ma tre minuti per una situazione abbastanza chiara non trovano giustificazioni. È qui che il fischietto di Firenze inizia a perdere un po’ di controllo della sfida e degli umori, con un’autorevolezza che gli scappa pian piano di mano. Al 77′ manca il giallo ad Altare per l’intervento duro di Mazzocchi, Baroni lascia giustamente correre ma si dimentica di ammonire il difensore ad azione finita. All’84’ Rog protesta per un intervento di Carretta che porta a un’azione pericolosa dei bolzanini. Ci starebbe il fallo, ma ancora una volta il direttore di gara rispetta il metro adottato e lascia correre. All’85’ manca una punizione al Sudtirol che rischia anche un contropiede. Nández ferma con il braccio l’uscita dei tirolesi, né arbitro né assistenti si accorgono del tocco. Al 95′, infine, espulso Pierpaolo Bisoli e ammonito Nahitan Nández dopo una discussione tra le panchine in seguito al gol del pareggio del Sudtirol.
Matteo Zizola