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L'arbitro Daniele Doveri insieme al resto della squadra arbitrale prima di Cagliari-Udinese | Foto Luigi Canu

La Moviola | Cagliari-Udinese: dialogo e gestione europea, Doveri quasi perfetto

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Prestazione ai limiti della perfezione quella di Daniele Doveri, arbitro scelto dal designatore Gianluca Rocchi per la sfida tra Cagliari e Udinese terminata sullo 0-0. Dialogo positivo con i giocatori, autorevolezza, condizione fisica eccellente, utilizzo centellinato ma sempre puntuale dei cartellini.

Correttezza

Il fischietto della sezione di Roma 1 è uno degli arbitri di maggiore esperienza della Serie A, non solo per i 46 anni di età ma soprattutto per le 213 direzioni – sfida della Unipol Domus inclusa – nel massimo campionato. E fin dalle prime battute Doveri mette in campo un metro europeo lasciando correre il più possibile e stigmatizzando le facili cadute. Al 4′ contatto in area dell’Udinese tra Pavoletti e Kabasele, reciproche le trattenute ma è quella finale del livornese a essere considerata dall’arbitro come fallosa. Decisione corretta, così come quella poco dopo su una trattenuta leggera di Bijol su Luvumbo. Proprio con l’angolano Doveri inizia immediatamente un dialogo costruttivo dopo la terza caduta consecutiva senza punizione a favore. Probabilmente il fischietto romano ha spiegato al rossoblù il proprio metro, invitandolo a evitare proteste per normali contatti di gioco. All’8′ Hatzidiakos è decisivo su un’incursione dell’Udinese, restano dubbi a inizio azione sul lancio per Lucca che appare oltre la difesa del Cagliari. Nessun intervento del VAR come da protocollo e azione che riprende con un calcio d’angolo per i fiulani. Al 29′ Samardzic ferma Prati con una trattenuta, giusto non sanzionare con il giallo il bianconero non essendoci gli estremi per la SPA (Stopping Promising Attack) sia per la distanza dalla porta sia per la disposizione dell’Udinese che non lascia presagire una ripartenza pericolosa. L’unica pecca di Doveri nell’arco dei 90 minuti è l’eccessiva vicinanza all’azione, da un lato aspetto positivo dall’altro meno viste le due occasioni nelle quali l’arbitro interrompe deviando un passaggio l’azione delle squadre.

Cartellini

La ripresa non ha particolari sussulti dal punto di vista arbitrale, ma arrivano comunque gli unici tre cartellini della gara. Il primo al 59′ quando in prossimità dell’area dell’Udinese Wieteska atterra Walace in uscita. Vero che il difensore polacco prende il pallone, ma l’intervento è duro. Dopo aver deviato la sfera il rossoblù colpisce l’avversario sulla caviglia, un’entrata classificabile come imprudente e da regolamento appare corretta l’ammonizione: “agisce con noncuranza del pericolo o delle conseguenze per l’avversario e per questo deve essere ammonito”, come da regola 12 punto 1. Il secondo cartellino arriva quattro minuti dopo, questa volta per l’Udinese. È Thauvin a finire sul taccuino di Doveri a causa di una trattenuta prolungata su Augello che interrompe una promettente azione d’attacco del Cagliari (SPA). Decisione giusta così come quella che porta al 94′ al secondo giallo – e conseguente espulsione – per Wieteska. Il polacco prova a tenere a bada Lucca evitando una ripartenza friulana e una volta vistosi superato spende il fallo da ammonizione per interrompere un’azione promettente d’attacco. Cartellino da manuale, decisione semplice e corretta di Doveri.

Matteo Zizola

TAG:  Cagliari Serie A
 
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