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Arzachena e Latte Dolce in campo nel derby

La Lombardia stoppa i dilettanti, che futuro per le sarde in Serie D?

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Signori, suona la campana per un ultimo gran ballo. Latte Dolce-Insieme Formia è la partita che oggi alle 15 aprirà le danze del quarto turno del girone G delle sarde in Serie D.

Una giornata particolare, che vive dell’estrema incertezza che sta attraversando il mondo dei dilettanti in queste ore dopo la seconda forte ondata del coronavirus in tutta Italia. La Lombardia ieri ha deciso di bloccare lo sport dilettantistico regionale e locale, quindi per ora la Serie D sarebbe salva anche se sulle attività dei dilettanti non è da escludere una morsa ancora più stringente nelle prossime ore da parte del governo visto il tetto dei nuovi contagiati salito in maniera esponenziale nell’ultima settimana.

Se in Lombardia, tra allenamenti e competizioni, il calcio dilettantistico freme nelle altre regioni ancora si sta alla finestra. Per ora la Serie D sembra poter andare avanti senza soste o lunghe interruzione ma il filo della stagione è sottilissimo. Basti pensare che dopo il rinvio contro il Carbonia la squadra campana del Gladiator non giocherà domani nemmeno contro l’Arzachena, dati i numerosi casi di positività al Covid-19 riscontrati dal club di Santa Maria Capua Vetere.

In Sardegna per ora solo la Torres ha avuto un caso di positività al virus nel suo staff, con i tamponi al gruppo squadra che hanno dato in settimana tutti esito negativo. La squadra di Gardini dopo un turno di stop contro la Nocerina tornerà dunque a giocare, in casa con il Monterosi. Ma la situazione di emergenza è stata messa in luce anche dal presidente dei sassaresi Salvatore Sechi, che aveva preso di slancio la nuova stagione con la richiesta di concessione attraverso un progetto per il Vanni Sanna al comune di Sassari e che aveva cullato e dichiarato il sogno del ripescaggio in Serie C. Ora però la situazione e la criticità sono diverse e il patron rossoblù ha espresso l’idea che un anno di riflessione e stop sarebbero stati più opportuni per la Serie D.

In questo contesto non va dimenticato il pubblico. Anche per l’accesso agli stadi, se i numeri non dovessero stabilizzarsi e diminuire, le restrizioni diventeranno ancora più stringenti. E non è da escludere un ritorno alle partite completamente senza pubblico. Un danno nel danno per un movimento già instabile come la quarta serie del calcio italiano.

Roberto Pinna

TAG:  Serie D
 
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