La nostra volontà è tornare a presentare un prodotto che possa emozionare“. Il Gm della Dinamo Sassari Federico Pasquini è tornato a parlare in occasione della presentazione del nuovo acquisto dei biancoblù DeShawn Stephens, lungo scelto per raccogliere l’eredità lasciata da Chinanu Onuaku con cui il rapporto si è concluso lo scorso 8 novembre.
Chiarezza
Quello di fare meglio è una volontà oltre che una necessità per gli umori della squadra e dell’ambiente. Ma pur riconoscendo questo tratto Pasquini ha invitato alla calma, portando sul tavolo i risultati e gli esempi degli scorsi anni e dei cambi in corsa resi necessari da diverse problematiche o da opportunità , come nel caso di Bilan. Un modo per difendere l’operato della società ma anche la squadra da quei dubbi che possono intromettersi nel rapporto tra il pubblico e un gruppo che cerca ancora di trovare l’amalgama ideale. Più che bastone e carota, quindi, il Gm ha deciso di usare uno scudo che potrebbe aiutare i biancoblù a trovare ancora più stimoli per una reazione che come prima occasione per arrivare avrà la sfida con Scafati. Una gara, quella al PalaSerradimigni, dove il calore degli appassionati potrebbe essere ancora una volta determinante. E dove farà il suo esordio proprio il nuovo centro dei biancoblù, dividendosi – anche se soprattutto nelle giornate a venire – il minutaggio con un Diop che con le prove dell’ultimo periodo si è meritato ancora più fiducia (qui per leggere le parole in conferenza del Gm).
Rientri
Tra le note più liete nella mattinata sassarese dell’antivigilia c’è sicuramente la notizia del rientro in gruppo di Kaspar Treier. L’ala estone si era fatta male in estate al gomito e dopo l’operazione subita e uno stop forzato di quasi tre mesi è tornata in gruppo nell’ultima settimana. Quello dell’ex Ravenna è un ritorno fondamentale per gli equilibri della squadra di Bucchi, un uomo in più nelle rotazioni determinante per concedere respiro a Bendzius ma anche importante per permettere a Jamal Jones di avere ancora più minuti nello spot di tre, quello ideale per le proprie caratteristiche. Ci vorrà tempo per ritrovare il ritmo gara e la forma migliore, ma sul fronte infortuni comincia a vedersi una luce che a inizio stagione era mancata. Uno spiraglio che concede più ottimismo anche sul caso di Chris Dowe. Ci vorranno ancora due o tre settimane di lavoro prima di vedere il giocatore tornare definitivamente in gruppo, ha dichiarato coach Bucchi (qui la sua conferenza stampa), ma la Dinamo dovrebbe dunque continuare a puntare forte su un giocatore che prima dell’infortunio stava cominciando a crescere. Una situazione che potrebbe portare a inizio dicembre a delle riflessioni sulla permanenza di Nikolic in Sardegna, dato che con il rientro dell’ex Prometey gli stranieri a disposizione diventerebbero sette. Il recupero della combo-guard richiede però ancora tempo, e l’impressione è quella che società e gruppo squadra vogliano fare un passo alla volta. Il primo step si chiama Scafati e l’obiettivo è tornare al successo dopo quasi un mese di digiuno dai due punti.
Matteo Cardia














