La Corona de Logu, associazione degli amministratori locali indipendentisti, divulga e si unisce all’appello degli studenti dell’Università di Cagliari che rischiano di essere privati dei principali contributi e servizi a garanzia del diritto allo studio universitario, come borse di studio, fitto casa, posti alloggio, servizio mensa.
La situazione
Il sistema per il diritto allo studio universitario della Regione Sardegna è suddiviso in due enti, ERSU Cagliari ed ERSU Sassari, aventi il fine istituzionale di realizzare interventi volti a favorire l’accesso ai corsi universitari. Se a Sassari la situazione risulta regolare, ciò non si può dire per Cagliari. Attualmente, l’ERSU Cagliari è completamente allo sbando: non è stato approvato il bilancio definitivo (la cui scadenza era fissata per il 30 aprile) e, conseguentemente, ad ora non esiste nessuna certezza circa l’uscita del prossimo bando di concorso per borse e alloggi, che garantisce ogni anno il proseguimento degli studi a più di 7.000 iscritti dell’ateneo. Il motivo di tale gravissimo ritardo è legato alle (non) scelte politiche del presidente della Giunta regionale Christian Solinas. Dapprima ha arbitrariamente deciso di mantenere l’ERSU sotto commissariamento per ben 18 mesi, nonostante si fossero svolte regolarmente le elezioni universitarie nel novembre 2020 per la nomina in CdA del rappresentante degli studenti e del rappresentante dei professori universitari. Poi ha lasciato a partire da marzo 2022 l’Ente sfornito di qualsiasi vertice politico, bloccando di fatto la macchina amministrativa.
Per quanto riguarda l’ERSU, il problema delle “nomine” da parte di Solinas non è circoscritto al CdA, ma tocca anche il collegio dei revisori dei conti, organo statutario previsto dalla legge n.37/1987 e deputato al controllo finanziario dell’ente, senza il quale l’Assessorato all’Istruzione non può procedere al trasferimento delle risorse stanziate. Questo significa non solo un rischio ancora più concreto di blocco delle borse di studio e degli altri servizi, ma il pericolo di un blocco totale di ogni spesa, compresa quella degli stipendi dei dipendenti ERSU. Al danno si è poi aggiunta la beffa. Le studentesse e gli studenti che vivono in due delle tre residenze presenti in città – Casa dello Studente di Via Biasi e Casa dello Studente di Via Trentino – hanno ricevuto il giorno 17/06/2022 una email dagli uffici dell’ERSU in cui si comunicava che a partire da settembre le strutture rimarranno chiuse per lavori di ristrutturazione. I due studentati assommano oltre i due terzi dei posti alloggio disponibili, già ridotti drasticamente negli ultimi anni, e la Casa dello Studente di Via Trentino è l’unica avente posti alloggio riservati a studenti con disabilità pari o superiore al 66%. Tuttora non è stata fornita da parte degli uffici dell’Ente alcuna soluzione concreta in grado di scongiurare una ulteriore riduzione dei posti. La stampa locale ha riportato le parole dell’attuale direttore generale dell’ERSU Cagliari, ingegnere Raffaele Sundas, secondo cui da ottobre sarà aperto lo studentato del futuro Campus di Viale La Playa, garantendo 240 nuovi posti letto. Ma le sorti dell’apertura sono in realtà legate a doppio filo alla mancanza del CdA e del collegio dei revisori dei conti. Se gli scenari sopra descritti dovessero realizzarsi, più di 6.000 studenti perderebbero le borse di studio, e quindi la possibilità di continuare gli studi, in un ateneo che conta attualmente circa 25.000 iscritti. Il 28 giugno gli studenti, riuniti sotto il comitato Cercasi DSU, hanno incontrato il rettore Francesco Mola, chiedendo esplicitamente che prendesse una posizione pubblica sulla questione. Mola ha spiegato di aver più volte sollecitato il presidente Solinas, senza mai ricevere risposta. La continua assenza del presidente sulla questione del diritto allo studio universitario è intollerabile, se è vero che questo stesso studio è il pilastro del futuro dei nostri giovani e della nostra Isola.
La Redazione | Fonte Comunicato Stampa Corona de Logu