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Il Risiko social che fa litigare

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Il curioso caso di ItaliaGuerraBot2020 su Facebook, un gioco stile Risiko che catalizza l’attenzione di molti.

Sta impazzando sui social il gioco ItaliaGuerraBot2020. Di cosa si tratta? Niente di molto diverso da un Risiko automatico (un Bot, appunto) che gli utenti possono guardare e commentare, generando tanti discorsi che – nella più classica dinamica del dibattito da social – mischia ironia, sarcasmo, ma anche livore, campanilismo e, perché no, qualche sfaccettatura geopolitica.

Il Bot genera, proprio come nel popolare gioco da tavolo Risiko, gli attacchi da un punto geografico all’altro, “scegliendo – si legge nella descrizione – una provincia casuale e conquistando un’altra per conto del suo controllore, scegliendo quella con il centroide più vicino (il centroide è il punto medio del suo perimetro). Questo significa che le probabilità di essere scelti come attaccanti sono pari al numero di territori controllati”.

A combattere sono le province italiane, non propriamente aggiornate alle ultime riforme. Un diversivo che fu già proposto, con grande successo, in modo classico con le nazioni del mondo. E lo stesso risalto sta avendo in Italia, dove attaccano e difendono le province italiane come, per esempio, Carbonia-Iglesias (oggi sostituita da Sud Sardegna, nella realtà) e Ogliastra, che a lungo si sono date feroce battaglia (per ora vinta dalla prima, che accerchiato la seconda, ma lo scenario si evolve di ora in ora in modo appassionante per gli utenti); ma anche Olbia-Tempio sta facendo la voce grossa. Sono queste tre, al momento, a fare la voce grossa in Sardegna.

Su Facebook la pagina ItaliaGuerraBot2020 fornisce aggiornamenti h24 al quinto minuto di ogni ora (12.05, 13.05…). Ma, al di là dell’aspetto “agonistico”, il fenomeno interessante è soprattutto la dialettica tra gli utenti. C’è chi scopre l’esistenza di territori e province nello specifico, chi si insulta, chi attiva altre pagine Facebook, come Califfato di Carbonia-Iglesias su ItaliaGuerraBot2020 o quella sulla Provincia di Taranto, anch’essa protagonista. A favore della Sardegna c’è il fatto di essere protetta dal mare, diventando quindi difficilmente attaccabile in massa, mentre una Sardegna unita (per esempio se Carbonia-Iglesias dovesse continuare ad espandersi) potrebbe diventare molto forte negli attacchi dei prossimi giorni e settimane.

Rimanendo al contesto virtuale della Sardegna, da notare come la provincia di Olbia-Tempio si sia presa quella di Sassari. E, proprio come nella realtà, la battaglia campanilista, culturale, fatta di meme, convinzioni e stereotipi impazza non poco. Alcuni esempi? Gli abitanti della provincia di Carbonia-Iglesias che invitano gli “stranieri” ad attivarsi nel “chiamare la tuta da ginnastica ‘canadese'” in nome della nuova dominazione; o chi, puntiglioso, si prodiga nel stilare classifiche basate sui chilometri quadrati di occupazione.

Fabio Frongia

TAG:  Attualità