La risalita tramite playoff in Serie A per il Cagliari di Claudio Ranieri implica una mini-rivoluzione in fase di calciomercato. I sardi, insieme all’esperto tecnico romano, dovranno costruire una rosa in grado di non soffrire troppo in massima serie, con un occhio di riguardo alle cessioni, ma soprattutto con la voglia di programmare a lungo termine per provare a sognare in grande in futuro.
Contesto
La direzione tracciata nelle prime settimane di sondaggi e di trattative da parte del club rossoblù è chiara: puntare sui giovani di prospettiva utilizzando per acquistare alcuni tesoretti in arrivo dalle cessioni. In questo senso non sorprende che il primo colpo del Cagliari in A sia stato il centrocampista classe 2003 Ibrahim Sulemana. Ghanese pagato 4 milioni all’Hellas Verona. E sorprende ancora meno che il secondo nome sulla lista dei desideri di Claudio Ranieri e del direttore sportivo Nereo Bonato sia un altro 2003, come il duttile play Prati della Spal. Con i sardi che proveranno a stringere con i ferraresi per arrivare a un accordo entro la prima settimana di luglio. In modo tale da consentire all’allenatore romano di formare i suoi giovani già a partire dal raduno di Asseminello del 10 luglio, che anticiperà la partenza verso il ritiro di Saint-Vincent e Chatillon in Valle d’Aosta del prossimo 24 luglio. (Clicca qui per scoprire gli sconti vacanza dedicati ai tifosi rossoblù).
Sondaggio
Proprio per questo motivo nelle ultime giornate abbiamo chiesto a voi se la strategia del Cagliari per il ritorno in Serie A fosse giusta o meno per essere da subito competitivi. Sarà corretto fare un calciomercato con tante scommesse giovani per provare a fare la voce grossa in massima serie, o sarebbe stato più giusto provare a fare un mercato fatto fin da subito con giocatori esperti della categoria? Questo il quesito pubblicato sul nostro sito al quale i nostri lettori hanno mostrato pochissimi dubbi. Centinaia i voti ricevuti e per il 90% degli utenti la mossa del Cagliari sul mercato è lodevole. Puntare sui giovani è la strada giusta, mentre solo il 10% dei votanti avrebbe gradito un inizio di sessione estiva con dei nomi di sicuro affidamento per non rischiare troppo nella prossima Serie A. Chi avrà ragione? Al momento, dopo diversi anni, dirigenza e tifoseria isolana sembrano andare sullo stesso binario. Consci però che con i giovani serve più tempo. Poi come sempre il verdetto definitivo spetterà al campo e al calcio giocato.
La Redazione