agenzia-garau-centotrentuno

Il sondaggio | Cagliari, è Marin il sacrificabile sul mercato per arrivare a una punta

Scopri il nostro canale su Telegramle-notizie-di-centotrentuno-su-telegram

Vale la pena compiere un sacrificio pur di ottenere qualcosa di più importante? È quanto si era chiesto nel Cinquecento Enrico di Navarra quando davanti a lui si presentò l’occasione di salire sul trono di Francia, ma con l’obbligo di rinunciare alla fede ugonotta per convertirsi al cattolicesimo. Parigi, in fondo, valeva bene una messa. Riportando ai giorni nostri la frase attribuita a Enrico IV, il fine di trovare la liquidità necessaria per regalare a Davide Nicola un nuovo attaccante giustifica il mezzo di sacrificare un centrocampista allo scopo? È questa la domanda al centro del mercato di gennaio del Cagliari, con cinque elementi in mediana e l’allenatore rossoblù ormai da tempo orientato verso uno schieramento a due che, di fatto, ha creato l’idea di rinunciare a uno dei cinque centrocampisti in rosa.

Favorito
Non è un mistero e il campo lo ha confermato in queste ultime settimane. In cima alla lista dei sacrificabili a centrocampo c’è infatti Marin, con l’ex Ajax che è sì sceso in campo in diciannove delle venti partite di campionato, ma che in Serie A non parte dall’inizio dall’otto dicembre nella trasferta contro la Fiorentina. Solo 83 i minuti di utilizzo nelle ultime cinque giornate, scavalcato nelle gerarchie dalla coppia MakoumbouAdopo ormai diventata quasi imprescindibile per Nicola. Non l’unico dettaglio che lascia presagire una possibile uscita nel mercato di gennaio, perché a questo si devono aggiungere altri due elementi che lo mettono in cima tra i sacrificabili del centrocampo rossoblù. L’aspetto contrattuale in primis, tra un ingaggio tra i più elevati della rosa – vicino al milione netto – e la scadenza fissata per il 2026 dopo il rinnovo annuale della scorsa estate. In più le possibili pretendenti, perché per rapporto qualità prezzo – oltre che per essere un profilo internazionale – Marin è senza dubbio il giocatore del Cagliari con maggiore mercato nell’immediato e con una valutazione che eviterebbe una minusvalenza. Il nome del classe ’96 di Bucarest ha trovato anche il favore dei nostri lettori che, nel sondaggio su chi tra lui, Makoumbou e Prati sia il più sacrificabile in mediana, lo hanno indicato come prima scelta con il 56% dei voti. Tre le opzioni che abbiamo proposto, escludendo per differenti ragioni sia Deiola che Adopo, con il sangavinese che da una parte ha il contratto in scadenza il prossimo giugno e dall’altra non rappresenta un nome la cui cessione possa avere un impatto sostanziale nelle casse del club. Mentre per il francese il motivo è puramente burocratico, essendo arrivato in Sardegna dall’Atalanta in prestito con diritto di riscatto ed essendo dunque di proprietà dei nerazzurri e non cedibile dal Cagliari in questa finestra di trasferimenti.

Outsider
Come per i nostri lettori così di fatto il secondo in griglia come sacrificabile nel centrocampo rossoblù è Prati. Per l’ex Spal una quantità di voti pari al 25% che ne evidenzia sì il ruolo di possibile partente, ma allo stesso tempo una situazione che non ne rende facile l’addio, tutt’altro. Intanto il poco utilizzo negli ultimi mesi ne ha ridotto la valutazione sul mercato e, dunque, la chance di avere una plusvalenza a bilancio. Arrivato per cinque milioni di euro più bonus (per un totale tra i 6 e i 7 milioni) nell’estate del 2023, il Cagliari difficilmente potrà ricevere offerte che portino a una valorizzazione al rialzo dell’investimento. In più, dettaglio non di poco conto, Prati è arrivato in Sardegna sotto espressa indicazione del presidente Tommaso Giulini e diventa complicato pensare a una cessione dopo un solo anno e mezzo dalla trattativa che vide il patron spendersi in prima persona per strapparlo alla concorrenza del Palermo. L’ipotesi del prestito, infine, non darebbe una soluzione all’idea del Cagliari di monetizzare con un sacrificio in mezzo per poi investire per il nuovo attaccante. Ci sarebbe la possibilità di un addio con vista giugno, ma anche in questo caso a meno di proposte irrinunciabili – tradotto nell’ordine dei 10 milioni di euro, a oggi abbastanza utopistiche – diventa complesso arrivare a una soluzione di questo tipo. Restano due strade, dunque: la cessione di un altro giocatore – Marin, appunto – che possa regalare come conseguenza maggior spazio a Prati, oppure la conferma dello status quo con il ravennate chiamato a scalare le gerarchie per poi riallacciare i discorsi sul suo futuro in estate.

In coda
Chi avrebbe immaginato dopo le prime giornate di Serie A che Makoumbou sarebbe tornato a essere elemento imprescindibile del Cagliari anche con Nicola in panchina? Dopo essere stato al centro del progetto durante l’anno e mezzo con Claudio Ranieri in panchina, il nazionale congolese aveva passato in panchina le prime tre giornate di campionato, tanto che nella fase finale del mercato estivo la sua cessione non era più da escludere, tutt’altro. Poi lo spezzone alla quarta contro il Napoli, quindi quattordici partite da titolare su quindici con l’unica saltata non per scelta tecnica, ma per la squalifica seguita al doppio giallo contro l’Udinese. Da ultimo a primo (o quasi) a ultimo, questo il percorso di Makoumbou in rossoblù in questa stagione. Prima in fondo alle gerarchie di Nicola, poi secondo solo ad Adopo per minuti in campo (seppur la differenza sia pari a soli 60 secondi, 1.092 contro 1.091), infine ultimo dei sacrificabili per i nostri lettori con un numero di voti pari al 19%. Una crescita esponenziale per qualità, quantità e affidabilità che ha conquistato anche l’ambiente e che lo ha messo nuovamente al centro del villaggio rossoblù anche con l’allenatore piemontese. Appare difficile che Nicola possa avallare una sua cessione, sempre che non arrivi la classica offerta irrinunciabile da piazze importanti o dall’estero. Probabile uomo mercato la prossima estate, Makoumbou ha sempre messo il Cagliari come priorità, senza mai forzare la mano per un addio e sentendosi completamente a proprio agio in maglia rossoblù. Le voci di un interessamento della Roma non hanno trovato riscontro, anche perché difficilmente la società di Sa Ruina si priverebbe dell’ex Maribor per cifra inferiori ai 10 milioni di euro, oltre alle parole del suo agente Basanovic che con un “per il momento no comment” hanno accostato – ma non chiuso – la porta a un suo possibile addio. Non tanto per volontà di cedere a eventuali lusinghe, tutt’altro, quanto perché quando si parla di mercato il mai dire mai è una regola valida ovunque, ancora di più per un Cagliari nel quale tutti sono importanti – e Makoumbou più di tanti – ma nessuno è indispensabile.

Matteo Zizola

Notifiche
Avvisami se ci sono
guest
12 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti