Provare a mettere fuori le ali. Per la salvezza, per tirare fuori l’orgoglio ma soprattutto per permettere finalmente al nuovo progetto Cagliari di decollare. Se mai ci sarà il tempo di prendere il volo. Perché le parole di venerdì scorso del patron rossoblù Tommaso Giulini non lasciano coordinate certe nel radar di Eusebio Di Francesco: “Ora pensiamo a salvarci, non voglio sentire parlare di gioco, modulo o altro. Conta solo mantenere la categoria”. Tradotto: cerchiamo il prima possibile una pista d’emergenza che il carburante è finito, poi si vedrà.
Esterni – Nel nuovo 3-5-2, o meglio 3-4-2-1, disegnato da Di Francesco contro la Lazio sono sembrate mancare le corse in avanti degli esterni. Zappa e Lykogiannis hanno sì pensato a rimpolpare la difesa, vista anche la forza dell’avversario, ma sono sembrati in difficoltà nel provare a mettere la testa fuori e portare anche dei rifornimenti all’aviazione d’attacco. Un reparto che ha esaurito le cartucce a propria disposizione da tempo. Un solo gol nelle ultime cinque, tre nelle ultime sette e tutti gli ultimi cinque centri portano la firma dello stesso uomo: il capitano Joao Pedro.
Alternative – A Di Francesco piace l’attacco della profondità diretto e con un gioco votato più alla ricerca degli spazi verso la porta avversaria che con una manovra di accerchiamento dal lato. Questo ormai lo abbiamo capito, a prescindere dal tipo di modulo o dagli uomini utilizzati. Quasi sempre il Cagliari è la squadra che effettua meno cross della partita, sono stati solo 8 contro la Lazio. Ma meglio non è andata contro il Sassuolo, avversari sulla carta maggiormente alla portata: 10. E dire che a inizio stagione il Cagliari poco equilibrato ma forte in attacco e soprattutto capace di fare punti ha realizzato diversi gol grazie agli inserimenti e ai rifornimenti di Zappa da una parte e Lykogiannis dall’altra. Soprattutto con assist per Joao e Simeone.
Situazione – Ma come stanno le ali del Cagliari? Lykogiannis contro la Lazio è uscito per uno scontro di gioco, e oggi farà le visite al ginocchio dolorante. Se dovesse alzare bandiera bianca il terzino greco ecco pronto Tripaldelli, che all’Olimpico non ha fatto male e che ha l’indole offensiva, pur dovendo ancora cresce in fase difensiva. Altrimenti per l’Atalanta potrebbe essere lanciato dal primo minuto il nuovo arrivato Asamoah. Che metterà questa settimana altri allenamenti sulle gambe. L’ex Inter potrebbe essere la carta ideale per ridare alternative a un ruolo occupato un po’ troppo a non prenderle nelle ultime gare e che ha faticato a dare soluzioni per le punte. Sulla destra in questo nuovo modulo Zappa potrebbe essere sostituito forse solo da Nandez. Ma l’uruguaiano è stato eletto come mediano di filtro contro la Lazio e finché Duncan e Deiola non avranno completamente recuperato difficilmente potrà essere spostato dal centro del campo dove risulta fondamentale.
Roberto Pinna