Si può essere primi in Serie A senza eccellere quasi in nessuna statistica? Nel caso dell’Atalanta sì, perché i nerazzurri di Gian Piero Gasperini sono in testa al campionato e, allo stesso tempo, mostrano parametri elevati in tutti i numeri sia difensivi che offensivi, ma senza risultare se non in alcuni i migliori. Per il Cagliari di Davide Nicola, che affronterà i bergamaschi domani 14 dicembre alle ore 15 alla Unipol Domus, una prova per testare se stesso con la possibilità di sfruttare alcuni limiti – che esistono – di avversari apparsi perfetti sia in Italia che in Europa, ma che dalle statistiche sembrano lasciare anche qualche speranza aperta per un risultato positivo.
Forza e difetti
L’Atalanta non è sicuramente la squadra più forte della Serie A, ma al momento appare come la migliore per gioco e prestazioni. Prima per reti segnate con una media impressionante di 2,58 a gara, media che di fatto rispetta l’IPO – Indice di Pericolosità Offensiva – pari a 72,42 (ogni 30-35 ci si attende un gol) e che vede i nerazzurri terzi in questo speciale parametro. Non sorprende, inoltre, che la squadra di Gasperini sia seconda in Serie A alla voce triangolazioni, uno dei dettagli curati da sempre maggiormente dall’allenatore di Grugliasco: ben 5,17 a gara (la media del campionato è di 3,28), così come il quarto posto generale nei recuperi offensivi è tipico della filosofia della pressione alta uomo su uomo (media a partita di 17,67). Atalanta che è seconda per numero di tiri effettuati (14,67 di media), sesta per passaggi chiave (29,25) e nella stessa posizione per palle laterali (15,08). Una conseguenza dei dati elevati in tutti questi parametri è quello sotto media (17,45) – l’unico guardando alla fase offensiva – dei dribbling: undicesima posizione in Serie A con 17 a partita. Quello che sorprende nei numeri dei nerazzurri è la fase difensiva, il vero miglioramento netto rispetto alla passata stagione e quello che ha determinato una crescita esponenziale nei risultati. L’Atalanta è infatti quinta per IRD – Indice di Rischio Difensivo – con un valore di 41,33 e, per avere un’idea di quanto sia il salto in avanti rispetto al 2023-24, nello scorso campionato gli uomini di Gasperini avevano un IRD di 58,08. Restano non poche le reti subite in media a partita (1,25 e ottavo posto), mentre pochi i tiri subiti (10,25 e quinto posto). Il dato in cui l’Atalanta primeggia in tutta la Serie A è quello delle palle laterali subite, appena 8,75 a gara (la media generale è di oltre 13) e sarà particolarmente interessante la sfida contro un Cagliari che è terzo per utilizzo offensivo proprio delle palle laterali con 15,73 a partita. L’Atalanta, oltre a non avere un valore alto nei dribbling, è anche una squadra che tende a subirne più della media della Serie A di 17,45, con un valore di 17,5 a partita. Non benissimo nemmeno il dato sui passaggi chiave concessi, anche questo però conseguenza della pressione uomo su uomo: dodicesimo posto in graduatoria con 25,33 di media. Bene il numero di palle perse difensivamente – sesta posizione con 13,92 a gara – e bene anche quello sulle triangolazioni subite – sesta con 2,75 di media. In sostanza, per il Cagliari, la chiave potrebbe essere il superamento della prima pressione e la conquista delle seconde palle, così come gli uno contro uno in fase offensiva.
Crescita e Ederson
Oltre al discorso IRD, altri parametri rappresentano una crescita vertiginosa rispetto alla passata stagione. Le azioni di attacco, ad esempio, sono passate da 20,24 a partita a 33,83; i dribbling da 7,84 ai già citati 17; i duelli vinti – una caratteristica che era già fondante dei nerazzurri – da quasi 50 a oltre 73 a gara. Insomma, una squadra che era già un pericolo e che con la vittoria dell’Europa League sembra aver acquisito una consapevolezza dei proprio mezzi da grande come dimostra, in fondo, il primo posto in classifica e la vittoria di partite “sporche” che in passato non avveniva, ad esempio l’ultima trasferta a Roma o la gara casalinga contro l’Udinese. Passando all’analisi dei singoli, il giocatore probabilmente più centrale tra quelli della rosa di Gasperini è il centrocampista brasiliano Ederson, peraltro arrivato in Italia alla Salernitana proprio con Nicola allenatore. Il numero 13 dei nerazzurri è secondo per passaggi chiave con 4,7 di media (primo Kossounou con 5), secondo per duelli vinti con 8,6 (primo Djimsiti con 9,3) e davanti perfino a Hein con 8,3, primo per falli subiti con 3, secondo dietro Retegui (3,3) per tiri fatti con 3 e infine primo per triangolazioni con 2,3. Un giocatore di fatto totale che eccelle in numerose statistiche individuali e che è senza dubbio la chiave del gioco di Gasperini. Importanti, ovviamente, anche altri elementi tra i nerazzurri, come ad esempio De Ketelaere e Lookman – primi per dribbling con 3,6 di media a testa – così come gli esterni di centrocampo che, ovviamente, sono i più pericolosi alla voce palle laterali: guida Ruggeri con 3,9 di media, quindi l’ex Bellanova con 3,3 e infine Zappacosta con 3,1. Importante anche l’apporto di Kolasinac che è secondo per recuperi palla (9,3) dietro Djimsiti (9,6) e davanti a Hien (7,8), oltre a essere dietro a Ederson per triangolazioni (1,5 a pari merito con Samardzic).
Matteo Zizola