Giovane, di prospettiva e con una serie di esperienze che ne hanno mostrato gli ampi margini di crescita. In poche parole Lorenzo Colombo. Il classe 2002, attaccante scuola Milan, è tra gli obiettivi del Cagliari nel calciomercato per sostituire l’infortunato Gianluca Lapadula in vista del via della prossima Serie A dei rossoblù. Un nome che fin qui ha diviso i tifosi cagliaritani, tra chi ne apprezza la voglia di emergere e chi invece preferirebbe un profilo più esperto e con un curriculum dai numeri pesanti sotto porta. Vediamo però nel dettaglio grazie alla nostra consueta analisi statistica chi è, come potrebbe giocare e soprattutto come potrebbe ambientarsi al gioco di Claudio Ranieri l’ex Lecce.
Profilo
Colombo è uno degli attaccanti più attenzionati delle ultime stagioni a livello giovanile in Italia. Cresciuto fin da piccolo nel Milan ha giocato pochissimo in Primavera per fare da subito il suo esordio con i grandi. Da ragazzino ha mostrato i numeri del bomber, 18 partite e 11 gol in rossonero in Under 17 (2018-19) e ben 9 reti in appena 6 gare in Primavera 2 (2019-20). Nel 2020 una frattura al metatarso e il Covid ne hanno leggermente limitato l’ascesa arrivata poi però nello stesso anno a giugno con l’esordio in Coppa Italia contro la Juventus, a cui hanno fatto seguito quello in Serie A e poi in Europa (dove ha esordito con gol nei turni di qualificazione dell’Europa League nel successo per 3-2 al Bodø-Glimt). Un buon impatto che convince il Milan a tenerlo inizialmente anche nel 2020-21, salvo poi andare in prestito in cadetteria alla Cremonese in inverno (una rete in 13 presenze). Due anni fa 6 gol e un assist alla Spal, sempre in B, mentre nell’ultima stagione 5 gol in massima serie con il Lecce e un gol in Coppa Italia con i salentini. Un cordone ombelicale sempre ben saldo con la casa-madre Milan con i rossoneri che anche quest’anno stanno riflettendo a lungo se mandarlo in prestito oppure se tenerlo come opzione giovane in avanti. Colombo che ha giocato in tutte le selezioni dell’Italia dall’Under 15 all’Under 21, con quest’ultima vanta 4 marcature in 19 partite giocate. Al momento secondo il sito specializzato Transfermarkt il suo cartellino ha una valutazione superiore ai 5 milioni di euro.
Impatto e ruolo
Se guardiamo alle ultime due annate, quelle con la Spal in B e il Lecce in Serie A, ci accorgiamo come l’ambientamento di fatto non sia un grosso problema per il calciatore azzurro. A Ferrara si è presentato con sei reti nelle prime quindici partite di campionato disputate, mentre in Puglia quattro nelle prime sedici. Di fatto due contesti molto diversi ma con uno schieramento simile, con 2-3 giocatori di movimento ad agire intorno a lui e con Colombo a fare da unico vero attaccante. Se vogliamo la sua difficoltà principale è stata quella di confermarsi dopo un buon impatto, sia nell’ultimo anno di cadetteria che in massima serie. Anche se al Lecce la sua rete contro il Monza al penultimo turno di campionato è valsa come firma sulla salvezza dei salentini. A livello tattico curioso notare come nella heatmap dell’ultimo anno in Puglia si sia distinto per un continuo svariare sulla fascia destra, nonostante partisse come centrale di riferimento in attacco. Un indizio di dinamismo che potrebbe renderlo abile anche a giocare in coppia con un altro centravanti in caso di sbarco in Sardegna nel 4-4-2 di Ranieri.
Grande partecipazione
Le mappa della posizione in campo dell’ultima stagione ci porta verso un altro tema: Colombo è un attaccante moderno al di là della giovane età , che partecipa molto sia alla costruzione che alle due fasi di gioco. Un esempio grafico lo dà la statistica sui duelli difensivi vinti. Il calciatore del Milan è uno dei principali giocatori tra gli attaccanti dello scorso campionato (abbiamo considerato solo quelli con almeno 1.400 minuti giocati). Ha una percentuale di duelli vinti in situazione di difesa superiore al 55% a partita, per una media tra i 4 e i 4,5 duelli portati a favore della sua squadra in ripiegamento ogni 90 minuti.
Colombo è utile anche nella fase di pressing alto e di intensità . I dati dell’ultima massima serie indicano un calciatore che non tira indietro la gamba quasi mai, anzi di fatto è l’attaccante più falloso tra tutti quelli presi in analisi (ricordando il limite di 1.400 minuti giocati nell’ultima Serie A). Per lui 1,97 falli di media ogni 90 minuti. Più di giocatori fisici come Cabral o Nzola, come ben evidenziato dalla seguente grafica.
DatiÂ
Il discorso appena fatto si sposa bene anche con la media dei contrasti ogni 90 minuti. Nell’ultima Serie A la media di tutti gli attaccanti è stata dello 0,15 a gara, per Colombo invece 0,38. Nettamente superiore alla media dei colleghi di reparto anche per quanto riguarda i duelli aerei: per la punta 2002 del Milan sono 9,42 quelli fatti in media a partita, la media dell’ultima Serie A invece è stata di 4,88. Numeri alti anche nella protezione palla, nei falli presi in protezione e nei lanci lunghi ricevuti. Tutti numeri che lo identificano bene come terminale ultimo che può lavorare per la squadra, con Ranieri che lo apprezzerebbe anche come centravanti di supporto a un altro centravanti, in stile Lapadula-Pavoletti, come già provato nell’ultima Serie B in alcuni brevi momenti. Non solo fatica però, perché Colombo ha numeri in linea con i migliori o leggermente sotto anche nei dati relativi ai dribbling riusciti, alla percentuale di tiro in porta e ai tiri fatti in media a partita. Insomma, parliamo di un attaccante moderno, capace nell’agire da solo o in coppia con un altro 9, una punta che si sacrifica per la squadra e che ha spiccate doti nel lavoro sporco per i compagni. Dovrebbe aumentare i numeri di gol a campionato e la costanza in una lunga stagione, ma a Lecce ha già dimostrato di avere la forza per lottare per la salvezza. Di seguito tutti i suoi numeri relativi all’ultima Serie A.
Roberto Pinna


















