Cagliari-Atalanta, il primo banco di prova per Walter Zenga. La prima “big” per l’Uomo Ragno da quando siede sulla panchina rossoblù. Fin qui di fatto il suo Cagliari ha trovato sempre squadre di pari livello o impegnate nella lotta salvezza. La gara della verità quella ai nerazzurri che peserà per i rossoblù le reali ambizioni di rilancio verso la zona Europa.
La prova del 9 – Paradossalmente la gara più bella della stagione del Cagliari di Maran è stata proprio quella dell’andata a Bergamo. Una gara che il Cagliari riuscì a dominare per intensità, controllo e creazione del gioco. Un’impresa considerando la stagione, e sarebbe meglio dire le stagioni, a cui ci ha abituato l’Atalanta di Gasperini in questi anni. Maran la vinse con le sorprese, scegliendo Oliva in mediana e andando a chiudere ogni possibilità di ripartenza sulle fasce dei bergamaschi. Un Maran che anche l’anno prima, a Bergamo, riuscì a battere l’Atalanta con una punizione di Barella. In casa a Cagliari però in epoca recente è stata tutta un’altra musica. Con l’Atalanta vincente sia in Serie A che in Coppa Italia. E per Zenga, viste le numerose assenze, replicare la tattica Maran contro l’Atalanta sarà impossibile.
Che Cagliari sarà? – L’Uomo Ragno deve inventare la difesa. Con il Bologna hanno alzato bandiera bianca Walukiewicz e Ceppitelli per delle noie muscolari. A preoccupare particolarmente è il capitano che potrebbe saltare più di una gara. Assenze che si aggiungono a quella di Klavan, distrazione alla coscia per l’estone. Senza dimenticare che il 30 giugno ha visto Cacciatore salutare il club, non senza polemiche, e che Pisacane, che ha giocato a Bologna uno spezzone di gara nonostante le due costole rotte dalla sfida alla Spal. Zenga dovrà chiedere al napoletano gli straordinari un’altra volta anche contro l’Atalanta. Con lui altro banco di prova per Carboni, che dovrà vedersela con il miglior attacco italiano. Con i due italiani possibile nuova chance al centro e da titolare per Lykogiannis. Il greco non ha fatto male in questo ruolo a Bologna, pur ricordando che è adattato nella posizione agendo normalmente da esterno sinistro. Con Lyko al centro il quiz diventano i due quinti nel 3-5-2 di Zenga. Chi giocherà largo? Dove ci sarà da faticare visto lo schema tattico di Gasperini. Sulla sinistra possibile dirottamento per Mattiello che nelle ultime sfide a destra ha ben figurato. Dall’altro lato le opzioni sono tre. Inserire Ionita, che però a Verona non ha brillato usato da esterno largo. Oppure usare Nandez, con il Cagliari di Zenga che però sembra avere la necessità tattica della corsa e dell’intensità del Leon da interno mobile insieme a Rog. Infine ci sarebbe la carta Faragò. Da capire le condizioni dell’ex Novara che ha nelle gambe 3-4 allenamenti con il gruppo e che spinge per un ritorno in campo. Sarà pronto già dal primo minuto? E soprattutto Faragò sarà pronto per riprendere la fascia in mano dopo aver svolto spesso con Maran il ruolo di terzino bloccato e di centrale? Domenica arriveranno tutte le risposte ma per ora queste sono le domande che tolgono ore di sonno a Walter Zenga.
Roberto Pinna