Dolce risveglio in casa Dinamo Sassari all’indomani del successo per 94-76 contro Napoli. Una sfida mai in discussione in cui i biancoblù sono stati capaci per larghi tratti di fare un bel basket, mettendo sul parquet del Pala Serradimigni l’atteggiamento e la grinta richiesta da tecnico e società agli albori di questa nuova annata.
Momento
Dalla sfida di Milano con l’Olimpia a quella di Sassari contro Napoli la Dinamo ha cambiato volto. Non solo per la differente caratura dell’avversario di turno, a cui va aggiunta anche la giornata no vissuta dai partenopei, ma in particolare in termini di consapevolezze. Uno step in avanti sotto questo aspetto, figlio dell’importante vittoria in Europe Cup contro Lisbona. Una gara che ha permesso alla Dinamo di tornare a Sassari e approcciare la sfida contro i ragazzi di Milocic con maggiore fiducia, sia nella gestione dei possessi che anche in fase di tiro. Tranquillità che ha permesso di giocare senza pressioni e di vivere la gara – ci scuserà coach Markovic se usiamo questa parola – con un clima meno pesante attorno a sé. La Dinamo contro Napoli ha divertito perché si è divertita, legittimando prima il successo e affrontando il match con spensieratezza e sulle ali dell’entusiasmo. Ed è proprio questo il segnale più importante arrivato dalla sfida contro i campani dopo una stagione difficile come quella appena trascorsa e l’inizio poco convincente nelle prime gare ufficiali dato dalla mancata qualificazione in BCL e il doppio ko in LBA.
Singoli
La gara contro Napoli è stata importante non solo in termini di collettivo, ma anche per l’apporto che è arrivato dai singoli, specie da parte di chi in queste prime battute della stagione ha faticato a ingranare. A partire da Fobbs che nelle tre gare disputate in questi sette giorni dai biancoblù, ha mandato diversi messaggi incoraggianti. Contro Milano ha dimostrato quanto possa essere incisivo in fase realizzativa (24 punti a referto), in quella con Lisbona sebbene non efficace a canestro come visto al Forum, ha avuto un ruolo importante in termini di responsabilità nel momento dell’allungo sassarese. Infine nel match di ieri 13 ottobre contro Napoli è stato tra i migliori in campo, sia quando c’era da fare canestro che in termini di sacrificio. Un segnale importante per coach Markovic e per la Dinamo circa il suo ambientamento sia nei meccanismi di Sassari che nel campionato italiano. Altro tema importante riguarda l’alternanza tra Halilovic e Renfro con l’americano, mandato sul parquet per dare fiato e riposo all’ex Galatasaray, che ha impattato in maniera importante giocando con spensieratezza e mostrando per la prima volta le caratteristiche che hanno spinto i piani alti di via Nenni a puntare su di lui. La Dinamo ha ritrovato il sorriso e lo ha fatto ritrovare ai suoi tifosi. Due primi passi importanti tra Europa e Italia che dovranno trovare continuità già dal prossimo appuntamento di Coppa contro i polacchi dell’Anwil Wloclawek, un match in cui dare seguito a quanto di buono visto tra Lisbona e Sassari per non trasformare buone indicazioni in un fuoco di paglia.
Andrea Olmeo