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Dinamo Sassari | Con Bologna i primi sprazzi di continuità, ma serve più consistenza

Eimantas Bendzius Banco di Sardegna Dinamo Sassari - Virtus Segafredo Bologna Legabasket LBA Serie A UnipolSai 2022-2023 Sassari, 29/10/2022 Foto L.Canu / Ciamillo-Castoria
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Continuità è un termine che torna spesso nel vocabolario sportivo, soprattutto in quello degli allenatori. Può diventare l’obiettivo di una caccia al tesoro lunga una stagione, quasi una ossessione che può prendere varie accezioni. Al momento alla Dinamo Sassari manca quella di risultati, ma soprattutto ancora quella nei 40’ di partita. Quella che ti permette di mettere qualità e intensità per tutto il corso della gara, senza passaggi a vuoto che possono portare via le occasioni ghiotte come quella capitata contro la Virtus Bologna di Scariolo. In cui è davvero mancato poco per pensare di averla trovata.

Occasione

Le V Nere arrivavano dall’impresa di Madrid in Eurolega. Qualche scoria nelle gambe di una partita intensa, con alcuni giocatori però come Mannion e Belinelli non andati in campo e a far capire la profondità e la qualità del roster a disposizione. Dall’altra parte la squadra di Bucchi arrivava da una settimana piena di lavoro e dalla buona vittoria contro Trento. A differenza della settimana precedente, il coach dei sassaresi ha ributtato dentro Onuaku, avendo alcune risposte positive. Risposte che sono arrivate da tutto il quintetto inizialmente, con Jones particolarmente caldo a trascinare Sassari in un parziale di 10-0 che ha acceso il pubblico sassarese. Se Bologna ha permesso qualcosa di troppo a Sassari anche dopo le rotazioni dalla panchina, con Diop su tutti a fare la voce grossissima contro Bako e Camara, i biancoblù hanno ben figurato soprattutto in difesa tenendo la Virtus ad appena 32 punti segnati. Reattività di gambe e idee chiare, con un pizzico di fisicità che dopo i primi minuti forti di Jaiteh ha limitato ampiamente la squadra avversaria nel pitturato. Una attenzione che però nel terzo quarto è svanita per almeno quattro minuti diventati decisivi. La freddezza è mancata soprattutto in attacco, con almeno 4 palle perse (10 poi solo nel secondo tempo) nel momento in cui Bologna ha capito che per fermare i biancoblù ci sarebbero volute le maniere forti in difesa. Anche dall’altra così Sassari ha perso prontezza, subendo tanto Cordinier (13 punti solo negli ultimi due quarti) e facendo rientrare definitivamente in partita Bologna prima di provare nuovamente a serrare i ranghi nella propria metà campo. Nell’ultimo quarto però i biancoblù non sono riusciti a trovare il break per tornare punto a punto, con Belinelli che ha chiuso la gara con esperienza e cinismo.

Lotta

Al di là del momento complesso nel terzo periodo, la prova dei sassaresi non è stata negativa. Giocarsi la partita con Bologna non è qualcosa che tutti in Serie A al momento si possono permettere. Certo è che i momenti in cui la luce sembra spegnersi sono diventati qualcosa di fisiologico. A rendere la situazione più complessa è stata la gestione dei falli da parte di uomini come Jones e Onuaku ma anche Gentile, con il primo che dopo un inizio importante è rimasto in panchina per quasi 15’ a causa dei due falli spesi già nei primi minuti e poi arrivato a quota quattro nel terzo periodo. Troppi per un giocatore che è importante per Sassari anche per dare respiro a un Bendzius rimasto 36 minuti in campo e che fa ancora fatica a ritrovare la mano vista nelle prime uscite. Nelle ultime apparizioni è mancato il tiro dall’arco (15% contro il Paok, 34% con Trento e 29% contro Bologna). Gli spazi sul perimetro sono minori, anche perché finora chi avrebbe dovuto crearne con la sua presenza in campo, cioè Onuaku, fa fatica a essere quel giocatore che fa collassare le difese avversarie. In questo senso potrebbe comunque aiutare il periodo molto positivo di Diop. La fluidità offensiva vista nei primi due quarti però lascia sperare che qualcosa in più arrivi, soprattutto quando gli avversari costringono Sassari a fare uno sforzo in più. La sensazione è che la squadra di Bucchi debba esplorare ancora le sue potenzialità, capire quando alzare il proprio livello per rispondere alla contromisure messe in campo dagli avversari. Servirà un passo avanti sotto il profilo della maturità, della consistenza e dell’attenzione già domani, martedì 1 novembre, quando la squadra sarà a Digione per affrontare una squadra che sta volando nel campionato francese e che ha bisogno di punti per non perdere il proprio secondo posto in Bcl dietro Malaga. Dal risultato in Francia passano i destini europei dei biancoblù e Sassari ha l’occasione per dimostrare che la crescita non sia solo una momentanea illusione.

Matteo Cardia

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